[Risposta a pseudo replica di Marco BERTAINA]
1) Del contenuto eventuale di indagini giudiziarie in merito alla persona di BERTAINA non ci interessa, è una questione che esula da quanto abbiamo sollevato!
2) La questione è tutta prettamente “politica”, ed in questi termini non serve attendere alcun risvolto delle indagini. I fatti sono chiari. E questi fatti occorre valutare!
Quindi, ricapitolando...
I MARCIANO' sono noti soggetti legati alla 'ndrangheta ben conosciuti da decenni, non da ieri, in quei territori dell'estremo Ponente ligure. Già dall'indagine sull'ex Presidente della Regione Liguria, Alberto Taerdo, sono stranoti per controllare “pacchetti di voti”.
Se BERTAINA non ci ha mai fatto caso, sul chi fossero i MARCIANO', allora è un ingenuo e gli ingenui fanno danni quando gestiscono la cosa pubblica!
Ma BERTAINA non è un ingenuo e non è un novello di quei territori...
[AGGIORNAMENTO IN CODA CON RISPOSTA DEL SINDACO CIVARDI]
L'attuale sindaco Tiziana Civardi ha inviato un comunicato stampa in cui afferma:
"A seguito del violento incendio che ha colpito un’importante attività produttiva operante sul territorio comunale di Camporosso, Itagro s.r.l., della recente operazione della DDA di Genova denominata 'La Svolta', che apre scenari inquietanti riguardo anche il nostro territorio intemelio, ma anche delle informazioni non ufficiali che pervengono quotidianamente dagli organi di stampa, in qualità di Sindaco del Comune di Camporosso, nelle mie funzioni di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, ho chiesto al Prefetto di Imperia la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Questo, al fine di analizzare i fenomeni verificatisi e di affermare l’unitarietà dell’azione preventiva di tutti gli organismi della Pubblica Amministrazione. E’ ferma intenzione di questa Amministrazione locale, infatti, di essere parte attiva di qualsiasi iniziativa ritenuta utile al fine di contrastare l’influenza della criminalità organizzata sul nostro territorio comunale. Ho chiesto al Prefetto di convocare il Comitato Provinciale nella Casa municipale di Camporosso, anche come testimonianza di una presenza organica delle Istituzioni che costituiscono la nostra Repubblica.”
La sindaco di Camporosso ha fatto bene nel chiedere alla Prefettura una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica della Provincia di Imperia, ma il problema 'NDRANGHETA non è questione di ordine pubblico o sicurezza (lo è marginalmente), è soprattutto questione POLITICA ed ECONOMICA...
[AGGIORNAMENTO IN CODA CON ESTRATTI DALL'ORDINANZA - 1°, 2° e 3° parte e nei prossimi giorni l'ultima parte]
Finalmente è scattata l'Operazione sul “locale” della 'ndrangheta di Ventimiglia e contro quel verminaio che lo ha protetto e assecondato. Agli arresti 15 'ndranghetisti, a partire dal capo storico del “locale”, Giuseppe MARCIANO' ed il figlio Vincenzo MARCIANO'. 13 gli indagati a piede libero, tra cui, per concorso esterno, l'ex sindaco di Ventimiglia Gaetano SCULLINO, l'ex City Manager di Ventimiglia (e già amministratore del Comune di Vallecrosia) Marco PRESILEO, l'ex sindaco di Bordighera Giovanni BOSIO.
Le cose si sapevano tutte. I fatti che avevano condotto allo scioglimento delle Amministrazioni dei COMUNI di BORDIGHERA e VENTIMIGLIA erano lì, pesanti come macigni... e di questo ne avevamo già parlato (ad esempio vedi qui e qui). Si è dovuto aspettare tanto, ma alla fine l'operazione è scattata!
In giornata altri dettagli... oggi è una bella giornata...
Ancora una volta sembra che il “nocciolo” sia l'Ufficio Commercio. Sì, quell'ufficietto dove lavorava, sino allo scioglimento per condizionamento e infiltrazione mafiosa dell'Amministrazione Scullino-Prestileo, il Giuseppe Barilaro, figlio del boss apicale del “locale” della 'ndrangheta di Ventimiglia, Fortunato Barilaro.
Ma andiamo con ordine.
Nel regno dei MARCIANO' – a proposito ci da una mossa ad andare a prenderli uno ad uno e metterli al fresco, insieme ai collusi e complici (che ritroviamo anche dentro i settori di controllo)? - sembra proprio che certe “posizioni” non possano essere messe in discussione...
Prima il Comune di Ventimiglia doveva procedere ad una riorganizzazione degli Uffici e delle Direzioni. Ma il Giuseppe Barilaro avrebbe visto ridimensionare la sua funzione se le Direzioni Commercio e quella della Polizia Municipale fossero state unificate... così, dopo una visitina agli Uffici dell'Ente (al sindaco Giorgio Valfrè, di Forza Italia) da parte Fortunato Barilaro, il progetto di riorganizzazione degli Uffici subì uno stop e l'Ufficio Commercio non vide la propria Direzione unificata con quella della Polizia Municipale. Tutto rimase intatto così che nessuno si potesse offendere... E poi si sa, quando vai a chiedere i voti alle “famiglie” poi non puoi mica non assecondare i loro desiderata... E Scullino-Prestileo in tal situazione si ritrovavano, come sancito dagli Atti con cui è stata sciolta la loro Amministrazione [vedi qui - e qui]
Poi arrivano i Commissari...
Sig. Marco BERTAINA,
Lei scrive a me, in quanto Presidente della Casa della Legalità, ma dovrebbe scrivere all'Ufficio di Presidenza, in quanto gli articoli che abbiamo pubblicato e che la riguardano sono tutti scritti - e per questo firmati - dall'Ufficio di Presidenza. Comunque sia, visto che Lei mi scrive, non ho problemi a risponderle e dimostrare che quanto da Lei scritto non smentisce (ed anzi conferma) quanto da noi scritto! Andiamo con ordine...
Il consigliere regionale del Pd Giancarlo Manti, dopo l'articolo con le sue dichiarazioni a "Il Fatto Quotidiano" manda una smentita dove dichiara che: " mai è emerso in riunioni ufficiali e comunque io personalmente non ne ho mai parlato col Presidente Burlando o con altri dirigenti regionali del PD".
