La Guardia di Finanza entra al Matitone, il grattacielo del Comune di Genova. Ma in questo caso non cerca gli Uffici della Pubblica Amministrazione, bensì quelle società che avevamo indicato e riportato nell'articolo del 20 settembre scorso, "Rotte di "veleni" ed armi, tra Liguria, Calabria e... con morti ammazzati - 1 parte".
Si tratta di perquisizioni e sequestri negli uffici, proprio in quel grattacielo, di società iraniane. Vi è una rogatoria dagli USA perché quelle società (una delle quali dovrebbe essere una copertura dei "servizi" iraniani ed in generale, a quanto indicatoci, coinvolte nella prosecuzione di traffici d'armi (oltreché di affari) tra Italia (e non solo) e l'Iran...
La Guardia di Finanza ha sequestrato le pratiche per gli incarichi alla Eco-Ge. Al centro dell'inchiesta, che vede legate le bonifiche della Stoppani e delle aree di Cornigliano, vi sono - come avevamo già scritto - 16 appalti, 11 vinti dalla EcoGe di Gino Mamone (ora sostituito al vertice dalla consorte Ines Capuana, e con voci di cessioni a nomi tedeschi), 7 dei quali in sub-concessione. Tutte le carte di quegli appalti che avevano portato a perquisizioni in tredici aziende nel centro-nord, che la Procura aveva identificato come il "cartello" dei Mamone per controllare e decidere l'aggiudicazione di lavori per oltre 15milioni di euro. Noi lo avevamo detto: se c'è un "cartello" che controlla gli appalti, questo può avvenire solo se la società pubblica, in questo caso Sviluppo Genova, è complice e connivente! Vai allo speciale, clicca qui
[in coda la lettera dei Liberi Cittadini della Maddalena sui beni confiscati di Vico delle Mele]
Dopo la plateale ostentazione di ignoranza ed arroganza da parte di Nando dalla Chiesa sulla questione dei beni confiscati a Cosa Nostra in vico delle Mele [leggi qui], sembra che anche altri nell'ambito del Comune di Genova siano stati contagiati dal virus del consulente Nando, l'ignoranza e la propaganda.
Infatti ieri su "Il Secolo XIX" si leggeva che il Comune guidato da Marta Vincenzi-Marchese annuncia "Le case dei mafiosi agli anziani". Ma nell'articolo si parla di beni sequestrati e confiscati per la normativa antidroga e non per mafiosità del vecchio proprietario. Infatti, ad oggi, a Genova gli unici beni confiscati alla mafia (ed in particolare al boss Rosario Caci della "decina" dei gelesi, facenti capo agli Emmanuello, clan di Piddu Madonia - vedere ordinanza) sono quelli di Vico delle Mele (l'appartamento 1A del civ. 4 ed i rossi 12, 14 e 14A). Gli altri (Via Sanremo 122/8, Via Berghini 92 Br, Vico Amandorla 7/3, Via Aspromonte 16/3) sono stati sequestrati e confiscati per le norme, come detto, anti-droga e non per mafiosità dei proprietari...
[NEWS - in coda la lettera dei Liberi Cittadini della Maddalena sui beni confiscati di Vico delle Mele]
Crediamo che Nando Dalla Chiesa abbia bisogno di una pausa. Quando si arriva ad una sfilza di errori come quelli che infila, uno dopo l'altro, per cercare di giustificare un delirio, significa che serve un po' di riposo e poi con calma cercare di studiare bene la realtà, i fatti e la situazione. Forse eviterà figure peggiori... anche perché il Comune di Genova che gli paga 96mila euro all'anno per la sua consulenza, probabilmente lo fa per avere un Nando in piena forma e non ridotto ad annaspare.
Ma vediamo cosa ha scritto, sul sito nazionale di Libera, e rispondiamo punto per punto.
In “verde” quanto da lui scritto in “rosso” quanto gli rispondiamo. Oggi qui e quando sarà necessario anche in Tribunale, senza nessun timore, perché noi lo sappiamo di essere irriverenti, senza padrini, padroni o protettori, ma la verità dei fatti la diciamo e la continueremo a dire, certi che dire la verità sia sempre la strada giusta, anche se scomoda...
