Fatti, protagonisti e intrecci, prevalentemente già più o meno noti, ma che mai erano stati proposti in una visione d'insieme e che, integrati con alcuni inediti, rendono l'idea della ragnatela di un blocco di potere centrato sugli uomini della gerarchia vaticana, a partire dal Segretario di Stato cardinal Tarcisio BERTONE ed il Presidente della CEI Angelo BAGNASCO. Il volto delle speculazioni (spesso con soldi e concessioni pubbliche come nel campo della Sanità) che si cela dietro ad opere che con la "fede" (ma anche con l'etica e spesso con la legalità) hanno ben poco a che spartire e che, mascherate da opere di bene e di interesse generale sono in realtà l'ennesimo volto del Partito del Cemento, nuova "vocazione" delle DIOCESI del nuovo millennio.
10 capitoli che partendo da Genova e la Liguria ci portano in VATICANO ma anche dalla Calabria al Piemonte, senza alcuna interpretazione ma in una pura sequenza di fatti e circostanze, ci rendono un idea più pratica, realista e molto materialista dell'OPUS DEI, dei "fedeli" amici in un orgia di potere con politici, uomini delle banche "laiche", faccendieri del mattone e della finanza, avvocati, medici, massoni e qualche mafioso... per arrivare al presente e futuro IOR, ovvero la Banca del Vaticano dove, come nelle altre grandi ragnatele del potere ecclesiastico, omertà e impunità sono una costante nei secoli dei secoli...
Ieri sera si è tenuta l'ultima delle tre assemblee pubbliche del cosiddetto "percorso partecipativo" sul futuro dell'area ex Stoppani. Il tutto, naturalmente, con il perdurare della latitanze del Vice-Commissario Cecilia Brescianini, dell'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino, del Sindaco di Cogoleto Zanetti e di quello di Arenzano Gambino. Sono straordinari: indicono un percorso partecipativo e poi se ne fottono, lo ignorano... ma tanto avevano composto loro il "tavolo" dichiarato "partecipativo" ma in realtà nominato tra i fedeli o innocui...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Potrebbe essere il titolo di un libro e/o ancora meglio di una commedia ma in realtà è il miglior commento al documento finale del "tavolo nominato" sul futuro dell'ex area Stoppani.
Gli "utili eletti" dalle amministrazioni hanno "collaborato" a permettere che una tale infamia di documento venga "spacciato" come il frutto di un percorso di ascolto della cittadinanza.
Mentre dalle assemblee pubbliche i comitati cittadini e persone presenti a titolo personale, in comune accordo, sostenevano un'esigenza di messa in sicurezza dell'area, una vera e unica bonifica e un futuro che veda come punto di partenza una rinaturalizzazione come recupero degli ambienti naturali e un ferma opposizione a qualunque forma di speculazione "color cemento" sia dell'area che del litorale... I maestri dell'inganno, supportati dai citati, elaboravano quel che è l'"Opera omnia" del Partito dell'Interesse Privato, ben mascherata da alcune "possibilità" di soluzioni addolcite... facili da profilare ad cittadini sempre più assuefatti, acquiescenti... senza più speranza...
La Sviluppo Genova spa dopo l'inizio della Tangentopoli genovese era ormai bruciata. Qualcuno potrebbe anche osservare che Regione, Comune e Provincia hanno cambiato anche il vertice...vero, verissimo, ma lo hanno fatto solo una volta concluso il grosso degli appalti per Cornigliano, ovvero quelli al centro dell'Operazione Pandora.
Claudio Burlando, inoltre, aveva tentato di espandere la territorialità, quindi il raggio di azione di Sviluppo Genova, pur non potendolo fare, tanto che tale deliberazione è stata stoppata. Ma vi è un particolare: dopo i grandi appalti per Cornigliano, demolizioni e bonifiche, il nuovo settore del business è quello delle costruzioni... ad esempio per l'Ospedale di La Spezia o le altre opere nel savonese e ponente ligure.
Ed allora ecco che...
Mentre i Carabinieri tornano alla Stoppani, direttamente con il colonnello Gino Micale, comandante provinciale dell'Arma, per un sopralluogo che ha permesso di incontrare la vice-commissaria alla bonifica, Cecilia Bescianini (ex direttore scientifico dell'Arpal e proposta da Burlando per l'incarico delicatissimo della Stoppani) i responsabili della sicurezza ma non solo. Infatti sono state anche chieste informazioni in merito all'assegnazione dei vari appalti. Ad Arenzano non si capisce più niente...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Dopo aver difeso strenuamente quella fabbrica inquinante; dopo aver coperto le false bonifiche effettuate dalla Eco.Ge dei Mamone nella fabbrica; dopo aver taciuto per anni sulla farsa chiamata "messa in sicurezza" gestita dalla Vice-Commissaria Cecilia Brescianini (ex Arpal ed indicata nel rapporto della Guardia di Finanza come uno dei soggetti che ha agevolato i Mamone); dopo non essersi accorti che le imprese che sono giunte con l'aggiudicazione degli appalti (come la F.lli Baraldi, la Despe e il Consorzio Cosint) e che si sono occupate tra l'altro delle demolizioni lato mare, sono le stesse del "cartello" Mamone che ha viziato gli appalti della Sviluppo Genova per le demolizioni e bonifiche di Cornigliano; i lavoratori della ex Stoppani si sono svegliati...
Colpito alla testa da colpi di pistola, mentre era ad una fermata dell'autobus in Via Milano, nel quartiere di Dinegro, a Genova, Ilir Krypi, 42 anni, è morto sul colpo.
L'uomo albanese vittima dell'agguato era stato l'unico che decise di parlare, nel febbraio scorso, seppur con una posizione marginale, con gli inquirenti per un inchiesta su spaccio e uso di telefoni cellulari all'interno del carcere di Marassi, che aveva portato, tra l'altro, in carcere un agente di polizia penitenziaria, che procurava i cellulari ad alcuni detenuti per permettergli di comunicare all'esterno. Inchiesta parallela a quella che ha visto l'arresto di diversi agenti della Polizia di Stato per spaccio e consumo di droga...
Son fenomenali... li arrestano, li beccano con le mani nella marmellata e cosa fanno? Chiedono l'aiuto del Garante per la protezione dei dati personali! Il Casamonti Marco, chiede che venga cancellata dalla rete (ahah) l'Ordinanza integrale del GIP di Arezzo, con cui è stato disposta la sua custodia cautelare in carcere, perché viola i suoi dati sensibili e contiene le sue telefonate (intercettate!). La cosa delirante è che il Garante gli va dietro ed il 13 luglio il Dirigente Luigi Pecora, ha preso carta e penna e ci ha spedito una raccomandata...
