I casi umanitari relativi a custodie cautelari in carcere son cosa ben diversa da casi umanitaria di aspiranti rifugiati o persone in attesa di cittadinanza... In tutti questi casi ci sono casi “umanitari” più noti o meno noti, relativi a potenti o “ultimi”. Ciò è ovvio, così come è ovvio che un Ministro possa seguire direttamente i casi che gli vengono segnalati per capire lo stato delle cose e, se necessario, intervenire secondo le norme... mentre sui casi di cui non è portato a conoscenza ben poco può fare nello specifico...
Questo lo sanno bene anche quelli del M5S. Anche loro sanno che in alcuni casi si chiede che il Ministro competente affronti le questioni sul campo. Dal generale al caso particolare. Lo sanno bene ed anche loro, quelli del M5S, hanno "emergenze" che gli stanno a cuore su cui chiedere d'urgenza, all'alba, il numero del cellulare personale del Ministro, per poterlo chiamare e per chiedergli di intervenire sul "caso umano" di loro conoscenza...
Ne abbiamo già parlato più volte.
Torniamo sulla questione perché non è che se si è "nuovi" si può fare quello che si vuole, in sfregio alle norme, soprattutto quando si fa della correttezza e della trasparenza la propria bandiera.
Lo facciamo ora con una dettagliata e documentata inchiesta.
Buona lettura...
Il testo dell'inchiesta - in formato .pdf
[in coda al documento il link per scaricare tutti gli allegati indicati]
E' qui che sta la responsabilità grave di Beppe Grillo e del M5S. Aver dato spazio ai deliri di questo individuo, il BECCHI Paolo.
A novembre 2012 (non ieri) affermava il BECCHI:
"Rispetto al marciume in cui viviamo, istituzionale, ci vorrebbe una grandissima pulizia, qualcosa di più: una totale tabula rasa, farli sparire, scomparire, dileguare, annientare, distruggere! Le rivoluzioni non sono pranzi di gala. (La rivoluzione) secondo me è l'unico modo per uscire, con quello che c'è, se sono necessarie anche con le armi. L'ho detto chiaramente se c'è una rivoluzione ci possono essere sicuramente anche degli episodi di violenza, non mi posso nascondere dietro a un angolo, è così!..." [senti qui]
Non una smentita da parte del M5S e di Grillo. Nemmeno una presa di distanza. Anzi...
Noi, forse tra i primi in Italia, abbiamo pubblicato inchieste sui bilanci e le gestioni dei beni dei partiti, tra fondi propri e soldi pubblici. Non abbiamo fatto sconti a nessuno. Abbiamo indicato persino come, attraverso le "sponsorizzazioni" delle Feste di partito si fanno entrare finanziamenti da coloro che poi sono in affari con le amministrazioni pubbliche guidate dai beneficiari. Non abbiamo avuto reticenze verso nessuo, pubblicando anche le liste delle Srl e Spa che i partiti di fondavano. Ed allora non possiamo esimerci dall'affrontare, al primo banco di prova, anche il M5S di Beppe Grillo. Piaccia o meno, sono un soggetto politico come gli altri e come gli altri soggetto a controllo democratico di cittadini, stampa ed Autorità. Non godono di alcuna "immunità" e non si possono permettere di sfuggire alle critiche con "e ma gli altri fanno...". Come gli altri, anche loro, devono rispondere pubblicamente di ciò che fanno.
Beppe Grillo scrive, oggi, sul suo blog: “Il MoVimento 5 Stelle ha finanziato la sua campagna elettorale con le micro donazioni volontarie di 27.943 cittadini. Grazie a loro il M5S ha raccolto 774.208,05 euro, ne sono stati spesi 348.506,49”.
Pubblica quindi le voci di spesa sostenute per la “CAMPAGNA ELETTORALE” del M5S, per quel totale di circa 348 mila euro.
Ma quei dati sono falsati! Ci sono omissioni pesanti la cui conseguenza è che il Rendiconto appare quindi falso. Vediamo perché...