Prima di tornare sull'estremo ponente ligure dobbiamo doverosamente sbugiardare Claudio Burlando, il presidentissimo della Regione per lungo lungo tempo in stretto rapporto con i MAMONE, come abbiamo già evidenziato anche recentemente (vedi qui). Il "gerundio" ha dichiarato in riferimento al ponente ligure: "Qui avrebbe trovato alcuni agganci dentro le istituzioni". Certo che ci vuole coraggio ad indicare il "peccato" di altri, quando si è commesso lo stesso identico "peccato", ovvero il rapporto con i mafiosi! Ma a Burlando c'è poco da fare, piace burlarsi dei cittadini e della decenza, ormai lo sappiamo... Senza entrare nemmeno sul periodo ipotetico che usa, quando invece quegli "agganci" sono una certezza ormai svelata, e senza addentrarci oltre alle dichiarazioni di Burlando, lo sbugiardiamo proprio sulla questione "ponente", o meglio sulla questione di uno degli 'ndranghetisti individuati dalle indagini, facente capo al "locale" di Ventimiglia: Vincenzo MOIO.
Quando Vincenzo MOIO si muoveva dall'estremo ponente sino a Genova per candidare sua figlia alle elezioni regionali del 2010, qualcuno, tra i dirigenti del Pd di Imperia, allertò Claudio Burlando, gli dissero chi era quella ragazza che si sarebbe candidata nella lista dei Pensionati, nella colazione di centrosinistra che appoggiava Burlando. Gli dissero chi era Vincenzo MOIO. Burlando quindi sapeva e cosa decide di fare? Di accettare l'appoggio della lista dei Pensionati con la MOIO candidata! MOIO si mise in movimento con gli uomini della 'ndrangheta, e questo è tutto agli Atti dell'indagine "Maglio" come abbiamo già ampiamente scritto (vedi qui). La questione quindi è questa: Burlando che dopo l'emergere di chi fosse MOIO disse che lui non sapeva nemmeno che la figlia fosse candidata a Genova nella sua coalizione, ha mentito! Sapeva e gli andava bene che lì, in una lista collegata a lui, ci fosse quella candidatura!
Non dimentichiamo nemmeno che Burlando ebbe tra i supporter della sua lista "NOI CON BURLANDO" sempre alle regionali anche quel Marco BERTAINA che, nella sua lista per per provinciali, schierava niente meno che: Vincenzo MOIO!!! Quel Marco BERTAINA che nelle sue campagne elettorali a Camporosso incassava il sostegno degli "avversari" dei Comuni limitrofi, dai MOIO di Ventimiglia a BIASI di Vallecrosia e compagnia cantando... E voglia andare a
vedere un altro candidato della lista "MARCO BERTAINA" per la Provincia di Imperia, con il MOIO? Troviamo l'Ettore CASTELLANA, l'uomo del Giuseppe MARCIANO' di cui abbiamo ampiamente parlato (clicca qui) condannato per l'attentato all'imprenditore più omertoso della Liguria (che manco la Confindustria ha osato cacciare, attendendo le sue auto-dimissioni), Pier Giorgio PARODI.
Ma andiamo avanti, perché partendo dall'estremo ponente ligure si può capire di più di questa martoriata Liguria colonizzata dalla 'ndrangheta...
Ce l'abbiamo fatta!!! Era l'agosto del 2010 quando inviammo al Prefetto di Imperia una comunicazione urgente per chiedere l'invio della Commissione di Accesso al Comune di Ventimiglia, per procedere allo scioglimento e commissariamento per condizionamento mafioso [leggi qui] e ci tornarono indietro due querele: quella della Giunta del Comune di Ventimiglia [leggi qui la delibera] e quella di Vincenzo MOIO, che agli atti risulta un affiliato alla 'ndrangheta [leggi qui].
Siamo andati a dirlo ad alta voce a Ventimiglia Alta, facendo nomi e cognomi, come nostra tradizione, anche se gli 'ndranghetisti erano ancora belli liberi e pimpanti. Era il settembre 2010... [vedi qui un breve estratto video]
A seguito di quel nostro dossier la Prefettura avviò l'iter previsto dalla normativa. I Carabinieri ed altri reparti confermarono i nostri rilievi e incrociavano i dati con quanto emergeva dalle attività di indagine sulla 'ndrangheta nel ponente ligure. La Prefettura, con il prefetto Di Menna, rallentava. Denunciammo pubblicamente questi gravi ritardi [leggi qui] e rilanciammo con una dettagliata "mappatura" di mafia e politica nell'estremo ponente ligure [leggi qui].
Ma i ritardi hanno permesso al sindaco Gaetano Scullino di tentare la carta delle dimissioni per sbarrare la strada alla Commissione di Accesso. Attaccammo con forza quella fuga di Scullino, dal blog di Beppe Grillo [vedi qui] e con una conferenza stampa davanti al Comune di Ventimiglia [vedi qui]. Era il giugno 2011.
Scrivemmo al Ministro dell'Interno per chiedere di applicare la normativa con fermezza e procedere allo scioglimento anche davanti alle dimissioni del Sindaco, sulla base delle Relazioni dei reparti investigativi [leggi qui] e Scullino ritirò le dimissioni.
Arrivò la Commissione di Accesso e per quanto possibile abbiamo cercato di fornire alcuni elementi utili nel lavoro di ricostruzione dei fatti e delle responsabilità che la Commissione ha promosso in 4 mesi di lavoro, con la collaborazione dei reparti investigativi.
Abbiamo ricostruito buona parte delle questioni che dimostravano il condizionamento e l'infiltrazione nel Comune di Ventimiglia, attraverso dati e atti ufficiali [vedi qui].
Abbiamo avuto fiducia e pazienza. Ora possiamo tirare un sospiro di sollievo perché lo Stato ha dimostrato di esserci: il 3 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, ha sciolto il Comune di Ventimiglia per mafia!
In molti ci avevano derisi, dato dei pazzi... altri hanno tentato di diffamarci e delegittimarci in tutti i modi. Noi siamo rimasti pazienti, abbiamo continuato a lavorare e fornire tutto il supporto possibile per far emergere i condizionamenti e l'infiltrazione mafiosa a Ventimiglia (così come in altri Comuni) ed oggi possiamo dire di essere soddisfatti! E speriamo che si comprenda bene che l'infamia per Ventimiglia non è lo scioglimento, che rappresenta la "liberazione" e la possibilità concreta di mettere alla porta la 'ndrangheta. Infamante per la città di confine era un Ente piegato agli interessi delle cosche... era il negazionismo che non faceva altro che rafforzare le cosche e l'omertà che le ha protette.