![]() Claudio Burlando -pd- |
![]() Carlo Ruggeri -pd- |
![]() Franco Zunino -rif.com.- |
![]() G. Enrico Vesco -com. it.- |
![]() Carlo Vasconi -verdi- presidente |
![]() Gino Garibaldi -fi pdl- vice pres. |
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![]() Luigi Cola -pd- autore principali emendamenti color cemento |
![]() Nicola Abbundo -moderati pdl- autore principali emendamenti color cemento |
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![]() Ezio Chiesa -pd- |
![]() Lorenzo Basso -pd- |
![]() Mosca Minella -pd- |
![]() Franco Bonello -pd- |
![]() Rosario Monteleone -udc- |
![]() Giacomo Conti -rif. com.- |
![]() Giovanni B. Pittaluga -lista Bulando- |
![]() Patrizia C. Muratore -Idv Di Pietro- |
![]() Tirreno Bianchi -Com. It.- |
![]() Graziano Falciani -fi /pdl- |
![]() Gabriele Saldo -fi - pdl- |
![]() Alessio Saso -an pdl- |
![]() Francesco Bruzzone -lega nord- |
![]() Gianni Macchiavello -lista Bisotti- |
![]() Fabio Broglia -misto- |
![]() Roberta Gasco -misto /pdl- |
![]() Lorenzo Castè -misto- |
![]() Giacomo Ronzitti -misto sd- |
In vista della mobilitazione davanti al palazzo della Regione contro il Partito del Cemento che sta soffocando la Liguria
Molti pensano che una trasmissione in diretta tv dei lavori del Consiglio Regionale sia la "trasparenza" delle decisioni? Poveri ingenui. Ora che si ha l'identikit del volto del Partito del Cemento ligure - lo abbiamo pubblicato "in esclusiva" questa mattina - forse qualcuno si sveglia... e forse ci si deciderà ad aprire gli occhi. Noi, come anche gli autori del Partito del Cemento, avevamo da tempo detto che le sedi di decisione non solo più quelle istituzionalmente preposte, dalla Legge, bensì altre. Avevamo detto che i Consigli (regionale, provinciali e comunali) ratificano quanto deciso in altre sedi dando "legittimità" a patti scellerati fatti altrove. Sulla Liguria domina il "Maestrale", l'associazione promossa da Burlando, dove vi è una commistione di interessi pubblici e privati, che costituiscono quel blocco di potere che è il vero "decisore" ed è il punto di contatto, ad esempio, con soggetti inquietanti coinvolti in molteplici inchieste giudiziarie per corruzione, voto di scambio con le cosche, infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e nell'edilizia,... sino ai traffici di rifiuti ed ai distrastri ambientali.
A questi oligarchi si aggiungono alcuni fedeli funzionari, con ruoli dirigenti, pronti nel piegare le norme ed i pareri ai desiderato dei faccendieri legati ai politici ed amministratori. Questa burokrazia, asservita al Potere ed alle sue collusioni e commistioni d'interessi, è poi ben protetta, premiata per i servigi dimostrati... sicuramente nella "carriera" e forse con "extra".
Di questo vi sono ormai tracce pesanti in carte che scottano. Alcune già alla base di inchieste giudiziarie altre che lo saranno, salvo insabbiamenti come quelli già pesantemente collaudati nel recente passato...
MicroMega ha pubblicato nell'ultimo numero un'inchiesta sull'Italia dei Valori nelle diverse Regioni. Vi è molto, ma non vi è tutto... ci sarebbe voluto un numero speciale. Noi proviamo qui a vedere cosa sta succedendo in Liguria, con un aggiornamento su ciò che avevamo già scritto e con qualche novità... per vedere se la promessa "ripulirò" il partito fatta da Di Pietro a Paolo Flores d'Arcais viene mantenuta. Al momento pare proprio di no, e visto che a differenza di D'Arcais, guardando ai fatti non possiamo più credere che Di Pietro sia "vittima" della base, bensì si scelga scientificamente gli uomini e le donne che devastano l'Italia dei Valori, facciamo una rapida carrellata sulle "diversità" nell'Italia dei Valori in Liguria. Prima di partire però ci teniamo a sottolineare un particolare: quando d'Arcais ha dichiarato "L'Italia dei Valori è un partito ad illegalità diffusa" nessuno ha osato "crocifiggerlo" per lesa maestà, quando dal 2007 le stesse cose, con i fatti, le scriviamo noi, siamo stati accusati di ogni peggior male. Vediamo, quindi, queste news dalla Liguria e sfatiamo, anche qui, qualche falso mito. Buona lettura...