Ci siamo, come abbiamo detto il "silenzio" è stato rotto. Questa volta a parlare con la Procura e la Guardia di Finanza è uno dei protagonisti di primo piano degli affari di Mamone e degli intrecci del boss della Eco.Ge con politici ed amministratori pubblici. La richiesta di tangenti, nel caso dell'ex Oleificio Gaslini era di 1.400.000 euro. Serviva per piegare - guarda tu che stranezza in questa città e regione dal cemento straripante - la destinazione ad uso di quell'area... alias l'urbanistica. Quel settore chiave che in Comune, non a caso, vedeva come funzionario responsabile Giovanni Battista Poggi (meglio conosciuto come "Gian Poggi"), da sempre uomo di fiducia di quel Claudio Burlando (che lo ha richiamato in Regione insieme al suo prode Piero Piccolo) che proprio sull'ex oleificio Gaslini viene tirato in ballo tra gli "amici" - insieme alla Vincenzi - da Gino Mamone in quel colloquio intercettato al ristorante "Edilio" con Caparelli e che, per un lapsus (freudinano?) quando gli abbiamo chiesto cosa ci faceva il suo fedele sodale Piccolo all'inaugurazione dell'escavatore della Eco.Ge, nel novembre 2005 (in compagnia di Casagrande, Benvenuto, Merella, Venanzio Maurici,... - guarda il video -), ci ha risposto ripetutamente che "era un cantiere nostro", lasciandoci sbalorditi da tale "ardire" visto che la Regione o il Comune con la proprietà di quell'area proprio non ci azzeccava un fico secco...
Un anno fa pubblicammo la mappatura della zone della Maddalena, naturalmente escludendo alcuni punti chiave, come quello di Vico del Pepe o quelli dell'area di San Bernardo. Lo facemmo per spingere il più possibile la risposta dello Stato e per far capire che le cose si sanno, naturalmente senza mai rivelare fatti relativi all'inchiesta che potessero in qualche modo comprometterla.
Adesso pubblichiamo una mappatura di Certosa, rione del quartiere di Rivarolo... come diceva il vecchio nome del consorzio dei commercianti... la terra dei "pirati". Lo facciamo perché il livello di controllo del territorio in questa zona, come abbiamo denunciato anche, ultimamente, con la mobilitazione in Piazza Petrella ed il video sulla vallata, è pesante, troppo pesante e insostenibile...
Non vogliamo, qui, ripercorrere la lista dei "mostri" che divorano terra e mare, trasformando la bellezza della Liguria - traino unico e irripetibile per un turismo di qualità e della conseguente economia locale - in un panorama grigio di seconde case, centri commerciali, impianti ed edificazioni faraoniche, porticcioli che chiamare tali - viste le volumetrie - appare un neofemismo... ci limitiamo ad esaminare sinteticamente solo alcune delle opere dell'attualità...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Fuggono! Per la seconda volta consecutiva scappano. E' quanto succede ad Arenzano sulla questione Stoppani. Ieri sera vi era la seconda assemblea pubblica del cosiddetto percorso "partecipativo" sul futuro dell'area, la farsa costruita dalle Amministrazioni Pubbliche per intortare i cittadini, mentre la messa in sicurezza - figuriamoci la bonifica - del sito di interesse nazionale della Stoppani è una farsa plateale, che lascia intatto quel livello spaventoso di inquinamento di terra, aria, acqua (di falda, di torrente e di mare).
La vice-commissaria alla bonifica, Cecilia Brescianini, l'assessore regionale all'ambiente, Franco Zunino, il sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, e quello di Cogoleto, Attilio Zanetti, dopo l'assenza alla prima assemblea pubblica - che loro con il "tavolo" hanno indetto - il 9 giugno scorso, non si sono presentati nemmeno a quella di ieri sera, 9 luglio, insofferenti ad 11 domande...
Viaggio in tre capitoli sull'ambientalismo color cemento in salsa genovese (ma non solo), mentre le torri di comando stanno crollando sullo scacchiere, dopo che il vaso di Pandora si è rotto. Il primo capitolo, che viene pubblicato oggi, riguarda la politica e le Istituzioni. Il secondo sarà dedicato alle operazioni "in cantiere" e nel desiderato di speculatori e compari, con esempi pratici di commistioni di interessi. Il terzo sarà invece dedicato al Sindacato ed a nuove commistioni. Buona lettura.
Marta Vincenzi-Marchese non sa proprio come tenere in piedi quella baraccopoli chiamata Giunta. Claudio Burlando fa finta di niente sperando (disperatamente) che anche altri sorvolino. Alessandro Repetto, imita Prodi... fa il semaforo... soltanto che è fermo sul giallo lampeggiante.
Qualcuno dice "600.000 per la Gronda sono pochi!" ma cosa vorrà dire? Non si sa, per ora... quello che è certo è che Genova è sotto inchiesta su ogni fronte... una città con le torri di comando che stanno crollando su quello scacchiere dove loro ed i loro amici si credevano intoccabili.
Intanto il partito della "guardia", l'Italia dei Valori - Lista Di Pietro, che della questione morale e della legalità vorrebbe presentarsi come alfiere, è preda di una guerra tra bande...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Ad accompagnare la bonifica farsa del sito della ex Stoppani tra Arenzano e Cogoleto, giunge oggi un colpo di teatro made in Cecilia Brescianini, la vice-commissario alla bonifica, che questa mattina pare abbia convocato i media per raccontare una buona novella per rilanciare l'ottimismo volto alla copertura delle gravi omissioni e responsabili che riguardano la vicenda Stoppani.
Se la signora Brescianini - che già quando era all'Arpal non si era accorta di nulla - è indicata chiaramente dalla Guardia di Finanza, insieme, ad esempio, al Sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, nel rapporto alla Procura, come una dei principali soggetti che operavano a favore dei Mamone, diventa significativo notare la comunione di azione delle società del "cartello" della Eco.Ge per le demolizioni e bonifiche a Cornigliano e le aggiudicatarie degli appalti gestiti dalla Vice-Commissaria nell'area Stoppani (come, ad esempio, la F.lli Baraldi di Modena, che dopo le demolizioni effettuate sembra essere svanita in tutta fretta)...
Il comunicato stampa ed il video integrale della conferenza stampa sull'Operazione "TERRA DI NESSUNO" della DIA - Centro Operativo di Genova e del Comando Provinciale dei CARABINIERI di Genova...
[IL VIDEO DEI SERVIZI TG RAI ED ALTRO TRA CUI LE NUOVE MINACCE DA VICO DELLE MELE E LE VECCHIE PAROLE DEL BOSS CACI]
NELL'ARTICOLO IL VIDEO DELLA SINTESI - 13 min - della conferenza stampa DIA e CC del 3 LUGLIO 2009 - LA LISTA DEI BENI IMMOBILI DEI CANFAROTTA A GENOVA - IL VOLANTINO DELLA CASA DELLA LEGALITA' - IL LINK AL VIDEO E COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA DIA E CC
Alle 5:30 erano già in azione i reparti nel Centro Storico di Genova. Camminando per i carruggi si incrociavano pettorine della DIA e dei Carabinieri, accompagnati da Vigili del Fuoco e Polizia Municipale. E' una maxi operazione antimafia congiunta della Direzione Investigativa Antimafia e Arma dei Carabinieri che si svolge in contemporanea tra il Centro-Storico di Genova e Palermo.
Nell'operazione sono stati sequestrati beni immobili tra appartamenti, "bassi" e negozi, per un valore superiore a 5 milioni di euro. Nel mirino principale dei reparti antimafia vi è la famiglia Canfarotta, originaria di Palermo, storicamente attiva a Genova nello sfruttamento della Prostituzione e tratta di clandestini (designati a prostituzione e caporalato). Famiglia che abbiamo indicato più volte e che deteneva un patrimonio "ingiustificabile" per le proprie condizioni.