Ora bisogna andare avanti... e colpire definitivamente, schiacciandoli come vermi, i mafiosi ed i loro sodali. Lo può fare prima di tutto la comunità che può togliergli il saluto ed il consenso sociale, e lo deve fare anche la magistratura, colpendo non solo gli uomini delle cosche, ma anche i politici, gli imprenditori ed i professionisti collusi e complici, ed anche qui servitori infedeli che si sono venduti alle cosche!
Noi abbiamo già scritto tutto, in tanti che oggi ne parlano, non lo avevano forse mai notato e così gli nasce lo stupore davanti allo scioglimento. Sembra che in troppi siano caduti dal pero... anche quelli che oggi cercano di attribuirsi i meriti di aver sollevato la questione "Ventimiglia"... parlano dimostrando di non conoscere i fatti o cercando di strumentalizzare l'accaduto. Ci siamo abituati... è il vivere in una regione "colonizzata" dalla 'ndrangheta, dove esponenti politici (di entrambi gli schieramenti) ed imprese hanno aperto le porte e scelto di collaborare con gli uomini delle cosche... Dove i Comuni condizionati e infiltrati sono ben più dei due comuni di Ventimiglia e Bordighera (che nel frattempo ha visto confermato lo scioglimento più che fondato e motivato - come avevamo ampiamente documentato - con il pronunciamento contrario del TAR del Lazio sul ricorso presentato dall'ex sindaco decaduto Bosio - vedi qui la sentenza).
Ci fermiamo qui, non stiamo a ripetere il tutto su Cooperativa Marvon, appalti, licenze e Ufficio Commercio, Porto e concessioni varie... tutte cose che abbiamo già scritto e che non ha senso ripetere... Andiamo avanti, ci sono altri Comuni che devono essere ripuliti!
Sulla questione VENTIMIGLIA (e non solo), diamo appuntamento per una conferenza stampa pubblica dell'Ufficio di Presidenza, davanti al Comune di Ventimiglia, in Piazza della LIBERTA', domenica 5 febbraio 2012, alle ore 11 [vai all'evento su facebook]
Noi lo scrivemmo nell'agosto 2010, poi arrivarono le conferme con gli approfondimenti dell'Arma dei Carabinieri, della DIA e degli altri reparti investigativi... in ultima è arrivata la Relazione della Commissione di Accesso (al vaglio del Prefetto e quindi del Ministro dell'Interno). Non ci sono più alibi e non c'è nemmeno più tempo da perdere.
Il COMUNE DI VENTIMIGLIA è infiltrato e condizionato dalla 'ndrangheta. Questo dato emerge chiaramente ed è complessivo, nel senso che non riguarda un particolare settore o alcune singole pratiche, ma è un condizionamento generale con infiltrazioni pesanti, passate e presenti.
Bisogna che il COMUNE DI VENTIMIGLIA "rinasca", come per Bordighera. Scioglimento e commissariamento sono necessari per rompere l'infamia che ha piegato la gestione della cosa pubblica agli interessi della 'ndrangheta (e cumpari). E' un passo necessario per ridare dignità ad una comunità e correttezza e trasparenza alla gestione della Pubblica Amministrazione.
Quando si arriva, come si è arrivati al COMUNE DI VENTIMIGLIA, attraverso la CIVITAS ad una gestione che è un "verminaio", piegata da appalti ed incarichi frazionati, che finivano a società legate ed espressione delle cosche, come, ad esempio, la COOPERATIVA MARVON, bisogna ripulire profondamente il Palazzo, nella parte elettiva così come nella parte amministrativa dei funzionari. Chi ha responsabilità gravi in questo sistema deve essere messo alla porta, chi non ne ha - e ne ha pure subite di tutti i colori - resta.
Basta ai colpi di teatro del Sindaco Gaetano SCULLINO. Basta alle plateali prese in giro con cui ha caratterizzato molteplici delle sue ultime uscite pubbliche, nell'ennesimo tentativo di minimizzare e negare fatti conclamati. C'è una responsabilità politica a cui nessuno, nemmeno lui, può sottrarsi. Non è tollerabile sentire discorsi come: noi abbiamo dato tutti i documenti richiesti alla Commissione, quindi siamo bravi. E che diamine, non è una scelta "volontaria" ma un "obbligo" quello di fornire i documenti alla Commissione d'Accesso! Oppure: adesso voglio una copia della Relazione della Commissione d'Accesso. E no! La Relazione è un atto riservato che, una volta assunta la decisioni conseguenti da Prefetto e Ministro, potrà essere resa pubblica (e lo auspichiamo), ma fino ad allora nessuno, tanto meno gli "interessati", devono poter leggerne i contenuti!
Auspichiamo che il neo Prefetto di Imperia ed il Ministro dell'Interno si muovano celermente. Già abbiamo assistito al tentativo di impedire l'insediamento della Commissione di Accesso da parte del sindaco SCULLINO che, con le sue dimissioni, puntava all'auto-scioglimento del Consiglio Comunale e della sua Amministrazione. Si è sventato quel tentativo fatto, dichiarava SCULLINO, per "atto d'amore" verso la sua città, che era invece un insulto alla decenza ed alla dignità della città, un modo rocambolesco per impedire l'accertamento, approfondito, dei fatti dal punto di vista amministrativo, dall'oggi a ritroso nel tempo... perché non è certamente da oggi, da questa ultima amministrazione, che il Comune di Ventimiglia subisce il condizionamento e l'infiltrazione mafiosa.
Non c'è più tempo. Bisogna fare in fretta. Lo merita la città, l'economia di quel territorio ed il territorio stesso, la comunità onesta che ha rigettato di piegarsi ai "capi bastone" ed il personale non compromesso e spesso martoriato dello stesso Comune di Ventimiglia. La comunità dell'espremo ponente ligure deve avere un chiaro segnale che la 'ndrangheta viene schiacciata, così come si schiacciano i vermi... deve vedere che tutte le figure compromesse, dai politici ai funzionari, dagli imprenditori ai professionisti ed ai servitori infedeli dello Stato, possono essere colpiti e annientati!
Noi, qui, oltre a quanto già scritto nel passato, e che, ovviamente non ripetiamo, riportiamo alcuni elementi, sempre da Atti Ufficiali che non sono, ovviamente, la Relazione della Commissione d'Accesso, ma che permettono di capire, se ve ne fosse ancora bisogno, il contesto e quindi la pesante compromissione del COMUNE DI VENTIMIGLIA, per arrivare al "ritratto" dei MARCIANO', famiglia storica della 'ndrangheta nell'estremo ponente ligure, per arrivare agli ai condizionamenti delle imprese, a partire da quelle del Gruppo PARODI... e lo facciamo con gli Atti dell'indagine MAGLIO. Buona lettura...
