Vibo Valentia, 17 mag. - "Temo di fare anch'io la stessa fine che ha fatto Domenico Noviello, l'imprenditore di Castel Volturno, ucciso dalla camorra per essersi ribellato al pagamento del pizzo e con le sue denunce ha mandato in galera i suoi estorsori" Ad affermarlo Pino Masciari, l'ex imprenditore calabrese, uno dei più importanti testimoni di giustizia, al pari di Novello lasciato senza programma di protezione dopo aver servito la giustizia e lo Stato...
"Dicono sempre la stessa cosa, quando per qualcuno di noi arriva la
camorra o la "ndrangheta a punirti. Dicono che si era fuori dal
programma di protezione. Ma perché, mi chiedo, ci deve mandare al
macello quando si sa che sia la "ndrangheta sia la camorra non
scherzano. "Ho chiesto scorta e tutela, ma come risposta mi hanno tolto
il programma di protezione - ha aggiunto Pino Masciari - costringendomi
a ricorrere al Tar, ma ohimè! Nemmeno il tribunale amministrativo si
decide a dare una risposta. E poi Gerardo Dominianni, il magistrato che
proprio ieri in un comune del vibonese, ha disposto il fermo di sei
presunti estorsori, dichiara che tutti gli imprenditori pagano il
pizzo. La risposta è semplice - continua Masciari - E' perché sembra
che sia proprio lo Stato a volerle così, altrimenti si dovrebbe
comportare meglio verso coloro che si ribellano. Non è giusto, non è
umano che ciò avvenga". Pino Masciari, l'imprenditore vibonese di 49
anni, che 11 anni fa denunciò e mandò in galera, costituendosi anche
parte civile, gli esponenti delle più pericolose cosche calabresi, da
allora è stato inviato unitamente alla moglie e i due figli piccoli in
una località protetta, si fa per dire, come lui ama dire ironizzando.
"In effetti si è trattato - aggiunge amaramente di un vero e proprio
esilio, una deportazione, mentre io ho chiesto sempre di essere
reinserito nel lavoro, come unica ed efficace risposta dello Stato
contro la "ndrangheta". Un mese fa Pino Masciari, come segno di
protesta, senza scorta è ritornato in Calabria dove ha tenuto una serie
di conferenze sulla legalità. Adesso è in giro per l'Italia accolto
ovunque con tutto il rispetto che merita, la città di Torino, gli ha
concesso la cittadinanza onoraria ed altre città stanno per farlo. Si
stanno organizzando ovunque dei gruppi e per i prossimi giorni ha
annunciato azioni di protesta eclatanti.
Intervista a Michele Garrì (AGI)
La Casa della Legalità ribadisce il proprio totale sostegno a Pino Masciari ed alla sua famiglia. Ribadisce anche la necessità di mobilitarsi tutti, senza ipocrisie, perchè lo Stato si muova subito. Non serve l'antimafia del giorno dopo e della parole, serve sporcarsi le mani ed essere insieme, camminare accanto e sostenere chi denuncia e combatte la mafia.
- Ti invitiamo a leggere l'articolo-appello per Pino Masciari e spedire - se non lo avete ancora fatto - un e-mail al Presidente della Repubblica ed al Ministro dell'Interno
- Ti invitiamo a diffondere il video per far conoscere la battaglia di Pino Masciari