Partiamo dall'indagato eccellente a Savona, quel Giovanni BERNESCHI capo indiscusso per lungo tempo della CARIGE (di cui è emanazione, nel savonese, la CARISA diretta da quel Luciano PASQUALE che, come abbiamo visto, non vede la mafia). BERNESCHI è formalmente indagato dalla Procura di Savona nell'inchiesta - seguita dal pm Pelosi e dal procuratore capo Granero - relativa al crack del gruppo GEO, ovvero delle società facenti capo ad Andrea NUCERA, ora latitante perché null'altro che ominicchio senza dignità, capace solo di fare lo sbruffone rifugiandosi in terra straniera dove non è prevista estrazione per reati finanziari...
Enrico NAN, avvocato storico (e già socio) di Andrea NUCERA, rassicurava che l'impero NUCERA era solido, anzi solidissimo. Ormai ci credeva solo lui, tanto che lo stesso Andrea NUCERA si era già ritirato ad Abu Dhabi (dopo Dubai) perché sapeva bene che la barzelletta raccontata da NAN non lo avrebbe salvato, questa volta. Ed infatti, passo dopo passo, con rapida sequenza, l'impero NUCERA che dai tempi del "teardismo" (con i Giovanni e Francesco NUCERA) la faceva da padrone nel savonese, e che sembrava intoccabile, è crollato!
Adesso, dopo la contestazione della bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta di capitali, con sequestro di 125 milioni di beni, sono scattate le manette. Andrea DAMELE, braccio destro del NUCERA nelle sue società (ed anche nel PROGETTO PONENTE con ARTE!) è stato arrestato, mentre Andrea NUCERA è formalmente latitante. Entrambi sono difesi dall'avv. Enrico NAN che il DAMELE lo aveva anche candidato alle ultime elezioni amministrative per il Comune di Savona per "FUTURO E LIBERTA'"... e che era anche nella società THEA SRL dove tra i soci vi era - sino ai primi scricchiolii dell'"impero" - anche la società del NAN, ovvero "LA FAMIGLIA SRL".
Se per Nucera la latitanza è iniziata (ma lo si può sempre andare a prendere!) per "Futuro e Libertà" in Liguria non è certo un bel momento. Gianfranco Fini aveva appena rinnovato la sua fiducia in NAN (era sabato 26 novembre!) mentre mandava a quel paese i giovani che con la loro protesta contro i rapporti di NAN con i MAMONE e NUCERA, hanno contribuito ad evitare, quantomeno, che la sede regionale ligure di "Futuro e Libertà" fosse quella data in uso gratuito da un latitante, ex socio e difeso proprio dal Coordinatore Regionale di Fli, ovvero NAN.
Per ora, chi vuole per capire di più della storia di NUCERA può partire da qui.
Lo indicammo e denunciammo... ed a Genova ci misero sotto processo. Poi lui stesso propose la remissione di querela che aveva presentato contro di noi e noi accettammo. Intanto le nostre denunce, al Noe ed al Procuratore Granero, sui falsi documentali e lottizzazione abusiva per la T1 di Ceriale, così come quelli sugli strani buchi milionari nelle sue società (sempre alle procure del ponente ligure), sono state approfondite ed hanno contribuito da un lato ad accertare i reati commessi e quindi sequestrare il cantiere della T1 di Ceriale, e dall'altro ad individuare i gravi reati societari che caratterizzavano quel "GRUPPO GEO" che ora è crollato inesorabilmente. Se di molto avevamo già parlato, ora, che ormai le contestazioni sono tutte chiare, talmente chiare che Andrea NUCERA non osa tornare in Italia (si trattiene a Dubai... o meglio ancora ad Abu Dhabi... vero?), possiamo andare avanti e raccontare quanto ormai è noto (e non quanto ancora noto non è, a differenza di altri le informazioni utili alle indagini che non si fermano noi non le rendiamo pubbliche!)...