Un 'ndranghetista è già di per sé un senza onore e senza dignità, ma ce ne sono alcuni che superano ogni limite, persino dell'indecenza. MOIO è uno di questi. Lo stesso ci ha infatti querelato perché lo abbiamo definito "affiliato alla 'ndrangheta" ed un pm della Procura di Genova nella chiusura indagini gli da pure ragione. Peccato che lui, MOIO, sia un affiliato alla 'ndrangheta! Lo risultava giù dagli atti dell'Operazione IL CRIMINE, ed ora con quelli dell'operazione MAGLIO 3 è formalmente indagato per 416 bis! Ebbene noi non solo ribadiamo che MOIO è un affiliato alla 'ndrangheta ma, a questo punto, pubblichiamo ampi estratti degli Atti che lo riguardano, così, tanto perché capisca, che la bocca non la chiudiamo ed anzi continueremo a puntare i riflettori addosso a lui ed agli altri parassiti 'ndranghetusi.
Quanto andiamo a pubblicare renderà evidente non solo il pieno inserimento del MOIO nell'organizzazione 'ndranghetista, ma anche che dietro al MOIO vi è stata la "spaccatura" della 'ndrangheta in Liguria, non per questioni di attività prettamente "criminali" ma relativa a questioni elettorali e politiche. Speriamo che questo ampio spaccato faccia comprendere che la 'ndrangheta è soprattutto questo: condizionamento delle elezioni, della politica e delle Pubbliche Amministrazioni. A breve pubblicheremo ampi profili degli altri 'ndranghetisti al centro delle diverse indagini sfociate nell'Operazione MAGLIO 3. I vermi mafiosi devono vedersi l'indice puntato e sentire, come abbiamo più volte detto, il disprezzo sociale addosso, costantemente, perché solo così, ben oltre ad arresti, sequestri e confische, si può schiacciarli definitivamente. Buon lettura...
L'avevamo chiesta il 13 agosto 2010 e da allora abbiamo incalzato la Prefettura. Ora il Ministro dell'Interno ha firmato e nei prossimi giorni al Comune di Ventimiglia si insedierà la Commissione di Accesso che potrà così concludere le verifiche, con la propria inchiesta su ogni pratica e settore dell'Ente, che hanno già visto impegnati i diversi reparti investigativi, a partire dall'Arma dei Carabinieri che, con una propria relazione, già nel settembre scorso indicava chiaramente l'infiltrazione ed il condizionamento della 'ndrangheta nel Comune guidato da Gaetano Scullino.
Scullino, quando i Carabinieri confermarono con il loro rapporto che non avevamo affatto torto nel chiedere la Commissione di Accesso ed i conseguenti provvedimenti, decise di querelarci. Scullino che poi, quando il pm Anna Canepa in Commissione Antimafia anticipò (ma era proprio necessario?) che stava per arrivare la Commissione di Accesso a Ventimiglia, decise di dimettersi per evitare "l'onta" e così cercare disperatamente di bloccare l'insediamento della Commissione di Accesso (lo dichiarò chiaramente di voler impedire che si ripetesse la sorte di Bordighera). Scullino che quando ha capito che il Ministero dell'Interno poteva procedere ugualmente anche di fronte alle sue dimissioni, ha deciso di ritirare le dimissioni, spingendosi addirittura ad affermare che la Commissione di Accesso era proprio lui che la voleva.
Lasciamo a ciascuno la lettura del comportamento dello Scullino, a noi interessa che la Commissione di Accesso arrivi, apra tutti i cassetti, ogni porta ed armadio di Comune e Civitas per compiere quella verifica su larga scala che permetta di capire chi e come ha permesso da un lato l'infiltrazione e dall'altro il condizionamento della 'Ndrangheta sul Comune di frontiera. Questo è quello che conta, non i "balletti" di Scullino e compagnia.
Tra l'altro Scullino se fosse persona seria inizierebbe a parlarci della questione BARILARO, così come della gestione da parte di Prestileo della CIVITAS, con quegli appalti frazionati - e quindi sotto soglia - che finivano ad una ristretta cerchia di soggetti con, su tutti, la cooperativa MARVON, su cui pesa l'ombra di soggetti ben noti... A proposito... da oggi inizieremo a pubblicare ampi ritratti dei signori MARCIANO', che con Giuseppe a capo del "locale" di Ventimiglia della 'Ndrangheta ed il figliolo Vincenzo, molto hanno potuto contare in certi ambiti. Lo faremo per loro come per gli altri vermi 'ndranghetisti, dai BARILARO per arrivare al Vincenzo MOIO, affiliato alla 'ndrangheta, che ha pure la faccia tosta di querelarci per averlo indicato per quel che è: un affiliato! Questi signori sono dei nessuno e come abbiamo già detto: possono essere schiacciati ed annientati... Noi andiamo avanti e li continueremo ad indicare pubblicamente per quel che sono!
PS
Ed attenzione, non è mica finita a Ventimiglia... e non si pensi che tali rapporti con le cosche siano solo nell'ambito del centrodestra... coinvolgono anche esponenti del centrosinistra, in questa terra come in altre parti della Liguria. Vi è la partita di Vallecrosia, così come Castellaro e Camporosso, per quanto riguarda l'imperiese, dove il peso degli uomini del "locale" della 'Ndrangheta hanno pesato (e pesano) anche nella gestione delle Pubbliche Amministrazioni. E tanto per chiarire ecco il MOIO versione "centrosinistra" alle elezioni provinciali di Imperia nella lista "Marco BERTAINA presidente", attuale vicesindaco (e già sindaco) di Camporosso... e BERTAINA, così come SCULLINO o BIASI, non poteva non sapere chi fosse il MOIO e la sua squallida compagnia 'ndranghetusa!
A Ventimiglia dopo l'offensiva sulla "fuga" intrapresa da Gaetano Scullino, per cercare di impedire l'insediamento della Commissione di Accesso, si stanno aprendo sempre più crepe nel muro di omertà che regnava sovrano. L'azione civile, l'attività investigativa ed anche gli arresti dei vermi 'ndranghetisti, hanno rappresentato un terremoto ed ora le torri di comando della città di confine stanno crollando...