Ecco la lista completa dei beni che risultano direttamente intestati ai componenti della famiglia Canfarotta a Genova - formato .pdf - clicca qui
Quello che i Caci, i Canfarotta, come gli Zappone, i Fiumanò, gli Alessi e cumpari vari, anche grazie alla manovalanza straniera, consideravano il loro "territorio" torna ad essere il territorio dei cittadini. Dopo anni di mobilitazioni, dopo manifestazioni, denunce e segnalazioni, dopo la presa di coscienza dei "liberi cittadini" della Maddalena... dopo la pubblica adunanza di Piazza Cernaia [video] e quella di Piazza Senarega [video]... questa Operazione antimafia dimostra che "il futuro non è scritto" per il centro storico di Genova. Come avevamo detto la mafia a Genova c'è ma può essere sconfitta, grazie al lavoro dei reparti investigativi e grazie alla collaborazione dei cittadini e delle realtà civili che hanno il coraggio della denuncia e segnalazione dettagliata, mirata ed ai reparti giusti.
Ringraziamo gli agenti della DIA e dell'Arma, il nucleo della Polizia Municipale che, con il nuovo comando - come avevamo sottolineato più volte -, ha saputo attivarsi e coordinarsi con i reparti investigativi dello Stato. Ringraziamo il Prefetto Anna Maria Cancelieri che aveva preso impegno nell'incontro avuto di affrontare in modo risoluto la presenza della criminalità organizzata presente ed attiva a Genova.
Intanto a Marsala altra operazione antimafia, al centro le attività di Messina Denaro.
Sabato 4 luglio 2009 - ore 16:30 - piazza Cernaia, nel cuore del centro storico genovese, conferenza stampa dell'Ufficio di Presidenza della Casa della Legalità, a cui prendono parte anche i "Liberi Cittadini" della Maddalena ed il gruppo di abitanti del CentroStoricoEst.
Il Volantino distribuito in centro storico - formato .pdf - clicca qui
Ecco il comunicato stampa ed il video integrale della conferenza stampa sull'Operazione "TERRA DI NESSUNO" della DIA - Centro Operativo di Genova e del Comando Provinciale dei CARABINIERI di Genova... [clicca qui]
A Gela Cosa Nostra e Stidda andavano sempre d'accordo sotto legida "Emmanuello". Ma la pacchia loro è finita, come è finito Daniele Emmanuello... nel cui stomaco erano stati trovati pizzini che il boss cercava di nascondere prima dell'ultima fuga e che invece sono stati molto utili per le indagini. Il "pizzo" ma anche le solite infiltrazioni nell'edilizia, non solo il pagamento di tangenti ma anche l'assunzione di operai e la fornitura di materiali erano ciò che veniva imposto dalla "famiglia" degli Emmanuello. Dopo i recenti arresti dei "gelesi" che operavano lungo l'asse Gela-Genova-Milano e che volevano uccidere Rosario Crocetta, un altro colpo è arrivato con l'Operazione Cerberus, eseguita dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, come disposto dal Gip Giovanbattista Tona, su richiesta dei giudici della DDA, il procuratore Sergio Lari, l'aggiunto Domenico Gozzo ed il sostituto Nicolò Marino.
Calogera Pia Messina, detta "Zì Calina", madre di Daniele Emmanuello, non aveva solo coperto la latitanza del boss al vertice della cosca, ma ne aveva preso il "testimone", quindi la guida del clan. Con la signora, nell'operazione antimafia, sono finiti agli arresti : Giuseppe Billizzi, di 37 anni; Luigi Cannizzaro, di 45 anni; Stefania Cascino, di 31 anni; Giuseppe Cassarino, di 51 anni; Crocifisso Cavaleri, di 55 anni; Giorgio Davide Lignite, di 39 anni; Orazio Pirro, di 35 anni, imprenditore; Alessandro Rolla, di 27 anni; Sandro Missuto, di 31 anni. Mentre altri provvedimenti restrittivi sono stati notificati in carcere a Carmelo Massimo Billizzi, di 36 anni, ritenuto il luogotenente di Emmanuello; Giuseppe Bassora, di 36 anni; Domenico Vullo, di 33 anni.
E chissà come l'avranno presa i gelesi che sono qui a Genova...
Ecco lo speciale che raccoglie tutti gli articoli e video sulla rottura del vaso di PANDORA. In coda agli articoli i principali link agli articoli precedenti dal 2005... clicca qui o sul banner.
[NEL VIDEO UN "RITORNO" AL 9 NOVEMBRE 2005 - PRESENTAZIONE E CONVENUTI ALLA PRESENTEZIONE DEL GRANDE ESCAVATORE DELLA ECO.GE]
QUESTA MATTINA, DALLE 6:30, L'UFFICIO DI PRESIDENZA HA DISTRIBUITO, INSIEME AL VOLANTINO SULL'OPERAZIONE PANDORA, QUESTA LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELLA ECO.GE DEI MAMONE, DAVANTI AI CANCELLI IN VIA FERRI A GENOVA RIVAROLO...
La prima cosa che ci teniamo a dirvi è che il posto di lavoro è un diritto e nessuno vuole metterlo in discussione... anzi! Le aziende che, per provvedimenti giudiziari, vengono sequestrate (così come quelle che vengono poi confiscate in via definitiva) non vengono chiuse, bensì continuano a lavorare sotto un Amministrazione Giudiziaria (e quando vengono confiscate addirittura possono passare sotto il controllo degli stessi lavoratori in cooperativa)! Quindi i lavoratori non devono mai avere paura delle inchieste della magistratura. Ad esempio la CO.FOR. sequestrata perché riconducibile ai fratelli GUARNACCIA, non ha smesso di lavorare, ha continuato nel rispetto delle leggi sotto l'amministrazione giudiziaria.
Non fatevi quindi ingannare, non fatevi ingabbiare dal "ricatto occupazionale" che trova sponda in un sindacato come la FILLEA-CGIL... Chiedete ad altri sindacati che alla Legalità hanno dimostrato di tenere molto e che hanno denunciato pubblicamente, come ha fatto la CISL, la loro impossibilità ad entrare nei cantieri edili, dove dominano i "compagni" di Venanzio Maurici, per cercare di difendere i diritti dei lavoratori. Non fatevi mai usare come ricatto verso la Magistratura e l'opinione pubblica!
Ci rivolgiamo a tutti voi...
In attesa del prossimo aggiornamento con molte novità sul fronte degli appalti, degli apparati politico-amministrativi e della galassia Mamone, dobbiamo registrare ancora una volta che Burlando, oltre ai non so ed ai lapsus, mente. Era già accaduto nel passato ma questa volta è particolare la questione perché l'oggetto sono proprio gli appalti della Sviluppo Genova spa al centro dell'inchiesta sul "cartello" monopolistico dei Mamone.
Burlando, ieri a Villa Rossi a Sestri Ponente, ci ha detto: "La Sviluppo Genova faceva regolari appalti al massimo ribasso". Ai Ai... infatti, ad esempio, da quanto noi appreso in merito alla famosa gara con la busta ritardataria ammessa (forzatamente) per mano diretta di Saffioti e l'intervento "salvifico" di Ghio, era una gara assegnata con la media ponderata... ovvero con esclusione delle 5 offerte più basse e delle 5 più alte, realizzazione della media per poi arrivare al vincitore. Ecco perché quella busta era fondamentale... mancando quell'offerta, sarebbe saltata la pianificazione del vincitore che qualcuno poteva gestire prima della chiusura (qualunque fosse stata poi la Commissione di gara), ad esempio con semplici fax inoltrati dalla ditta madre alle altre imprese complici, per definire l'offerta che avrebbe ottenuto l'aggiudicazione e quindi, via così, si potevano beatamente stabilire appalti e subappalti senza troppi problemi...