[CON AGGIORNAMENTI - SCATTATO PER 24 ORE IL BLOCCO ACCOUNT FB DEL PRESIDENTE DELLA CASA DELLA LEGALITA' - E LETTERA APERTA AI "5 STELLE" BOLOGNESI]
Era già triste la situazione e la censura la rende ancora più triste e vergognosa. Non solo perché viene promossa da chi vuole nascondere ciò che accade nel M5S che urla a destra e a manca contro censure, predicando la trasparenza, ma perché, oggettivamente, fa specie che la prima censura che subisca sulla mia pagina facebook non sia per mano dei mafiosi, di politici indecenti, di faccendieri o potenti vari che ho denunciato e criticato aspramente, ma per mano dei “paladini” della democrazia e dell'informazione libera sul web, i “grillini”.
Se pensano di non rispondere nel merito delle questioni oscurando il merito delle questioni, si sbagliano di grosso. Come non abbiamo dato tregua agli altri, non la daremo a loro!
Ma veniamo al punto subito, di ciò che è stato censurato, riportando pari pari quanto avevo scritto nel postare le immagini della pubblicazione del Mettup di Bologna relativo alla discussione, che coinvolgeva attivisti ed eletti...
Beppe Grillo supera il maestro. Ed il maestro era il suo grande amico (che vorrebbe al Quirinale) Antonio Di Pietro.
Sì, questo è ciò che emerge dagli ATTI. Ci spiace non guardare alle favole, alle parole, alle urla ed agli slogan. Questi, destinati al popolo di creduloni, sono contraddetti dagli ATTI ufficiali e formali. E questa, visto che il M5S è il Primo partito italiano, è una questione democratica, non una vicenda personale o che riguarda una qualsivoglia associazione...
Un altro capitolo si aggiunge a questa storia. Un altro tassello che dovrebbe, laicamente, far ragionare, per capire e valutare. Loro, i "5 Stelle", anche questo, lo vivono come un “attacco”, sintomo pericoloso dell'assenza di capacità critica e tolleranza al confronto ed all'indipendenza e diversità di pensiero. Noi, che non abbiamo mai avuto e mai avremo padroni o padrini, raccontiamo anche questo...
In Liguria, lo abbiamo già documentato e scritto, la terra di Grillo, di problemi seri il M5S ne ha tanti... Uno su tutti: l'immobilismo! Il non disturbare sulle cose che contano e dedicarsi alla propaganda. Ma se è vero che i “mali” non sono causati da loro, la “cura” non può essere questa... e quando si sbaglia cura i mali peggiorano, non si guarisce! Se di Genova abbiamo già ampiamente parlato (vedi qui e qui) le cose non sono cambiate in meglio.
Non è cambiato nemmeno il M5S nell'estremo ponente ligure...
I partiti sono soggetti agli assalti di chi vuole utilizzarli per interessi particolari. La storia recente offre scenari eloquenti in materia, da nord a sud, da destra a sinistra. Un giovane movimento politico, senza adeguate regole ed anticorpi, corre questo rischio in modo esponenziale. Non solo “di per se”, ma perché questo nuovo movimento politico rappresenta oggi, nei sondaggi, una forza che si aggira al 20 per cento di elettorato. Un cavallo “vincente” su cui puntare perché, secondo le indicazioni di voto registrate dai sondaggi, rappresenta la “speranza di un cambiamento”. Il caso Andora è emblematico...
Vediamo il contesto e la questione specifica...
Ebbene sì, Beppe Grillo non vuole proprio affrontare i problemi. Così ciò che era di facile soluzione negli anni passati è diventato, con il tempo. sempre più complesso da risolvere...
A Savona il M5S si è ripreso. Dopo le timidezze iniziali, nella scorsa campagna elettorale trovano, via via, coraggio e, una volta entrati nel Consiglio Comunale, hanno dimostrato di saper affrontare seriamente le questioni ed anche la forza di denunciare certe pratiche sia pubblicamente, sia alla Procura.