"VICO MELE DALLA MAFIA AL COMMERCIO EQUO-SOLIDALE
Ieri la giunta ha deliberato che i beni di vico Mele confiscati alla criminalità organizzata vengano assegnati, tramite bando pubblico, a un soggetto no-profit che venderà i prodotti del commercio equo e solidale, coltivati nelle terre che erano in mano alle organizzazioni mafiose."
da Il Secolo XIX e sito del Comune di Genova
La garetta su misura, alla faccia del percorso partecipativo. E' questo il risultato raggiunto dal consulente del Comune di Genova, Nando Dalla Chiesa - anche Presidente Nazionale onorario di Libera - per i beni confiscati di Vico delle Mele. Una garettina giusta giusta per "Libera", ma guarda tu, tanto vicina al blocco rosso ligure e non solo... e tanto sponsorizzata da Unipol e LegaCoop. Alla fine Nando Dalla Chiesa l'ha spunta, dopo aver ottenuto - tutto questo in base alle informazioni raccolte sia da noi sia dal gruppo dei Liberi Cittadini della Maddalena - per tre volte di fila la "bocciatura" della Delibera proposta dall'assessore Scidone, che proponeva il percorso partecipativo, aperto a più associazioni ed ai Liberi Cittadini della Maddalena, con il ruolo di coordinamento mantenuto dal Comune di Genova stesso...
[In coda il resoconto del sopraluogo che poi si è tenuto il 12.10.2009 in Via Piombelli]
Nel 2001 fu sequestrata l'area adibita a discarica abusiva che per oltre vent'anni ha raccolto fusti con sostanze tossico-nocive. Si trova sotto il viadotto autostradale, accanto al torrente che poi, con percorso sotterraneo ed interrato, sfocia nel Polcevera.
Ma vediamo la storia di questa discarica abusiva mai bonificata, o meglio torniamo su questa storia che già avevamo sollevato alcuni anni fa e più esattamente nel 2005. Partiamo dal dato più tetro. Sia l'ex "custode" che il nuovo dimorante nella discarica abusiva nel 2005 erano già morti da un pezzo, il primo defunto a metà degli anni Novanta, si sa solo che si chiamava Marco... il secondo era Margherito Cavallaro, ex portiere del Catanzaro, morto nel 1999 a 49 anni per un tumore...
In tanti hanno parlato in lungo e in largo degli affari in Sanità di Salvatore Cuffaro e dei suoi amici mafiosi. I fatti erano quelli relativi alle convenzioni, al tariffario... alle politiche sanitarie della Regione Sicilia guidata da Cuffaro ed alle sue agevolazioni ai boss di Cosa Nostra. Ma qualcuno è andato a vedere le proiezioni extra-regione di tali affari ed interessi? Sembra di no... e di nuovo si pone il problema non solo degli affari distorti, del riciclaggio di Cosa Nostra e degli ambienti a questa contigui, che succhiano le risorse pubbliche e devastano la qualità del servizio sanitario, ma anche il fatto che se non ne parla la magistratura si resta tutti silenti. Vediamo un attimo, allora, da vicino qualche interesse ulteriore nel campo della farmaceutica e della sanità della famiglia Cuffaro... non a Palermo o Bagheria, bensì a Genova, dove la sua famiglia tanto piace al centro-sinistra (con l'IdV)...
[In riferimento alla vicenda Stoppani, nell’esercizio del diritto di cronaca su una vicenda di pubblico interesse, avevamo riportato e commentato un estratto di un rapporto della Guardia di Finanza in cui venivano menzionate, tra le altre, le seguenti persone: Dott.ssa Brescianini Cecilia, Dott.ssa Minervini Gabriella, Dr. Gian Piero Lazzarini. Ci preme evidenziare che le predette persone non sono coinvolte in alcun modo in procedimenti penali inerenti le questioni trattate e ci scusiamo nei loro confronti per le espressioni che possano aver loro arrecato offesa]
Quando, dati alla mano, lanciammo l'allarme perché la perizia del Tribunale denunciava i livelli spaventosi di inquinamento di aria, terra ed acque (falda, torrenti e mare), ci hanno ignorati.
Quando, per mesi, abbiamo denunciato pubblicamente la continua strage degli innocenti e le farse delle "bonifiche" e della "messa in sicurezza", ci accusavano di mentire e fare terrorismo.
Quando siamo andati, a tutte le assemblee pubbliche del farsesco "percorso partecipativo" ponendo domande precise e esigendo soluzioni, i responsabili pubblici (i sindaci Gambino di Arenzano e Zanetti di Cogoleto, con l'assessore regionale all'ambiente (sic!) Zunino e la vice-commissaria alla bonifica Brescianini) si sono dati alla latitanza e facevano sapere dalle loro truppe cammellate di consiglieri, assessori e associazioni-colonizzate, che era tutto a posto con frasi del tipo "la bonifica prosegue bene", non ci sono rischi.
Noi li abbiamo accusati pubblicamente di spergiuro e di fottersene della salute dei cittadini e della salubrità dell'ambiente, dai terreni, alle acque dolci sino al mare ed al fondale del litorale di Arenzano e Cogoleto...