[CON ESTRATTI E DOCUMENTI INTEGRALI CHE HANNO PORTATO AL FALLIMENTO DELLA INPAR SRL, GIA' "GEO SRL", E DELLA GEO COSTRUZIONI DI ANDREA NUCERA]
Prima di entrare nei numeri e nelle carte partiamo da un sito internet e poi capirete perché. E' ACATA DIURNA. Era da qui che l'ex pubblico ministero savonese Alberto Landolfi rassicurava che la mafia da quelle parti non c'era e che si poteva dormire sonni tranquilli, lanciando insulti a chi affermava il contrario (vedi qui). Era da qui che quando, dopo l'arrivo del Procuratore Granero in sostituzione di Vincenzo Scolastico, e dopo il nostro esposto al Csm, si lodava il pm Landolfi che lasciava Savona e ci si augurava che fosse solo un "arrivederci" (vedi qui). E chi erano i proprietari della ACTA DIURNA SRL? La società era di Andrea NUCERA e di quella del suo legale Enrico NAN. Dopo che i primi pesanti "sintomi" del crollo dell'impero del gruppo GEO, alias NUCERA, ovvero nella primavera del 2011, la società di Nan, ovvero la "FAMIGLIA SRL", cedeva le proprie quote (con 5.000 euro di quote su 10.000) alla GEO INIZIATIVE EDITORIALI SRL, così come aveva fatto poco prima anche la GEO HOLDING SRL (per la sua quota di 5.000 euro di capitale).
Insomma il sito di NUCERA & NAN, che lodava il pubblico ministero che aveva l'amica, molto amica, che era stata anche assunta e impiegata proprio negli Uffici di Cairo Montenotte del gruppo GEO, dopo che l'impero scricchiola si defilano dalla società che gestisce il sito internet, dove continua a campeggiare la pubblicità della società FAMIGLIA di Nan, quelle della GEO di Nucera e pure del COMUNE DI ANDORA. Ma adesso iniziamo ad addentrarci nella questione...
Non solo ha costruito un impero dai "piedi di argilla", come si sta evidenziando dall'azione di indagine della Procura della Repubblica, devastando il territorio, in sfregio alle norme e con la compiacenza bipartisan delle Amministrazioni pubbliche. Non solo si è reso protagonista di abusi plateali e pesanti lottizzazioni abusive e falsi documentali finalizzati ad ottenere i permessi a costruire, come nel caso della T1 di Ceriale, su cui (dopo Riesame e Appello) è stato confermato il sequestro giudiziario. Non solo ha compiuto scelte poco "opportune" come quella di assumere, presso i suoi Uffici della Geo, a Cairo Montenotte, una signorina molto molto amica di pm savonese allontanatosi da quella sede dopo l'arrivo del Procuratore Granero. Non soltanto ha rifugiato la "cassa" del suo impero in una società anonima lussemburghese, ma ha continuato, da quella particolare situazione - e forse grazie all'"eredità politica" del teardiano padre Giovanni Nucera - ad avere ottimi rapporti con l'Arte, ex Iacp, con cui è divenuto anche socio (nella "Progetto Ponente", con alla guida dell'Arte - come ci ricordavano Marco Preve e Ferruccio Sansa ne "Il Partito del Cemento" - un altro ex socialista teardiano, come il Giovanni, ovvero Mauro Testa). Non solo ha saputo costruirsi "curiosi" e consolidati appoggi politici sia nel centrosinistra che nel centrodestra (che, anche con l'emergenza profughi, gli hanno portato utili), ma ancora recentemente ha cercato di rafforzare la schiera dei Partiti "amici", attraverso un "comodato d'uso gratuito" dei locali di Fiumara - a Genova - con cui ha fornito la sede al movimento "Futuro e Libertà", fondato dal Presidente della Camera dei Deputati e che vede come coordinatore regionale in Liguria proprio l'avvocato principale (e già socio in affari) di Andrea Nucera, ovvero Enrico Nan. Adesso Andrea Nucera si fa promotore di un attacco infamante (quanto infondato) nei confronti del Procuratore Capo di Savona, dott. Granero...
Oltre al sequestro della T1 di Ceriale per lottizzazione abusiva e falsi documentali che, contestato dalla Procura di Savona, se confermato comporterebbe la confisca di tutti i volumi costruiti, vi sono altre questioni legali che, nel ponente ligure, coinvolgono il potente gruppo dei costruttori di Albenga.
Si tratta di un fallimento che, a seguito della Relazione del Curatore Fallimentare ha comportato l'apertura di un fascicolo della competente Procura. La Relazione di fine 2009 riguarda la società "VISTAMARE SRL", dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Sanremo del 24 giugno 2008. In essa si legge...
Lo avevamo detto in tutti i modi... con comunicati stampa, volantini, presidi e poi con un articolato esposto ai NOE ed alla Procura della Repubblica di Savona: vi era un irregolarità originaria nella procedura di autorizzazione (e nella documentazione del progetto) che viziava dall'origine l'autorizzazione a costruire per il progetto della T1 di Ceriale della GEO srl...