Nel savonese però non c'è solo Savona...
Non c'è alcun dubbio: il quotidiano LIBERO fa confusione... (tra fondi pubblici per i rimborsi elettorali ed i fondi pubblici assegnati al gruppo consigliare regionale), ma i conti (come avevamo già evidenziato) del gruppo regionale Emilia-Romagna del M5S non tornano rispetto alle dichiarazioni su risparmio e finalità dell'utilizzo!
Nel Bilancio ufficiale 2011 dei Gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna, nella colonna del M5S si legge:
CONSULENZE: 28.209,31 euro
PERSONALE: 89.122,27 euro...
[Premessa: il sistema dei Partiti in Italia è degenerato da tempo. Lo sappiamo. Personalmente e come Casa della Legalità lo denunciamo da tempo. Da chi si propone come "diverso", come elemento di cambiamento e rottura con quel sistema, come esempio rispettoso delle regole, ci si aspetta coerenza tra l'enunciato e la pratica.]
Il M5S ha un "non-statuto" con poche regole.
Secondo me troppo poche. In alcuni casi generalizzando in modo sbagliato e pericoloso. Comunque insufficienti e quindi nel complesso promuovendo una realtà ad alto rischio.
Provando a guardare se quelle poche regole sono rispettate, scopriamo, inoltre, che la risposta è no.
Oltre al “caso Genova”, dove si evidenziano molteplici contraddizioni, pesantissime, vi è un caso eclatante, che pare nessuno voglia notare e affrontare...
Il blocco di potere burlandiano non conosce confini... Vi ricordate l'associazione "MAESTRALE"? Quella dei finanziamenti presi (ben dopo il 2002!) dalla ECO-GE dei MAMONE... quella in cui BURLANDO ha messo insieme spedizionieri, armatori, camalli, sindacalisti e imprenditori, chi necessità di autorizzazioni pubbliche e chi le autorizzazioni pubbliche (da politico o tecnico) le deve dare... L'elenco è lungo. Noi lo avevamo fatto in buona parte (basta cercare sul sito e si trovano i vari articoli)...
A Genova vi è la necessità di una svolta da tanto tempo. In questa città di marmo, piegata da eterne logiche clientelari, da conflitti di interessi, corruzione, collusioni pesanti e contiguità con faccendieri ed esponenti delle organizzazioni mafiose, se non arriva una soluzione di rottura con il “sistema” dominante (che è storicamente figlio di una trasversalità di affari ed interessi da far risultare riduttivo il termine “inciucio”), sarà impossibile ogni sorta di “ripresa”, di rilancio... di futuro...
Dal rendiconto 2011 della Regione relativo ai gruppi consiliari (tabella a lato, per ingrandire clicca qui) si apprende che: il M5S ha incassato un contributo regionale di circa 203 mila euro (oltre 50 mila in più di SEL, quasi altrettanti più della Fed. della Sinistra e quasi il doppio dell'UDC). Nel totale delle entrate di fondi assegnati ai gruppi consi...liari si scopre che il M5S ha quasi 334 mila euro, mentre SEL circa 223, Fed. Sinistra circa 174 e UDC curca 108...
L'altra sera durante la puntata del programma di Ilaria D'Amico e di una giovane redazione affiatata e coraggiosa, Exit, abbiamo sentito due risposte al medesimo problema: le infiltrazioni ed i condizionamenti nella politica da parte delle cosche mafiose. La prima ipotesi veniva formulata da un politico di vecchia data, ovvero da Giuseppe Pisanu, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e prevede una sorta di "autocertificazione" per i candidati alle tornate elettorali in cui questi dichiarano di non essere mafiosi e di non avere legami, parentele e frequentazioni con mafiosi. La seconda proposta è invece quella di uno dei migliori magistrati antimafia che abbia questo Paese, Roberto Scarpinato, e prevede che le Prefetture rilasci una sorta di certificato antimafia per i candidati papabili, così che i partiti possano decidere di escluderli ed i cittadini possano scegliere consapevoli dei candidati (e dei partiti) che si fanno testa di ponte per infiltrazioni e condizionamenti mafiosi. Inutile dire che l'unica proposta sensata (e fattibile) è quella di Scarpinato, anche perché con i "codici di autoregolamentazione" e le "autocertificazioni" non si va lontano, visto che la politica italiana, non decide mai di fare pulizia, nemmeno davanti alle risultanze di sentenze passate in giudicato o di primo e secondo grado per reati infamanti come corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. E veniamo al dunque...