Siamo stati a Sestri Ponente, quartiere "rosso" di Genova, dove era annunciata la presenza di Claudio Burlando, per porre qualche domanda e per distribuire il volantino sull'Operazione Pandora e le copie del capitolo sul Presidente della Regione Liguria del libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" di Marco Preve e Ferruccio Sansa.
La prima domanda è stata: può escludere che ci siano stati contributi da parte dei Mamone e affini all'associazione Maestrale o alle campagne elettorali?
Risposta di Burlando: "Io non mi occupo di queste cose qui, ma tenderei ad escluderlo"Cosa? Non sa chi ha foraggiato le sue campagne elettorali? "tende ad escluderlo", ma non lo esclude??? Come ai tempi della Tangentopoli degli anni Novanta torna il ritornello per cui lui non sa...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Tanto per dare un contributo alla conoscenza sulle inchieste in corso che ruotano attorno alla figura dei MAMONE e della ECO.GE e sodali, iniziamo con il pubblicare qualche estratto su quanto in parte già ripreso dalla stampa.
In attesa degli sviluppi dell'inchiesta che ha visto alcuni giorni fa l'avvio della seconda fase della Tangentopoli genovese, torniamo ad auspicare che chi ha avuto ed ha responsabile pubbliche (dal Comune di Genova alla Regione Liguria, così come nei Consigli di Amministrazione delle Società pubbliche come la Sviluppo Genova e la Società per Cornigliano... passando dagli altri tasselli degli Enti locali, ma anche tra le società che erano parte attiva del "cartello" per il controllo degli appalti e quelle usate per le false fatturazioni) decida di collaborare con la magistratura, prima che sia troppo tardi.
Collaborare e riferire tutto ciò di cui si è a conoscenza, così come confessare - per coloro che avevano ruoli attivi in questo sistema di corruzione e collusione - sarebbe certamente utile ad evitare danni peggiori... anche perchè come abbiamo già ricordato la Magistratura arriva ai responsabili e non solo ai "mediatori" e collettori. Inoltre, come abbiamo detto: chi sa, chi ha partecipato agli illeciti e chi ha preso è opportuno che parli ed eviti, almeno, che si apra una stagione di ricatti che porrebbero Pubbliche Amministrazioni (Istituzioni e Società partecipate), già piegate ad interessi privati e illeciti come si evidenzia dall'inchiesta, in una spirale devastante...
Come avevamo annunciato, con la conferenza stampa di questa mattina avremmo iniziato a parlare dell'Operazione Pandora. Ecco la prima parte.
Gino Mamone, prima era l'epicentro di interessi, affari, passaggi occulti di fondi, ricatti e intrecci criminalità organizzata - politica - affari. Prima era al centro di cene con Amministratori Pubblici (passati e in carica), come cene da Edilio o cene di beneficenza... qua e là. Cerimonie di inaugurazioni e aperture di cantieri... Nonostante si sapesse - e chiunque poteva leggerlo - benissimo chi fosse...
Adesso tutti fanno finta di non conoscerlo.
Ora, visto che lo Stato, con il lavoro dei raparti investigativi e della magistratura, arriva, anche Gino Mamone farebbe bene a collaborare con lo Stato... una bella confessione alleggerisce anche la coscienza.
E poi anche gli Amministratori Pubblici parlino! Già lo scorso anno, quando dicemmo che si era solo all'inizio, con gli arresti tra lo staff e gli uomini di fiducia del Sindaco Vincenzi, lo avevamo detto: vadano in Procura e dicano quello che sanno e chi era in questo gioco sporco confessi...
[aggiornamento con rassegna stampa del 19.06.2009 - convocazione conferenza stampa e sommario principali articoli, video, approfondimenti sui Mamone]
Decine e decine di indagati per associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, corruzione, false fatturazioni e sponsorizzazioni. Il fulcro sono bonfiche e demolizioni. Perquisizioni e sequestri della Guardia di Finanza, richieste dal pm Francesco Pinto della Procura di Genova, che da Genova si sono attivate all'alba di oggi a Savona, Milano, Modena, Brescia, Torino, Venezia, ed altre città del nord Italia. E' quindi partita la II° fase della Tangentopoli genovese, che segue i filoni di inchiesta sui Mamone ed il "cartello" delle imprese, con al centro l'EcoGe, ed episodi di corruzione per la spartizione di appalti pubblici e subappalti. Tra le "partite" dell'inchiesta l'area dell'ex Oleificio Gaslini di Rivarolo e la bonifica di Cornigliano ma anche società e lavori presso la Stoppani (a seguito di quelle gare il cui esito la Provincia di Genova non ha mai messo on line nell'aposita sezione, come abbiamo recentemente denunciato), la Fiera del Mare di Genova ed i lavori per la Coopsette. Gino Mamone, della famiglia Mamone della 'ndrangheta, con la EcoGe epicentro della loro galassia "imprenditoriale", è il principale indagato dell'Operazione Pandora! Noi di tutto questo ne avevamo già parlato e documentato... anora nei giorni scorsi. Abbiamo da sempre collaborato con i reparti investigativi per fornire quanta più collaborazione possibile, omettendo di pubblicare quanto fosse utile alle indagini (così continueremo a fare)...
La signora Marta Vincenzi Marchese continua nel solco delle betoniere roventi. L'operazione "Lido d'Albaro" è nel suo cuore... l'ha sponsorizzata come nessuno meglio di lei avrebbe saputo fare... e se di questo avevamo già parlato [18.09.2008 con in coda gli articoli precedenti ed il video - 21.09.2008], dopo l'ultima sortita della signora che si è indispettita perchè molti hanno sollevato i dubbi sull'opportunità di dare il via libera ad un progetto, in variante palese al PUC, che prevede una colata di cemento che stravolgerà quel litorale, ci pare doveroso ritornarci... anche perchè una cosa è una riqualificazione di un area e di un litorale, un'altra è uno stravolgimento radicale dell'ambiente!
Noi abbiamo sollevato la questione oltre un anno fa ed avevamo già descritto la rete di interessi che si trova dietro alla speculazione pianificata nella zona di Boccadasse, con l'operazione ex rimessa AMT/AMI, le Piscine di Albaro ed appunto la partita del litorale. Se gli interessi delle cooperative rosse sono, come da manuale a Genova, le protagoniste assolute sul progetto speculativo nell'area della vecchia rimessa e sullo Stadio del nuoto, sull'operazione "Lido d'Albaro" i protagonisti sono altri... ma non troppo, anche perché i punti di contatto, come vedremo, sono molti...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
IN CODA OLTRE ALLA PERIZIA INTEGRALE... UN NUOVO DOCUMENTO CHE SBUGIARDA LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI!
Nonostante tanti impegni e tante parole, negli anni, sono stati spesi milioni per bonifiche farsa... Parte del cromo esavalente restava beatamente nascosto nell'area, le spiagge ed i fondali del male non sono mai stati "bonificati"... I "crostoni" intatti, così come i massi alla foce del Lerone sono ben "segnati"... l'impianto di filtraggio della falda non ha mai funzionato come doveva ed ora è quasi fermo. Nella Discarica di Molinetto, sono finiti rifiuti della Stoppani... che con il tempo hanno inquinato la falda ed il torrente...