I cittadini vogliono sapere e non ci stanno all'ennesima speculazione... e non vogliono più saperne delle opere Nucera, che la fanno da padroni dai tempi del clan di Albeto Teardo, presidente socialista e piduista della Regione Liguria, arrestato e condannato per associazione a delinquere. Quindi il Comune guidato dalla maggioranza "Berlusconi presidente" cosa fa? Prima di tutto evita accuratamente un confronto pubblico. Poi nega l'autorizzazione per l'occupazione suolo per i banchetti della manifestazione nella piazza centrale del Comune, con una motivazione straordinaria per una cittadina turistica: il Comandante dei vigili è in ferie ed il vice è già uscito, quindi nessuno può firmarla! Peccato che l'incontro pubblico ed il volantinaggio si svolga ugualmente... sono diritti che, ci spiace per loro, sono nella nostra Costituzione! Quest'azione di informazione e l'annuncio dato anche da Beppe Grillo sul blog, fanno scattare qualcosa... così alla sera in Consiglio Comunale è pieno di cittadini, sono anche nelle scale...
COMUNICATO DEL 26.08.2008
Rinviata seduta Consiglio Comunale di Ceriale, dopo iniziativa Casa della Legalità
Dopo l'iniziativa della Casa della Legalità, la seduta del Consiglio Comunale di Ceriale che doveva dare, questa sera, il via alla speculazione nella zona T1 di Ceriale con case, alberghi, negozi promossa dalla società guidata dalla famiglia Nucera, è stata rinviata! Come se prima in Comune non sapessero quello di cui abbiamo scritto e pubblicato sul nostro sito e comunicato ai cittadini con un volantinaggio nel centro di Ceriale. Se pensano di evitare il confronto si sbagliano! Noi torneremo quando si riunirà il Consiglio ma chiediamo da subito al Sindaco di convocare prima di detta seduta un'assemblea pubblica per ascoltare i cittadini che, in qualità di Amministratore pubblico, sono i suoi datori di lavoro!
COMUNICATO DEL 25.08.2008
Domani, 26 agosto 2008, la Casa della Legalità sarà a Ceriale per informare i cittadini su quanto sta accadendo e che le Istituzioni continuano a nascondere. Domani si terrà anche la seduta del Consiglio Comunale con la discussione sul progetto dell'area T1 promossa dai Nucera e che rappresenta una delle molteplici operazioni speculative liguri di Gianpiero Fiorani. Ecco il testo del volantino che sarà distribuito domani ai cittadini di Ceriale...
Come i Mamone, come ogni famiglia citata nelle Relazioni della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), rispondo parlando di "omonimia"...
Cemento in Liguria
Sempre sui palazzinari... iniziamo a conoscere i Nucera
Vediamo qualcosa in più su altri palazzinari impegnati nelle cementificazioni nel savonese. In questo caso i Nucera, con il prodigio Andrea, che, l’Espresso , indica come vicinissimo all’on. Enrico Nan di Forza Italia (che tanto si è risentito, stando alla “rete”, perchè qualcuno lo definì “il peggior politico dell’anno”, forse per spirito di fratellanza vero gli altri colleghi certamente non meno peggiori di lui, sic!) e che comunque hanno un calcestruzzo che piace a destra e sinistra, già dai tempi di Alberto Teardo!
Hanno moltissime società, non solo a Savona. Ne hanno a Milano, Torino e ne avevano nel sud a Potenza, collegate alla loro vecchia società di Bonifiche Ambientali (un settore che tira, si sa!). Loro calabresi sono spesso soci con catanesi. Le principali imprese dei Nucera fanno capo a holding e società lussemburghesi. Tipica garanzia di trasparenza, no? Per conoscerli partiamo dal pubblicare un articolo di Trucioli Savonesi già rilanciato anche da Uomini Liberi (sito), due realtà importanti nel far emergere una realtà che troppo spesso resta taciuta.
dal numero 109 di Trucioli Savonesi (sito)
Chi costruisce a Ceriale…Chi sono i Nucera….