Il Tgr della Liguria nel servizio sulle dichiarazioni di Burlando ha evidenziato un passaggio della conferenza stampa di Burlando di questa mattina in cui BURLANDO ha dichiarato che lui è riuscito ad allargare la coalizione non solo all'Udc ma anche ai SOSTENITORI DI BEPPE GRILLO, che invece in Piemonte erano fuori dalla coalizione.
Nelle edizione delle 14 il Tgr ha detto gli "amici di Beppe Grillo", nell'edizione delle 19:30 invece i "sostenitori di Beppe Grillo".
Si potrebbe sapere chi è ha dato tale sostegno?
Il Meetup 20 di Genova (quello liberato recentemente dall'occupazione dei Partiti) e quello della Valpolcevera no certamente, visto che hanno promosso l'astensionismo attivo (dopo che Beppe Grillo ha fatto saltare la candidatura della lista con Paolo Franceschi) e, insieme, si sono restituiti i certificati elettorali in Prefettura domenica mattina. Quindi chi? Il MoVimento 5 stelle che io sappia non fa accordi con i partiti ed il potere clientelare, corrotto e colluso come quello di Burlando.
In Liguria qualcuno si è spacciato per il Movimento di Beppe Grillo... quelli che per caso hanno ostacolato, sino ad affossarla, la lista 5 stelle anche in Liguria? Quindi, ancora: chi?
Sarebbe utile saperlo, per una semplice esigenza di informazione e per capire chi si va a vendere la pelle del lavoro fatto dai meetup nelle altre regioni, a partire dall'Emilia Romagna e dal Piemonte!
La funzione svolta negli anni passati da Beppe Grillo con il suo blog è stata importante. Ha fatto capire a molti l'importanza del web, l'importanza della connessione anche “reale” tra soggetti (individuali e collettivi) e soprattutto è stato uno stimolo perché in molti si attivassero (o riattivassero) nell'impegno civile. Ha posto l'accento su quella “partecipazione” alla vita pubblica che era andata scemando come non mai prima. Una “funzione” in controtendenza rispetto a ciò che questa Italia stava vivendo (e vive). Alcuni dicono che lo abbia fatto per “guadagnare” di più. Non mi interessa, sia vero o sia falso... Guardo all'effetto prodotto in generale, nella società, dal lavoro fatto dal blog...
Quando si tratta di fare una battuta, o anche sollevare un problema reale, macroscopico, quale quello dei condannati, indagati ed imputati in Parlamento, una generalizzazione, ad un comico impegnato si può concedere. Questi indica e solleva un problema generalizzando, ma pone un problema reale su cui occorre prima di tutto che il Paese sappia e quindi che poi rifletta e provveda.
Una cosa diversa è quando il comico impegnato – o chiunque altro – promuove un movimento politico che si candida ad assemblee legislative (a partire dalle elezioni regionale del 2010 e, come annunciato, alle prossime politiche per il Parlamento). Qui non si è più in una sede di protesta, bensì ci si candida ad assemblee legislative, fulcro del Potere, che condizionano la vita delle persone. Qui non si può generalizzare, bisogna essere precisi.
Se anche su questo livello si generalizza allora sorge un problema serio che deve indurci preoccupazione...
Che l'oligarchia politica (vecchi personaggi e nuove entrate) non sopporti la democrazia diretta, la partecipazione vera (e non pilotata), è assodato ed ogni giorno arrivano conferme sempre più inequivocabili, ma a volte anche sorprendenti...