Oggi a Genova è una giornata calda, vi è un caldo estivo. Il Comune di Genova per il 23 maggio 2009 ha organizzato il "Rolli Days", una visita guidata con musica, danza, arte e cucina tra (alcuni) palazzi dei Rolli, senza disturbare il regolare svolgimento dello spaccio, dello sfruttamento della prostituzione, della tratta e degli altri affari e traffici di quelle mafie che controllano buona parte dei vicoli e, soprattutto, la zona della Maddalena. Se si passa in Vico delle Mele, dove ci sono i beni confiscati a Cosa Nostra proprio accanto ad uno dei primi palazzi dei Rolli, il Brancaleone Grillo, non vi è nulla dei "Rolli Days", infatti qui il Comune passa largo, senza disturbare e se qualcuno ci prova, come abbiamo fatto noi, ecco che il coro è sempre lo stesso: "siete venuti a scassare la minchia"...
E' arrivata a Genova "Onda Libera". Nel pomeriggio si interviene come rappresentanti di "Libera contro le mafie" e la sera stessa invece il cartellino si gira ed allora si interviene come rappresentante del Comune di Genova. E' la giornata di Nando Dalla Chiesa... il pomeriggio in Vico delle Mele ed in Piazza delle Feste al Porto Antico interviene nella sua veste di Presidente Onorario nazionale di Libera, accanto a Marta Vincenzi, sindaco di Genova... la sera, al teatro Modena (anziché Villa Bombrini), invece sale sul palco - come recita il programma ufficiale - nella sua veste di rappresentante del Comune di Genova accanto a Matteo Lupi, referente regionale di Libera Liguria. L'iniziativa "Onda Libera" di questo 26 aprile 2009 è stata promossa, come recita la locandina, da Libera con il Comune di Genova, LegaCoop, Cgil, Arci, Fondazione Unipolis (di Unipol) e Società per Cornigliano (quella che gestisce le aree su cui gli appalti, seguiti dalla Sviluppo Genova, altra società pubblica, vedono protagonista la Eco Ge srl della famiglia Mamone [per vedere chi sono vai allo speciale], al centro di molteplici inchieste della Procura di Genova)...
[in coda tutti i video degli interventi] Davvero "Il futuro non è scritto... per Rivarolo e la Valpolcevera". La pubblica adunanza di oggi della Casa della Legalità in Piazza Petrella ha visto la partecipazione di alcune centinai di abitanti e considerando il clima intimidatorio di questi giorni, stigmatizzato questa mattina da locandine anonime volte a cercare di delegittimare e diffamare (è già stata presentata denuncia presso la Questura) gli esponenti della Casa della Legalità...
Come per il Centro Storico anche qui siamo in un territorio abbandonato al controllo delle mafie in cambio della pax. In Valpolcevera da decenni vi è un radicamento delle famiglie mafiose della ‘decina' di Cosa Nostra, del clan di Madonia, con noti esponenti riesini e gelesi, con le storiche medesime basi "operative", in rioni dove si sono potuti mascherare dietro alle comunità della terra d'origine. Abbiamo poi le famiglie della ‘Ndrangheta, quelle più prettamente criminali e quelle dei "colletti bianchi" infiltratisi nella cosiddetta economia "legale". Questa è stata terra di ospitalità di latitanti, tra cui Daniele Emmanuello, e di supporto per altri, come Carmelo Gullace. Qui il controllo del territorio ed il radicamento con società e negozi di copertura, è sempre forte. Ma la cittadinanza attiva li può sconfiggere...
Il nord è quel territorio che ha conosciuto marginalmente la mafia che fa scorrere il sangue e così, quanti, chi ingenuamente e chi colpevolmente, hanno sempre sostenuto che la mafia fosse un problema del meridione, non hanno fatto altro che agevolare il desiderato delle cosche mafiose ed i loro affari. Nel nord hanno sempre sparato poco perché la mafia spara quando è in difficoltà e quando deve dare segnali. Al nord sono maggiori gli "incidenti" o fatti di sangue che, abilmente, vengono ricondotti ad altro... Le mafie per i loro affari amano restare nell'ombra e nel nord hanno grandi affari da compiere.
Quasi il 40% dell'economia nazionale è in mano alla criminalità mafiosa e finanziaria. Pensiamo forse che questa vada a reinvestirsi al sud? Suvvia non facciamo gli ingenui... i capitali sporchi ormai viaggiano in Europa, nei paradisi fiscali e poi tornano al nord nelle grandi speculazioni, nelle società quotate in borsa o nelle fitte reti societarie che hanno infiltrato gli appalti (e quindi le pubbliche amministrazioni, nella parte politica ed in quella amministrativa) nelle regioni del centro e del nord e, con queste "insospettabili" imprese delle regioni ricche si vincono i grandi appalti e le concessioni pubbliche anche al sud.
A Genova, il Procuratore capo, il Questore, il Comandante dei carabinieri ed il Prefetto hanno sollevato gli scudi e comunicato: la mafia a Genova non esiste. Domanda: dove vivono?...
NOTA STAMPA - Leggendo l'articolo odierno di Ferruccio Sansa, su "La Stampa" [formato .pdf - clicca qui], apprendiamo che il Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, si è svegliata dal lungo sonno e dichiara che le mafie si stanno mangiando Genova. Benvenuta nella realtà che da anni denunciamo e su cui Lei e le altre cariche istituzionali hanno sempre mantenuto quella cappa di omertà che ha permesso il proliferare di infiltrazioni sempre più invasive nell'economia come negli appalti pubblici, in una rete capillare di contiguità e connivenza con i palazzi del Potere...
Si taglia la Sanità, cioè gli interventi per tutelare la salute dei cittadini. Si tagliano i Servizi pubblici. Ci ripetono che c'è grossa crisi e si appellano ai sacrifici. Parlano contro la "casta" e dichiarano guerra ai costi della "politica". Qualcuno ci casca e loro ridono perchè ci prendono per il culo e molti li ringraziano pure. Tutto questo mentre si scopre che non solo le proposte di riforma per i "tagli" alla "politica", tanto sventolate sui media per incantare i cittadini-elettori, sono tutte ferme al palo (quando non "respinte" al mittente, come quella di iniziativa popolare elaborata dai Meetup di Beppe Grillo dell'Emilia Romagna e presentata qui in Liguria da "Il Grillo di Genova", perchè manca la copertura finanzaria - sic!), ma accade anche altro, al di la di ogni più malevola immaginazione...
Si chiama Stoppani. E' un emergenza nazionale da tempo e lo resta. La Procura di Genova ha aperto anche un procedimento penale (R.G. Tribunale n. 5287/07)...
Ci sono siti web che hanno come vocazione l'essere loghi per l'informazione, non blog né luoghi in cui si sotituisce l'opinione ai fatti. www.casadellalegalita.org è uno di questi.
Ed è per questo che è continuamente sotto attacco da parte di quel sottobosco di malaffare che il sito puntualmente denuncia, non con illazioni ma pubblicando gli atti ufficiali e le documentate inchieste, spesso in anticipo - o spunto - dell'azione dell'Autorità Giudiziaria.
Riguardo alla Sanità calabrese la "Casa della Legalità - Onlus" ha svolto un importante lavoro veicolando tutta la produzione delle inchieste degli organi preposti sull'infiltrazione mafiosa e sulla corruzione, rendendo così possibile a chiunque di capire quali intrecci, quali reali manovre stessero (e stiano) dietro a quello che spesso viene liquidato con un facile "malcostume"...