Chi sono i vecchi e i nuovi costruttori….
di Luciano Corrado
Ceriale – Ai nastri di partenza si stanno avvicinando per Ceriale alcune importanti
operazioni immobiliari. Nuove case, nuovi palazzi, altro cemento fronte mare. Chi sono i protagonisti e quali le zone interessate? Forse è bene precisarlo. Non esistono speculatori o costruttori dal cuore d’oro. Ognuno cerca di avere il massimo profitto dai suoi investimenti. Spesso sono interessi contrastanti, ma può anche capitare che l’iniziativa privata – guai se non fosse così – si sposi con gli interessi collettivi che dovrebbero sempre prevalere in una società a democrazia realizzata, solida.
Gli imprenditori, dunque, quando realizzano ciò che è loro consentito, non devono essere messi in croce. Semmai è l’organo politico-amministrativo ad essere chiamato in causa. Certo è che quando ci sono grandi affari, senza un rigoroso controllo dei ruoli, le commistioni sono dietro l’angolo, come documentano gli anni bui di tangentopoli. Una pratica che, a quanto pare, ha ripreso vigore in molte zone d’Italia. Il malaffare, al di là delle inchieste giudiziarie, è in agguato, ma non si può certo generalizzare. Partiamo da questo concetto per descrivere le future operazioni edilizie a Ceriale.
E’ la più estesa area di un solo privato lungo il litorale cittadino in Regione Torsero- rio Largo- via Orti. 70 mila metri quadrati di terreno che corre sotto l’Aurelia, oggi incolto, diventati di proprietà di una società che fa capo ai fratelli Nucera: Andrea, Luca, il più giovane, geometra e Monica, con recenti viaggi in Madagascar. Persone normalissime, con interessi anche nel mondo alberghiero, con alcuni hobby e dei meriti che è giusto riconoscere. I Nucera sono saliti di recente alla ribalta, tra roventi polemiche e la durissima denuncia di “Striscia la notizia” per la storia delle “quattro torri di Albenga”, la società fatta con la pubblica Arte (ex case popolari) e la “Progetto Spa” (pubblico privata), presieduta da Franco Bellenda, per la ristrutturazione del vecchio ospedale ingauno.
Andrea è al timone di quello che può essere considerato un piccolo impero. E’ stato assessore comunale a Ceriale, abita in una stupenda villa sopra il campo sportivo, dopo aver acquisito anche la villa Lamberti; è sposato con una cittadina inglese, ha quattro figli. Andrea, considerato un abile e per certi versi schivo imprenditore di successo, ha ereditato il timone dell’azienda dal padre Giovanni Nucera, emigrato da San Lorenzo (Reggio Calabria), deceduto pochi anni or sono alla San Michele. Aveva la residenza a Ceriale in via Parei 6, dove aveva acquistato una tenuta agricola, denominata Monica.
Nucera senior ha scalato tutti i gradini del successo imprenditoriale. E’ stato anche consigliere comunale ad Albenga, iscritto dal 1982 alla sezione Baletti del Psi. Alle comunali ottenne 486 preferenze, appena dietro il capogruppo Danilo Sandigliano e all’ex sindaco Mauro Testa.
Giovanni Nucera ha costruito immobili, comprato aree, in provincia di Savona e fuori dai confini. E’ stato anche socio in alcune operazioni con Salvatore Gaudenti, originario di Mussomeli, abitante a Ceriale – anche lui figura tra gli imprenditori di successo – , il terzo socio era Pietro Sanna, nato a Serrenti, abitante a Loano. Ha avuto meno fortuna.
La storia di Giovanni Nucera, politico ed imprenditore dal fiuto eccezionale, è anche contenuta nella pagine di due clamorose vicende giudiziarie. La prima nei primi anni ’80 con il terremoto provocato dall’arresto di Alberto Teardo quando era presidente della Regione Liguria e a pochi giorni dalla probabile elezione al parlamento italiano. Riporta il verbale di interrogatorio di Teardo davanti al giudice Michele Del Gaudio (13 marzo 1984): "…i tre assegni che mi vengono mostrati, per l’importo di 80 milioni, intestati a mia moglie Mirella Schmid e girati a Leo Capello, trattasi della vendita di tre appartamenti di mia moglie a Palo di Sassello e acquistati dall’imprenditore Nucera di Albenga, collegato al Psi…denaro che mi serviva per la campagna elettorale, quale candidato alle politiche del giugno ’83…".