Quando abbiamo avuto segnalazione delle minacce ricevute dal Segretario Generale del Comune di Ventimiglia, Achille Maccapani, da parte del duo Pestileo-Scullino, abbiamo immediatamente avvisato chi di dovere. Così i reparti preposti sono intervenuti ed hanno accertato i fatti. Altri segnali giungono di rottura del vincolo omertoso che regnava sovrano sul Comune di Ventimiglia che, come dicevamo noi e come confermato dai Reparti investigativi, era non solo condizionato dalla 'ndrangheta, ma anche da questa infiltrato...
Questa mattina il ROS è riuscito a portare a termine parte dell'ampia inchiesta che da anni porta avanti sui "locali" della 'Ndrangheta in Liguria. Dopo gli arresti dell'Operazione "MAGLIO" della DDA di Torino (di cui avevamo già pubblicato l'ordinanza - clicca qui) l'autorità giudiziaria del capoluogo non poteva restare ferma. Lì infatti, in quelle pagine che hanno colpito la rete del sud Piemonte, facente capo al "locale" guidato da Bruno Francesco PRONESTI' - cugino del boss Carmelo GULLACE -, vi erano i loro nomi e cognomi, vi erano le intercettazioni, come quelle delle riunioni, ad esempio a Bordighera.
E così all'alba sono stati arrestati:
- BARILARO Fortunato, nato ad Anoia (RC) il 25.9.1944, residente a Ventimiglia (IM);
- BARILARO Francesco, nato ad Anoia ((RC) il 15.01.1947, residente a Bordighera (IM), detto "Ciccio";
- BATTISTA Raffaele, nato a Taurianova (RC) il 27.10.1976) residente a Genova, detto "Raffaelino";
- BRUZZANITI Rocco, nato ad Antonimina (RC) il 9.8.1959, residente in Sant'Olcese (GE), detto "compare Rocco";
- CIRICOSTA Michele, nato ad Anoia (RC) il 29.7.1936, residente a Bordighera (IM), detto "compare Michele";
- CONDIDORIO Arcangelo, nato a Reggio Calabria l'1.8.1942, residente in Genova, alias "Calipso" e/o "Calì";
- GARCEA Onofrio , nato a Pizzo Calabro (VV) il il 18.12.1950, residente a Genova, alias "Mezzalingua"; (già detenuto)
- MULTARI Antonino, nato a Locri (RC) il 9.12.1956, residente a Serra Riccò (GE), detto "compare Nino";
- NUCERA Lorenzo, in Sambatello di Reggio Calabria il 17.6.1960, residente in Genova, detto "Cecè" o "Zi' Lore";
- NUCERA Paolo, nato a Condofuri (RC) il 21.03.1944, residente in Lavagna;
- PEPE' BENITO, nato a Galatro (RC) il 05.08.1936, residente a Bordighera (IM);
- ROMEO Antonio, detto "compare Totò", nato a Roghudi (RC) il 22.7.1939, domiciliato in Sarzana (SP)
Gli altri indagati per 416 bis sono:
- CALABRESE Domenico, nato a Reggio Calabria il 25.11.1968, residente a Genova, alias "Micunnella" e/o "Nanna";
- FIUMANO' Antonino, nato a Reggio Calabria il 07/04/1978, residente a Genova, detto "Nino";
- GORIZIA Cosimo, nato a Mammola (RC) il 23.9.1973, residente in Sant'Olcese (GE), detto "Cosimino";
- LUMBACA Rocco, nato a Oppido Mamertina (RC) il 26.2.1954, domiciliato in Genova, detto "compare Rocco";
- MARCIANO' Giuseppe, nato a Delianuova (RC) il 6.8.1933, residente a Vallecrosia (IM), detto "compare Peppino";
- MARCIANO' Vincenzo, nato a San Remo (IM) il 31.12.1977, residente a Vallecrosia (IM);
- MOIO Vincenzo, nato a Taurianova (RC) il 1° gennaio 1959, residente a Camporosso (IM), detto "Enzo";
- VIOLI Domenico, nato a Santa Cristina d'Aspromonte (RC) il 4.1.1950, residente in Genova, alias "Lattoniere".
Il capo di imputazione è chiaro:
Del reato di cui all' art. 416 bis commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6 c.p., per aver fatto parte, con altre persone tra cui GANGEMI Domenico, BELCASTRO Domenico (separatamente giudicati nell'ambito del proc. pen. n. 1389/2008 R.G.N.R. DDA della Procura della Repubblica di Reggio Calabria) ed altre persone (alcune delle quali allo stato non ancora identificate) dell'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, operante da anni sul territorio della Regione Liguria, collegata con le strutture organizzative della medesima compagine insediate in Calabria e costituita in articolazioni territoriali denominate "locali" di Genova, Lavagna, Ventimiglia e Sarzana, locali coordinati da un organo denominato "camera di controllo della Liguria"
E si legge nell'Ordinanza...
La criminalità organizzata si è fatta Stato. Può, indifferentemente, inserire i suoi uomini nelle istituzioni o condizionare gli eletti. Muove pacchetti di voti e i partiti sono affamati di voti. Senza i voti non esisterebbero. Il Nord Italia sta subendo (ha già subito?) la stessa sorte del Sud del Paese. Liguria, Lombardia, Piemonte sono diventate terra di 'ndrangheta come la Calabria.
Intervista a Christian Abbondanza di Casa della Legalità...
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VENTIMIGLIA. Quanto accaduto, ovvero l'impossibilità di procedere all'insediamento della Commissione di Accesso al Comune di Ventimiglia, dimostra - dopo i giù gravi ritardi sullo scioglimento del Comune di Bordighera - le pesanti responsabilità da parte del Prefetto di Imperia che abbiamo pesantemente denunciato nei mesi scorsi.
La questione "VENTIMIGLIA" era una questione gravissima che imponeva già un anno fa di procedere. Prima di tutto si tratta di un Comune con 25.000 abitanti, ben oltre quindi la dimensione "Bordighera", e qui si era in presenza sia di un infiltrazione, sia un condizionamento da parte della 'ndrangheta nell'Ente...
Non è passato nemmeno un giorno dall'emergere delle inquietanti posizioni assunte dal Prefetto di Imperia sullo scioglimento del Comune di Bordighera, che il Di Menna torna a presentarsi "ballerino"... mentre la situazione si aggrava, giorno dopo giorno.