Si è concluso il processo al Presidente della Casa della Legalità per diffamazione a seguito della querela presentata dalla signora Ines Capuana, consorte di Gino Mamone, nonchè socia nella EcoTrans e collaboratrice nella EcoGe.
Il giudice del Tribunale di Genova, a conclusione del dibattimento, in data 21 gennaio 2009, ha assolto, perchè il fatto non sussiste, Christian Abbondanza.
Per tutta la storia ed i fatti relativi al procedimento penale conclusosi e la ricostruzione sulla famiglia Mamone... clicca qui
Il Centro Storico di Genova, come d'altronde le periferie della città, continua ad essere lasciato al suo destino ed al contempo usato - ma sarebbe meglio dire: abusato - per ottime campagne mediatiche e per la spartizione di un bel po di fondi pubblici, cioè soldi dei cittadini, che così si vedono beffati - ma sarebbe meglio dire: truffati - due volte...
Le carte della Tangentopoli toscana mettono sempre più in evidenza non solo lo squallore della gestione della cosa pubblica, piegata da corruzione e turbative d'asta, ma anche il legame con la Liguria. Ecco l'Ordinanza integrale emessa dal Gip di Firenze per la custodia cautelare dell'arch. Casamonti Marco. In questa non solo emergono i fatti contestati ma anche una panoramica dell'operazione di Castello da 1 miliardo di euro di "don" Salvatore Ligresti & Giunta Domenici. Politici, amministratori, funzionari, professionisti e faccendieri uniti nel piegare la corretta e trasparente gestione della cosa pubblica, senza il minimo ritegno.
L'Ordinanza integrale del Gip su Casamonti Marco
clicca qui - 36 Mb formato .pdf
Gli articoli:
Il Secolo XIX - Appalti "teleguidati" e gare beffa
Repubblica - L´architetto e la cordata genovese
Repubblica - Appalti col trucco, nei guai lo studio genovese dell´Expo di Milano
Gli Speciali:
Tangetopoli fiorentina - clicca qui
Tangentopoli genovese - clicca qui
Che l'associazione "Libera" non fosse troppo "libera" lo avevamo intuito e ipotizzato pubblicamente. Non abbiamo ricevuto nessuna smentita, e ci sarebbe piaciuto.
Conferme, quelle si, ed il 29 novembre, quando (non si sa ancora dove per certo ma quasi certamente presso Palazzo Tursi a Genova), la notizia-conferma sarà ufficiale, visto che si terrà nel pomeriggio l'assemblea ristretta e alla sera la presentazione pubblica di "Libera" Liguria.
Ancora una volta è proprio la Liguria, come sempre in questioni cruciali, ad offre un osservatorio particolarmente chiaro.
Dopo anni ed anni che chiediamo che si formi un coordinamento di "Libera" in Liguria con tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi (ricordiamoci che già nel 2005, in ben due riunioni, alla presenza di Alfio Foti, allora vice-presidente nazionale di Libera, diedero oltre a noi, Casa della Legalità, la propria disponibilità MegaChip, la Comunità di San Benedetto, il CSI, le Acli, l'Agesci, Legambiente, Wwf, Ludoteca Labyrinth e tanti altri soggetti), ma scopriamo che un fronte ampio, capace di mettere tutti i soggetti attivi nel fronte dell'impegno civile, non è quello che interessa a "Libera".
Non lo dice nessuno ma la Magistratura ha girato un po' per gli uffici pubblici al fine di acquisire la documentazione relativa alla strada di Davagna. Si quella strada in zona rossa, ad alto pericolo di frana, che il sindaco Candido tanto voleva e che ha una "pubblica utilità" davvero "pubblica" in quanto serve a collegare meglio la provinciale alla collina dove non c'è altro che bosco, i cui terreni sono praticamente tutti del sindaco e famiglia, come abbiamo già scritto e documentato ampiamente, beccandoci le solite botte di calunniatori e diffamatori persino da chi si presenta da paladino della trasparenza e correttezza della Pubblica Amministrazione, come ad esempio gli amici e familiari dell'assessore provinciale del Meetup Genova 1...
Nella Liguria della cemento che avanza, dove il gruppo Ligresti-Gavio ha ottimi esecutori nelle stanze del Potere così che persino l'Expo 2015 da Milano porterà un po' del suo calcestruzzo sino alla costa genovese, il nobile passacarte che siede a Palazzo Tursi esegue, alla faccia del bene pubblico, in un ritornello di menzogne e proclami imbonitrici per perpetuare il grande inganno dei cittadini.
Più che amministratori pubblici dediti al bene comune hanno le facce dei guaglioni che ti incantano (e ti rapinano) con il gioco delle tre carte. Parlano di "partecipazione" alle scelte ed alle decisioni della Civica amministrazione ed in un certo senso la attuano pure questa procedura, peccato che gli interlocutori chiamati a portar la loro partecipazione siano solo i soggetti ricattabili e ricattati dal potere clientelare, che non possono che annuire ed avvallare la partecipazione falsata e fasulla come perfetto paravento di commistioni di interessi privati a danno di quell'interesse generale che è il bene pubblico. Questo, quando non chiamano direttamente se stessi, con le tante sigle di cui possono fregiarsi, al tavolo del confronto, così che possano registrate l'unanimità di consensi...
Vi scrivo in merito al post "La Zunino su Repubblica alla corte di Burlando" e lo faccio perché, seguendovi da tempo, apprezzando il vostro impegno e condividendo molte delle vostre battaglie mi sento di dirvi che questa volta avete sbagliato. Due premesse. La prima: penso che ognuno sia libero di criticare chicchessia, nei limiti imposti dalla verità. La seconda: Ava Zunino non ha bisogno di nessun difensore...
Dopo il deprimente quadro del giornalismo al servizio del Potere, pronto ad attaccare e colpire i giornalisti con la schiena dritta che seguono le inchieste giudiziarie sul Fronte del Porto, Corruzione e quant'altro a Genova, abbiamo adesso un esempio di quella genuflessione, consapevole o meno, come, purtroppo, tante volte ne abbiamo già visti.
Ava Zunino, della redazione genovese de "la Repubblica", ha moderato il dibattito pubblico "contro il cemento" promosso da Claudio Burlando e Carlo Ruggeri.
In Liguria tutto è possibile... il presidente della Regione ed il suo fedele assessore all'urbanistica (ex coop ed ex sindaco di Savona), Burlando e Ruggeri per l'appunto, fautori della grande stagione del cemento diventano, all'improvviso i paladini della tutela del territorio. Che sia perché non c'è praticamente più spazio dove materialmente si possa costruire non conta, questo non bisogna mica dirlo. Ma qui anche l'assurdo diventa possibile...
Se dovesse entrare in una bisca i bari scapperebbero alla vista di quel suo ghigno... Claudio Scajola non perde occasione per sfoggiare l'arrogante supponenza di chi si sente impunito e intoccabile. L'insulto è la sua unica risposta, la delegittimazione ed il disprezzo per chiunque non si chini alla sua corte sono assoluti. La verità dei fatti è da cancellare, chi documenta i fatti o fa informazione su inchieste, per lo Scajola è da annientare senza mezzi termini...