E ancora il nome di Nucera compare nella richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore della Repubblica, Alberto Landolfi, l’ 11 luglio 1997, nell’ambito della maxi inchiesta sull’allora sindaco di Albenga, Angelo Viveri. Per Viveri e Nucera (figuravano nella carte d’indagine, prestiti consistenti di denaro, 150 milioni, in un primo tempo attribuiti al costruttore Damonte di Alassio) c’era in ballo una società di quest’ultimo, la Co.ge .li e la partecipazione nella costituenda spa a capitale misto Ecoalbenga. Inoltre una concessione edilizia (6 alloggi) in via Dalmazia. Inchiesta che si concluse con una nulla di fatto tra assoluzioni e prescrizioni. In quella circostanza Nucera, assistito dall’avvocato Fausto Mazzitelli, fu colpito (05-10- 96) da un ordinanza di custodia cautelare in carcere, sostituita 4 giorni dopo con gli arresti domiciliari. In seguito al ricorso dell' avvocato Mazzitelli il tribunale del riesame di Genova (24-10-96) annullò l' ordinanza del giudice di Savona e dispose l' immediata liberazione di Nucera. Analogo provvedimento venne preso per Angelo Viveri. I Nucera sono in causa, altra notizia, con un ex sindaco di Albenga, avvocato, al quale hanno chiesto in tribunale i danni (400 milioni di lire) per una causa finita male in quel di Ceriale. Causa in attesa del giudizio del giudizio d' appello a Genova.
Ma l’operazione immobiliare nella zona T 1 del piano regolatore di Ceriale non ha nulla a che fare con quelle indagini. Semmai è entrata in nuovi scenari con l’acquisto della vasta area proveniente da un rapporto d’affari avviato da Fiorani o suoi intermediari, della Banca di Lodi. L’arresto di Fiorani, come noto, causò un ciclone in molte città d’Italia, fino al vertice della Banca d’Italia, con le dimissioni del governatore Fazio.
Ebbene su quell’area (lottizzazione con indice di edificabilità 1,5 mc. per mq.) il gruppo Nucera, pare con altro socio, potrà utilizzare il 30 per cento della cubatura a destinazione commerciale, il 30 per cento come residenza turistico-alberghiera, con obbligo di un albergo a 4 stelle con piscina, il resto ad abitazioni. La superfice interessata arriva praticamente davanti al Famila.
Nella zona cosiddetta T 2 costruirà l’imprenditore genovese Garaventa, mentre la società che fa capo a Franco Fresia, costruttore edile di Ceriale, con interessi anche a Loano dove ha costruito un’immobile in via dei Gazzi, ha acquistato una parte del terreno ex camping Tempo d’Estate, già al centro di una internabile “querelle”. Campeggio che si era incendiato tre volte. Fresia ha rilevato il 50 per cento dei 12.500 mq. dagli eredi del cav. Antonio Bruzzone. Il restante 50 per cento della sorella Caterina Bruzzone è finito ad una fondazione, comprese le due spiagge, presieduta da un avvocato di Pinerolo. Un’area che con insistenza gli abitanti della zona, ma senza successo, chiedono al sindaco che venga pulita dai detriti dell’incendio, ma soprattutto è stata segnalata una notevole presenza di eternit dunque amianto. Possono essere realizzati interventi anche sui 2200 metri cubi già esistenti. Anche in questo caso si tratta di un’operazione che se fatta con criteri di trasparenza, nel rispetto degli interessi collettivi, può rappresentare un’opportunità positiva per Ceriale.
Infine l’intervento su un’area litoranea molto appetibile. Si tratta dell’area già camping Delphis, ora di proprietà della famiglia Franco Podestà di Albenga, ex socio in affari con Angelo Viveri in Sardegna, proprietari del “Campeggio dei Fiori”. Podestà aveva acquistato dalla famiglia Lorenzini, origini toscane, a suo tempo molto vicino agli ambienti della democrazia cristiana, con frequentazioni nei palazzi romani della politica, vicino all’allora gruppo tavianeo.
Sull’area dell’ex campeggio, anche attraverso passati condoni, potranno essere realizzati 3.200 metri cubi, pari a 1200 metri quadrati. Nella zona si vende a 5-6 mila euro al metro quadro, prezzi destinati a salire con lo spostamento della ferrovia e la sistemazione dell’intera area litoranea.