Dopo la nostra richiesta dello scorso anno di una Commissione di Accesso al Comune di Ventimiglia per procedere allo scioglimento e commissariamento dell'Amministrazione per infiltrazione e condizionamento della 'ndrangheta, il Prefetto Di Menna avviò l'iter e chiede riscontri ai reparti investigativi. L'Arma dei Carabinieri, con un articolato rapporto, confermavano che il Comune di Ventimiglia era pesantemente condizionato dalle cosche calabresi. Il Prefetto restò muto, il Sindaco Scullino invece fece approvare una delibera (clicca qui) dalla Giunta Comunale per querelarci.
I Carabinieri del ROS e di Imperia hanno quindi predisposto per il Prefetto un supplemento di indagine che conclude: occorre sciogliere l'Amministrazione comunale di Ventimiglia!
Il Prefetto Di Menna inizialmente fa sapere (e se Il Secolo XIX ne da notizia significa che ne ha riscontro) che questa volta sarebbe d'accordo con le conclusioni dell'Arma.
[leggi gli articoli de Il Secolo XIX del 21 maggio 2011]
La notizia "choc"...
Il Comune di Ventimiglia, con Gaetano Scullino sindaco, grazie alla coalizione con il MOIO affiliato alla 'ndrangheta e con il figliolo del esponente apicale della cosca PELLEGRINO-BARILARO all'Ufficio Licenze, ha chiuso la gara per l'incarico relativo alla collocazione delle macchinette automatiche per bevande ed alimenti...
Ed a quella gara è giunta una proposta che, come si suol dire, non si poteva rifiutare... e così ha vinto la COFFEE' TIME, creatura del boss Gianni INGRASCIOTTA, amico degli amici, dai locali TAGLIAMENTO & PELLEGRINO sino al Matteo MESSINA DENARO...
L'imperiese è una zona cruciale e la mappatura è chiara da tempo... solo la politica, nella sua grande parte, il Prefetto Di Menna (a proposito quando viene trasferito?) ed il vice-re Claudio Scajola si ostinano a negare l'evidenza. Come Casa della Legalità abbiamo parlato a lungo di questo territorio. Abbiamo presentato esposti, segnalazioni e istanze dettagliate... abbiamo affrontato la questione pubblicamente ed ora ci torniamo con questa nuova lunga "tappa"...
Avevamo già scritto ampiamente su questi due Comuni, così come su altri, dell'imperiese come Vallecrosia e Castellaro. Ora su Bordighera è arrivato quello che chiedevamo (e sapevamo) da tempo: lo scioglimento del Consiglio Comunale e della Giunta Bosio per i condizionamenti della 'ndrangheta. I fatti erano chiari: vi era una inequivocabile azione di condizionamento mafioso sulla parte elettiva e su quella burocratica del Comune di Bordighera...
Mentre si è ancora in attesa che il Ministro Maroni proceda a far adottare dal Governo il Decreto di scioglimento per infiltrazione mafiosa del Comune di Bordighera... e che si proceda su quello di Ventimiglia (dove siede in consiglio un affiliato alla 'ndrangheta), il Prefetto Di Menna si è inabissato, gli amministratori pubblici (nei secoli fedeli... a Claudio Scajola) continuano a negare il radicamento della organizzazioni mafiose e soprattutto quello della 'ndrangheta... e gli industriali si dedicano all'arte dello struzzo...
[dopo il lancio del nostro comunicato stampa è iniziata la grande virata di Faraldi, in coda la news con una vignetta da AlzaLaTesta]
Il Prefetto non opera come dovrebbe, il centrodestra non molla, Maroni fa finta di nulla ed il PD imperiese corre in soccorso...
Chiediamo: immediato scioglimento dei Comuni di Bordighera e Ventimiglia; ispezione in Prefettura, Commissariamento del PD imperiese!
Le evoluzioni a cui si assiste nella provincia di Imperia sono sempre più involuzioni sconcertanti e preoccupanti. Il problema della "colonizzazione" mafiosa che condiziona e infiltra le pubbliche amministrazioni (e che non riguarda solo l'imperiese ma anche gli ambiti territoriali di Genova e Savona) deve essere affrontato con serietà e risolutezza, senza possibilità di mediazione o tatticismi dalla politica...
I Carabinieri nell'imperiese stanno portando avanti un lavoro straordinario. Da quando il colonnello Franco Cancelli ha lasciato il Comando di Imperia si è assistito ad un cambio di passo significativo che ha suggellato un efficace intesa con la Procura di Sanremo retta dal Procuratore Roberto Cavallone.
Così dopo le operazioni contro i Pellegrino-Barilaro, gli arresti di killer salita dalla Calabria o di quelli con attività tra Ventimiglia e Vallecrosia... dopo i sequestri d'armi e munizioni, l'azione di contrasto non si ferma.
Oggi è stato finalmente le attenzioni si sono concentrate su un nucleo familiare "pesante" con base nel Comune di Vallecrosia. E' infatti stato arrestato Domenico CRUDO, 78 anni, pluri condannato e che infatti stava scontando una pensa ai domiciliari. In casa, nell'armadio aveva un ben oliato fucile, carico e pronto a fare fuoco. Naturalmente l'originario di Taurianova lo deteneva clandestinamente e quell'arma, sovietica, non era mai stata registrata in Italia...
La 'Ndrangheta non regge il contrasto della Procura di Sanremo e l'attenzione posta sui suoi affari. Dopo l'arresto a Bordighera dei killer saliti dalla Calabria (Salvatore e Francesco Cadilli Rispi insieme a Giuseppe e Francesco Fazzari), oggi due nuovi arresti nel piccolo comune di Vallecrosia, per sventare attentati a diversi "obiettivi" (tra cui soggetti "istituzionali") che dovevano essere uccisi a scopo "dimostrativo".
Gli arrestati sono Michele ed Alessandro MACRI' (padre e figlio, il primo nato a Cinquefrondi RC ed il secondo a Bordighera IM). I due soggetti, gestori a Ventimiglia del bar de "Il Mercatone", sono stati trovati in possesso di una pistola 6,35 di fabbricazione francese con matricola abrasa (detenuta illegalmente).
A far scattare gli arresti i contenuti delle intercettazioni ambientali nelle quali i Carabinieri di Imperia hanno ascoltato i piani del gruppo di fuoco 'ndranghetista che, come detto, erano volti a colpire per uccidere più persone.