Sabato si è svolto un'iniziativa per stringere un gemellaggio forte tra le amministrazioni comunali di Genova e Reggio Calabria. Probabilmente, i rispettivi sindaci, Marta Vincenzi-Marchese e Giuseppe Scopelliti, devono essersi scambiati consigli utili sui Beni Confiscati alle mafie. Infatti se il Comune retto da Marta Vincenzi - che ci tiene tanto all'oblio sulla tangentopoli che ha travolto la sua Giunta - è arrivata a pagare l'albergo al boss mafioso dopo che questi è stato costretto (dall'azione civile e giudiziaria) a liberare i beni confiscati di Vico delle Mele che prima la Giunta Pericu e poi quella Vincenzi, gli avevano lasciato occupare con assoluta tranquillità per oltre 2 anni [leggi lo speciale], il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, è uno dei sindaci indagati in Calabria per la bazzecola dei beni confiscati che vengono lasciati nelle mani dei boss [leggi qui]. Può bastare? Certo che no!...
Scajola Claudio ordina di provvedere al suo biografo? Novi obbedisce, biografo sistemato. Manzitti Franco (da Repubblica) è preoccupato per il "fratellino" Marco? Novi provvede, "fratellino" assunto. Intanto l'altro Manzitti, Cesare, l'avvocato fratello di Franco e Marco, già che tiene famiglia tiene pure i rapporti (e la difesa di Novi)...
per salutarti ci incontreremo venerdì 7 novembre, alle ore 10, alla Chiesa di via Sestri a Genova...
Oggi sulle colline vi era l'arcobaleno che spezzava il cielo tra il nero della burrasca ed un luminoso sereno. Max stava risalendo non più sulla auto a pedali, non più sullo squalo verde... ma su quell'arcobaleno, senza più nascondere la sua testa sotto il maglione per scacciare i mostri.
Era un amico, un amico fragile, che nella musica trovava la forza di aprirsi al mondo, di mostrare senza timidezza le sue emozioni ed i suoi sentimenti. Incapace di ferire... se ne è andato in silenzio...
Buonanotte Max, resterai nei nostri sogni senza fissa dimora che ogni giorno ci accompagneranno... ed arrivederci con una promessa: l'urlo delle jene, dei banditi, continuerà ad alzarsi perché alla fine il Dottor Jekyll sconfiggerà mr Hyde!
Ci incontreremo ancora ogni volta che sarà rock'n'roll, nei nostri viaggi di terza classe... mentre passerai tra noi in groppa a quel pesciolino!
Dalle informazioni dirette in nostro possesso quel "Claudio" che, nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla Tangentopoli genovese, viene citato per aver fatto accompagnare il figlio a scuola con l'auto blu e l'autista della Regione è Claudio Burlando. Ce lo ha rivelato il testimone oculare di quel fatto che, se confermato, rappresenta la commissione del reato di peculato da parte del Presidente della Regione Liguria.
Davanti alla ricandidatura di Burlando, che crediamo profondamente discutibile per quanto già di pubblica conoscenza ed evidenziato documentalmente più volte, non solo da atti giudiziari come le intercettazioni sul crak Festival e sul Porto di Genova, ma anche da quanto pubblicato sia dal libro "Il Partito del Cemento" sulle grandi speculazioni ed intrecci di interessi privati (legali e non) che stanno devastando la Liguria, sia da Il Secolo XIX e Repubblica sulla lottizzazione politico-massonica della Sanità e delle società pubbliche, occorre che la Procura, senza più indugi, proceda nelle verifiche e nei provvedimenti necessari...
Ebbene sì quell'equilibrio che per lunghi decenni dominava la città, si è rotto. Incrinatura, dopo incrinatura, sta per crollare definitivamente. Il "patto scellerato" che pezzi delle Istituzioni, a partire dalla classe politica, aveva stretto con il "Potere" criminale subisce i duri colpi della presa di coscienza dei cittadini che non accettano più che vi siano pezzi di territorio abbandonati al controllo, ai traffici ed affari illeciti, delle mafie per salvaguardare quella sorta di pax che garantiva la "tranquillità" nelle "vie" della Genova turistica... ed a qualcuno anche pacchetti di voti e preferenze...
[nel video il servizio del TGR Liguria del 21.10.2008 sulla questione dei beni confiscati e sulla pubblica adunanza. Una sola nota è doverosa rispetto alle dichiarazioni del Questore: secondo gli stessi "criteri" da lui enunciati per classificare i soggetti mafiosi, Al Capone sarebbe Santo e probabilmente avrebbe potuto tranquillamente divenire anche lui Presidente del Consiglio, ops Sindaco di New York, visto che dal punto di vista formale non è mai stato condannato per mafia ma solo per evasione fiscale!]
Qui lo speciale sulla mobilitazione per il Centro Storico di Genova e sulla pubblica adunanza dei Liberi Cittadini con articoli, comunicati, rassegna, foto e video...
La Procura di Genova apre un'inchiesta, affidata alla Guardia di Finanza, ed anche la Corte dei Conti ci sta lavorando.
Ebbene sì, anche su questo avevamo già a lungo parlato e scritto. Nel giugno scorso abbiamo anche presentato una denuncia a carico del Sindaco di Genova per peculato. Non solo abbiamo denunciato pubblicamente quel "passaggio" tra AMT ed AMI spa che se lo avessero fatto due privati cittadini sarebbero finiti in galera all'istante. Lo abbiamo fatto pubblicando il documento integrale della scissione di AMT. Abbiamo indicato quella "vendita" curiosa all'AbitCoop della rimessa degli autobus di Boccadasse, che costituiva il tessallo di una speculazione abilmente pianificata... Ecco gli articoli ed alcuni passaggi di ciò che abbiamo pubblicato...
Genova e Bologna sono crocevia delle finanze rosse. Lungo questo asse le casse del PDS-DS (ora PD o quale Fondazione?) incassano soldi, tanti soldi. Molti di questi, guarda caso, dalle società che hanno incarichi, diretti o per appalto, dalle amministrazioni pubbliche (Enti o Società Partecipate). Non servono grandi indagini per svelare tutto questo. Basta partire da un Programma della festa de l'unità, ops dell'unitàdemocratica, vedere qualche delibera e fare qualche visura camerale.
Ma andiamo con ordine...
Non si tratta di una delle iniziative umanitarie per quei territori devastati da catastrofi o guerre, ma di un aiutino in più ad un amico della classe dirigente genovese e ligure, Aldo Spinelli. Si, sempre quello Spinelli amico di Claudio Burlando, che voci maligne vorrebbero presente agli Erzelli proprio in coincidenza con il "contromano" del governatore, ma che certamente è tra i principali indagati per l'inchiesta sul Porto e forse, a questo punto, chissà se non anche per la vicenda delle aree di Cornigliano. No, non parliamo a caso. Pubblichiamo un documento integrale, mai pubblicato da nessuno. Ma prima vediamo di ricapitolare questa "partita"...
Ne abbiamo parlato più volte dei diversi modi di intendere e fare l'Antimafia, dei tentativi (riusciti in buona parte) di normalizzazione della volontà di impegno e della speranza, riconducendo questo all'interno del "sistema" ed evitando accuratamente che determinati equilibri vengano rotti.
Ora crediamo, avendo parlato con molti in più parti d'Italia, che ci mettono, come noi, la faccia e la responsabilità in questa lotta contro le mafie, la corruzione e le collusioni che rappresentano il fulcro della commistione tra Potere legale e Potere illegale, che si debba uscire con assoluta chiarezza. Come al solito in molti lo si pensa ma alla fine serve qualcuno che ci metta la faccia e noi ce la mettiamo nella nostra miglior tradizione, per chiedere chiarezza e coerenza. Quindi partiamo, punto per punto...