E’ la continuazione dello “sviluppo Ceriale”, certamente con più rispetto per l’ambiente, più servizi, oneri di urbanizzazione. Uno sviluppo iniziato negli anni sessanta con i primi palazzi sul mare, a ponente. Quei palazzi che criticai in modo feroce dalle colonne de La Settimana Ligure , proseguendo poi con Nuova Liguria e Il Secolo XIX, mi causarono una durissima inimicizia con l’allora sindaco Francesco Merlo, veterinario stimato, poi diventato consigliere regionale, trovando la morte sull’Aurelia, a Torre del Mare, mentre tornava dalla Regione. Merlò mi punì facendomi notificare dal Comune di Ceriale un cartella per l’imposta di famiglia (ero appena sposato e non avevo neppure la casa in proprietà) dove risultavo il contribuente più ricco della cittadina. Dovetti fare ricorso e, ovviamente, mi dettero pienamente ragione, con le scuse. Quei palazzi sul mare, la prima ferita per Ceriale e l’inizio del disastro edilizio, furono costruiti dall’imprenditore Riolfo di Laigueglia.
I Riolfo sono diventati tra le più facoltose famiglie del ponente, con interessi terrieri ed immobiliari anche a Loano dove vivono la vedova, la figlia ed il figlio.
Dopo Riolfo ha costruito parecchi palazzi anche Alberto Galati, esponente del Pli, già assessore e consigliere comunale e provinciale, candidato al parlamento, senza fortuna, deceduto molti anni or sono. Una persona a modo, ma soprattutto imprenditore. L’elenco di chi ha costruito negli anni a Ceriale la fetta più grossa della sua frenetica espansione prosegue con il gruppo Rapetti di Acqui, l’ormai pensionato, imprenditore d’assalto Giuseppe Miino di Borghetto S. Spirito; il vulcanico e ora pensionato Delio Farinazzo che tuttavia ha finito per bruciarsi una fortuna; l’imprenditore Pastorino di Spotorno, famiglia molto facoltosa; e ancora la famiglia Gaudenti, i Vaccarezza di Loano, Murialdo (inizialmente in società con Sarà) di Ceriale che è proprietario con la moglie e la figlia del parco acquatico, un’area di proprietà del Comune di Ceriale. 50.547 metri quadri dati in concessione alla società Marina srl nel 1988, per la durata di 30 anni, rinnovabile. Il canone d’affitto fissato all’epoca di 15 milioni per 28 anni, da pagarsi al Comune entro il 30 giugno, con l’aggiornamento Istat.
Tra gli immobili che invece attendono un intervento anche a tutela del decoro di Ceriale – che ha ottenuto, pagando ovviamente, la Certificazione ambientale del suo territorio e ei suoi servizi pubblici - c’è la cosiddetta Casa Guastavano, nei caruggi del centro storico. Esiste un’ordinanza di messa in ripristino-sgombero firmata dal sindaco che risale al 1991. Nulla è cambiato, anzi è peggiorata la situazione di degrado. Un pugno in faccia in pieno centro storico.
Infine c’è in ballo da tempo la sistemazione dell’ex fabbrica di dolciumi (biscottificio) della famiglia Pesce (4 eredi). C’è una proposta di realizzare una piazza, dando in cambio la cubatura nel palazzo inutilizzato delle scuole elementari. Anche in questo caso un problema che si trascina e bisognerebbe avere il coraggio di “mostrare i muscoli”. Fare quello che invano ebbe a sostenere, quasi in solitudine, un personaggio che a Ceriale potrebbe dare molto, come autorità morale, coerenza, impegno, prestigio: Sergio Ferrero, già assessore al turismo con la Dc , consigliere, candidato sconfitto alla corsa di sindaco. Ferrero, in pensione dopo una brillante carriera come specialista in malattie vascolari al Santa Corona, poi a Cuneo, infine al San Martino, fu il primo negli anni in cui iniziava la cementizzazione a sostenere una proposta controcorrente: "Abbiamo già il cattivo esempio e lo scempio di una cittadina resa invivibile, come Borghetto, facciamo da calamita a chi non accetta di vivere e trascorrere le vacanze in alveari, a Ceriale variamo un piano per le esigenze di edilizia popolare e convenzionata per i residenti, per il resto si consenta la costruzione solo di ville e villette in rigoroso stile mediterraneo".
Naturalmente una proposta inacettabile per la politica cerialese, ma non solo, visti gli interessi in ballo. Se Ferrero avesse prevalso, oggi Ceriale sarebbe l’unico centro nel ponente ligure a poter fare concorrenza alle Cinque Terre che non conoscono crisi e il territorio ha conquistato fama mondiale. Fare turismo, insomma, con successo attraverso un’edilizia intelligente, sostenibile, rispettando l’ambiente, i residenti, i vacanzieri. Un miracolo in questa martoriata terra di Liguria.