E' da tempo che denunciamo il passaggio dal "silenzio" delle organizzazioni mafiose all'azione violenta... Evoluzione che significa non solo la volontà da parte delle cosche del territorio ma anche che vi è il "consenso" all'azione violenta da parte delle cosche della "terra madre".
I due nuovi arresti di oggi dimostrano che però i mafiosi possono essere fermati prima di passare dai piani ai fatti... perché, come diciamo da tempo, quando i reparti investigati e le Procure (come in questo caso quella di Sanremo) sono determinati a colpire e sradicare le cosche, i mafiosi non hanno scampo.
Occorre ora che si comprenda, a partire dalla collettività, che occorre denunciare ed isolare i mafiosi senza cedere all'omertà. Devono capirlo i semplici cittadini, così come i politici, gli amministratori pubblici ed imprenditori... Non si deve cedere alle intimidazioni ma si deve contrastare fattivamente le organizzazioni mafiose e le complicità e contiguità che le avvolgono e proteggono!
Ecco una breve rassegna per ricapitolare il tutto (che nei prossimi giorni approfondiremo):
- A Bordighera la Commissione di Accesso, affiancata da Dia, Gico e Ros, ha concluso il suo lavoro sul Comune e quanto già emerso durante il suo lavoro non fa ben sperare per l'Amministrazione del Sindaco Bosio. Ora la Relazione è sul tavolo del Prefetto di Imperia e forse del Ministro dell'Interno.
- A Castellaro e nelle altre cave e discariche dell'imperiese, come Pieve di Teco, qualche controllo si è iniziato ad avere ed i primi risultati paiono arrivare. A Pieve di Teco infatti è scattato un bel sequestro di una discarica abusiva che porta alla luce i traffici (si parla di 280 tonnellate di rifiuti, per un giro di denaro ben superiore al milione di euro) che ruotano attorno a società, una cooperativa sociale e la Onlus "Galileo" dell'ex sindaco di Chiusavecchia, Luigi Gandolfo.
- A Imperia continua l'inchiesta sul Porto voluto da Scajola e Caltagirone Bellavista (con l'allora "furbetto" dell'Antonveneta, Fiorani) e la "concessione" traballa. Ed intanto le carte al vaglio della Procura di Imperia sono sempre più pesanti anche perché è spuntato un atto notarile in cui il Presidente della Porto di Imperia Spa, ovvero il rappresentante del Comune, senza alcun mandato del Comune, ha ceduto la concessione alla società Acquamare del Caltagirone
- A Sanremo l'imprenditore dei distributori automatici di Caffè, il boss Giovanni Ingrasciotta, tanto amico del boss Matteo Messina Denaro, finisce formalmente sotto inchiesta e l'appalto Asl (una "bazzecola" di business da 6 milioni di euro) viene annullato. Che la "concorrenza" della Coffee Time dell'Ingrasciotta, cioè la Dds avesse visto andare a fuoco sette camion, un camioncino e due container, non era questione di autocombustione e che la nuova guida della Procura di Sanremo se ne sia accorta non è male
- Nei cantieri Ferrovial per lo spostamento della linea ferroviaria tra San Bartolomeo al Mare e Andora, dopo i sopralluoghi di Dia e Procura di Savona, scatta il sequestro per le famose forniture di cemento depotenziato. Così come nei cantieri dell'Aurelia Bis si fa sempre più intenso il controllo di Dia e Carabinieri, anche perché il materiale da scavo non si sa bene dove finisca.
- Al Comune di Ventimiglia sono arrivati i Carabinieri mandati dalla DDA per acquisire pratiche, documenti di appalti, concessioni e pure per l'assunzione del figliolo del boss Fortunato Barilaro, ovvero Giuseppe (prima all'ufficio personale, poi all'ufficio licenze). Il Sindaco Scullino dice che va tutto bene, il Direttore Generale (nonché commercialista e socio del Sindaco) Prestileo dice anche lui che va tutto bene... contenti loro!
- Al Porto di Ventimiglia i controlli si fanno serrati. Le traversine del Porto erano proprio quelle delle ferrovie (e che sono rifiuti speciali)... e sui movimenti terra e conferimenti e spuntano "scherzosi" colpi di lupara (otto) alla macchina dell'imprenditore Pier Giorgio Parodi. A spararli (e finire in cella) un ex collaboratore del Parodi, ovvero il geometra Ettore Castellana, e Annunziato Roldi. Chiedevano solo che nel cantiere del Porto di Ventimiglia si facessero lavorare anche alcuni "amici" oltre ai Pellegrino. Il Parodi disse che per il lavoro era tutto pieno ma lui avrebbe pagato ugualmente gli "amici" come se il lavoro lo facessero... poi non ha denunciato nulla ed ha proceduto nel far sistemare in fretta la macchina crivellata, facendosi poi anche strenuo difensore dei due, affermando che i magistrati si sbagliano, perché l'agguato ed i colpi di lupara erano solo uno scherzo.
- Sempre sul Porto di Ventimiglia ed i rapporti di lavoro (che continuano no-stop) con la società dei fratelli Pellegrino, la figlia del Pier Giorgio Parodi, ovvero la Beatrice Parodi vedova Cozzi, quasi in Caltagirone, compie acrobazie olimpioniche per negare l'evidenza.
- Miche Damiano, nipotino del boss "quaraquaqua" Giovanni Tagliamento (in ritirata a Mentone), è l'indiziato per l'omicidio di Vincenzo Campana, loanese, ucciso, mutilato e carbonizzato in tubo.
- A Bordighera vengono arrestati (dalla Procura di Sanremo) 4 killer della 'ndrangheta saliti (come d'abitudine) dalla Calabria. Sono due coppie di fratelli di Taurianova, Salvatore e Francesco Cadilli Rispi insieme a Giuseppe e Francesco Fazzari. Saliti per uccidere, con l'arma pronta a colpire, sono stati fortunatamente anticipati dall'arresto.
- Alcuni giorni fa a Sanremo due uomini giunti da Cosenza finiscono uno morto sparato e l'altro in galera per l'esecuzione in pieno giorno, in un negozio di frutta e verdura. Il morto ammazzato è Giovanni Isolani, 21enne, chi gli ha sparato è il 25enne Niki Trazza.
- Poi a Ventimiglia torna alla luce la questione del Cantiere di Latte, ovvero delle costruzione "Vista Mare" dietro alle quali c'è l'affiliato alla 'ndrangheta Vincenzo Moio... un cantiere da vedere per capire... e nei prossimi giorni ve lo faremo vedere.