L'Antimafia, secondo noi, è soprattutto concretezza, partendo dal fatto che bisogna sporcarsi le mani per poter incidere nel cambiamento sociale e culturale, e parallelamente sostenere l'azione di contrasto dei reparti investigativi e giudiziari. Quando ci si limita a parole, anche belle e sonanti, questo non serve a sconfiggere le mafie. Essere generici non aiuta, anzi rischia di creare polveroni pericolosi e controproducenti. Secondo noi per contrastare efficacemente le collusioni, l'insabbiamento, la corruzione, le contiguità e complicità, come anche l'infiltrazione nell'economia "legale" e negli appalti pubblici, servono attacchi precisi, documentati... svolgendo un corretto e preciso lavoro di osservazione dei fatti, degli atti, di raccolta di segnalazioni...
L'intimidazione per le mafie è una costante, proprio come lo è per il Potere. Possono lavarsi i colletti delle camice, possono farsi dottori, manager, politici, imprenditori e amministratori, possono nascondere quelle macchie di sangue delle banconote, ma il vizio dell'intimidazione non lo perdono mai! Proprio come non lo perde, questo vizio, quel Potere corrotto e colluso, e chiunque di questo sia espressione... ogni qualvolta si sentano puntare addosso attenzioni non gradite, cedono all'istinto, alla loro cultura di impunità. Chi lavora per loro assume, inesorabilmente questo stesso modus operandi, pronto a piegare i principi alla necessità di asservimento a cui è chiamato, quando non invece si pone chino per desiderio di assecondamento del desiderio del potente...
Non siamo a Palermo o Caltanissetta. Non siamo nemmeno a Locri o Lamezia Terme. Nemmeno a Caserta o Napoli. Siamo a Genova, anzi nel cuore della città, a meno di 200 metri dal Porto Antico.
Vi ricordate quei beni confiscati nel 2005 in Vico delle Mele di cui abbiamo a lungo parlato nell'autunno scorso, durante la mobilitazione per far sì che il boss Rosario Caci di Cosa Nostra che li aveva rioccupati venisse fatto sloggiare?
Bene ci sono novità. Probabilmente non c'è niente da fare negli alti Uffici del Comune non vogliono proprio mettersi contro la "decina" dei gelesi di Cosa Nostra legata al clan di Piddu Madonia, fortemente radicata in Centro Storico e soprattutto a Rivarolo (le roccaforti della classe dirigente "eletta" di questa città e regione), che dopo il duro lavoro del giudice della DDA Anna Canepa e dei reparti investigativi che l'aveva debellata, ora si è riorganizzata perfettamente, già quando era ancora vivo Emmanuello Daniele, che a Genova si era sempre trovato bene e che per Caci è sempre stata una persona "squisita"!
Infatti il boss Rosario Caci dopo essere stato costretto a lasciare il bene confiscatogli più di due anni prima, dimora in un albergo indicatogli dal Comune di Genova a spese del Comune! Non solo.
Il Caci, dalle informazioni giunteci, continua ad impedire che si realizzino i lavori di restauro dell'appartamento confiscatogli. Come? Semplice va e minaccia gli operai.
Il nuovo Prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri - che non è come il predecessore Romano - ha immediatamente disposto che gli operai vengano scortati dalle Forze dell'Ordine, per non dare segnali di cedimento. Il Comune, invece, continua a pagare l'alloggio alberghiero al boss e compagnia... un bel riconoscimento come il "grifo d'oro" a quando?
Ci domandiamo anche se qualcuno, vista la grande capacità di movimento e di intimidazione del Caci, abbia mai pensato di chiedere una verifica sulla sua invalidità al 100%.
Per leggere lo speciale sui beni confiscati di Vico delle Mele e sulla proposta di gestione su cui ancora attendiamo una risposta (non siamo mica boss di Cosa Nostra d'altronde, solo semplici cittadini)... clicca qui
Oggi abbiamo letto un articolo-lettera di Marta Vincenzi Marchese sulle pagine genovesi del quotidiano la "Repubblica" in riferimento al perchè della sua presenza alla presentazione del progetto privato di speculazione sul litorale genovese del Lido d'Albaro. La Vincenzi che "urla" costantemente la sua "discontinuità" con la passata gestione urbanistiche di Pericu-Gabrielli (e Margini-Tiezzi), continua a dimostrarsi, nella pratica, in perfetta "continuità" con questa... e vi è solo un unica sostanziale differenza: i Pericu-Gabrielli (e Margini-Tiezzi) le facevano e non comparivano mai, lei le fà e le dice e se qualcuno lo fa notare la signora ha anche la faccia tosta di risentirsi e fare le bizze. Abbiamo inviato alla redazione del quotidiano questa breve lettera aperta, eccola...
L'undici giugno scorso, quando nessuno osava parlarne nonostante gli incontri "segreti" andassero in scena da tempo, abbiamo scritto un articolo, "I ‘padroni' di Genova tra affari e cemento", in cui denunciavamo: "ma anche uno dei pochi tratti non demaniali di quel che resta della costa, quello del Lido di Corso Italia, si appresta ad ospitare nuovi appartamenti ed un porticciolo turistico".
Qualcuno, come al solito, ci dava dei visionari. Poi qualche indiscrezione è uscita e parlava genericamente di passaggio di proprietà dell'area del litorale del Lido. Noi siamo scesi, come nostra abitudine, nel dettaglio con un altro articolo, "Chich maisons? Voila, c'est la Coop. Quando la speculazione è pianificata!" ed abbiamo anche fatto un video per dimostrare la pianificazione perfetta di una speculazione che cambierà radicalmente il volto della zona di Boccadasse. Anche qui qualcuno avrà certamente pensato: i soliti che vedono il cemento ovunque. Poi però qualcosa di più è uscito di quel progetto. Ora siamo arrivati al dunque.
Ieri la presentazione ufficiale del progetto che prevede, ma guarda che "novità", appartamenti di lusso in riva al mare, centro benessere, base velica (e porticciolo), albergo ecc ecc...
Oltre tre mila persone sono arrivate sulle alture di Prà, al Cep, per l'adunanza pubblica sulle periferie del Ponente genovese. Purtroppo il nubifragio ha interrotto la mobilitazione e non ha permesso che tutti gli interventi potessero svolgersi. Ma, come ha detto Beppe Grillo, da quella serata è nato qualcosa di straordinario... perchè in quella comunità vi è qualcosa di straordinario... ed è vero! Ringraziamo per il video Sergio Gibellini.
"Un passo avanti" è stato fatto, alla faccia di quanti hanno colato cemento sulle colline delle periferie per ghettizzare e rendere sudditi i cittadini. Un grande "passo avanti" di crescita collettiva, di senso di appartenenza e di riscatto che ha messo in crisi coloro che volevano e vogliono ancora usare quei luoghi come "ghetti" per affermare il primato del Potere, con qualche concessione in cambio di fedeltà e onore.
La storia delle Acciaierie di Cornigliano è infinita...
La Casa della Legalità sarà il 13 settembe alla "notte grigio topo" al Cep di Prà. L'adunanza pubblica con Beppe Grillo sulle periferie che si svolgerà in una delle realtà più virtuose della vita sociale ligure, di cui il Consorzio Pianacci è uno degli attori principali, è un occasione straordinaria per metter al centro le periferie ed i cittadini...