- Intanto i roghi continuano su tutta la "linea" (ed arrivano anche lungo i cantieri della linea ferroviaria "pontremolese" tra La Spezia e Parma)... proprio ieri notte un nuovo locale è andato a fuoco un negozio di alimentari a Ventimiglia, tipo esempio di autocombustione: infranti i vetri e lancio di tre/quattro molotov.
Questa è la fotografia, molto sintetica, della "serena" riviera dei Fiori... ponente ligure...
Nelle scorse settimane come Casa della Legalità abbiamo inviato un esposto (ed un integrazione) al Procuratore della Repubblica di Sanremo, dott. Cavallone ed al Comando dei NOE Liguria, relativo al cantiere del costruendo porticciolo di Ventimiglia, ovvero l'ennesima opera della "Signora dei Porti" Cozzi Parodi, tanto voluta dal sindaco Gaetano Scullino.
Se già avevamo parlato di questa ennesima ferita alla costa ligure perseguita per permettere l'ennesima speculazione, ricordando che i massi venivano conferiti dai camion della ditta Fratelli Pellegrino, ovvero dalla società dei signori del clan Pellegrino della 'ndrangheta (nella foto di apertura lo Scullino e la Cozzi-Parodi-quasi-in-Caltagirone alla possa del "primo masso") in questo caso scriviamo per rendere conto della segnalazione che ha dato il là alle verifiche in merito a rifiuti speciali finiti nell'area del cantiere del costruendo Porto di Ventimiglia...
Il dottor Castellano è davvero straordinario e rappresenta un esempio sublime della spregiudicatezza di certa "imprenditoria"... se domani gli arrivasse davanti Belzebù e gli dicesse che il suo progetto hi tech è da appoggiare, Castellano risponderebbe: grazie sant'uomo. Ed allora, davanti a cotanta mentalità, diviene una barzelletta quanto dallo stesso dichiarato sul "dettaglio" di alcune società operanti nei cantieri della sua "Genova high tech" agli Erzelli. Lì ci opera la famiglia Mamone con la Eco.Ge (già nota e rinota a Genova) e ci lavora soprattutto la "Biella Scavi srl", ovvero quella società che il gruppo imprenditoriale "Perego" (colosso delle costruzioni lombarde che operava con e per le 'ndrine) usava per prendersi i lavori a Genova. La DDA di Milano con i ROS ha fatto intercettazioni, ambientali, indagini rigorosissime, che a dire del Castellano non contano nulla, davanti alle verifiche che la sua "Genova high tech" avevano già fatto non facendo emergere nulla sulle ditte a cui sono stati affidati i cantieri della grande speculazioni sulle alture di Sestri Ponente a Genova. La DDA, i ROS, la DIA non devono più perdere tempo a fare indagini, inchieste, a scavare per anni ed anni nei rapporti tra 'ndranghetisti, imprese e terminali con cui si aggiudicano gli appalti... si affidino al metodo Castellano: non c'è nessun problema, anzi andremo avanti ancora con più velocità nei lavori! (Una domanda: gli avete chiesto quel famoso certificato antimafia che non serve ad un fico secco? Sarebbe bello sapere queste rigorose verifiche fatte in cosa consistono, ma dopo due interviste a Il Secolo XIX il dott. Castellano non ha svelato ancora quali siano state, manco alla lontana!)
Il dottor Scullino a Ventimiglia fa quasi tenerezza. Lui che si considera il "podestà" di quella terra e non ha ancora capito che un Sindaco deve amministrate la cosa pubblica rispettando trasparenza e correttezza delle procedure e soprattutto sulla base dell'interesse generale. Se la prende per quanto abbiamo scritto al Prefetto (ed in parte pubblicato su sito) per chiedere con urgenza l'invio di una Commissione di Accesso nel suo Comune - così come a Vallecrosia e Castellaro -? Non ce le ne può fregare di meno, anzi conferma che non gli piacciono e non tollera i controlli (quelli dei cittadini e quelli delle Autorità preposte)... motivo in più per chiedere al Prefetto di accelerare l'invio della Commissione. Anche perché davanti ad un organismo prefettizio con il compito di verificare le infiltrazioni mafiose e la correttezza della gestione della Pubblica Amministrazione, un Sindaco che sa di aver operato correttamente spalanca le porte e consegna senza attendismi le chiavi di tutti gli armadi e cassetti! Scullino invece a fronte del nostro elencare di fatti certi e reali, inconfutabili, vuole farci querela? Ben venga, non abbiamo problemi a vederci in dibattimento, carte alla mano... al massimo il problema lo avrà chi rischia la falsa testimonianza sotto giuramento quando per accusarci di aver "diffamato" dice il falso nello spasmodico tentativo di nascondere i fatti (come già accaduto nel dibattimento per la querela sporta dal signor Gateano Scullino contro Marco Ballestra, referente della Casa della Legalità di Imperia, a seguito delle denunce pubbliche sulle irregolarità nell'Amministrazione comunale, tra cui quella di Latte, dove guarda caso vi era tra i protagonisti il MOIO, indicato come "affiliato" alle cosche, negli atti delle recenti inchieste). Poi si informi un pochino meglio perché la Casa della Legalità nel suo agire non è solo una persona ma un soggetto collettivo, tanto che ad esempio anche la decisione di presentare istanza al Prefetto di Imperia su Ventimiglia, Vallecrosia e Castellaro, è stata assunta e seguita dall'Ufficio di Presidenza, mai da una singola persona (da noi non ci sono "podestà"!).
Oggi abbiamo inviato al Prefetto di Imperia - e per conoscenza al Procuratore Capo di Sanremo ed alla DIA di Genova - una documentata richiesta di invio urgente di una Commissione di Accesso in tre Comuni della provincia di Imperia, tra cui VENTIMIGLIA...
L'iniziativa assunta sul Comune di BORDIGHERA infatti è solo un tassello di una più ampia necessaria azione amministrativa di contrasto alle infiltrazioni mafiose che gravano sulla Pubblica Amministrazione dell'estremo ponente ligure...
Naturalmente non pubblichiamo il documento inviato al Prefetto, ma ci limitiamo ad alcuni estratti sulla realtà di Ventimiglia in quanto, fatti già noti e di tale gravità che dovrebbero imporre un provvedimento di urgenza a tutela dell'interesse pubblico e della corretta e trasparente gestione della cosa pubblica. Infatti la gestione pesantemente viziata da conflitti di interessi e irregolarità, a partire da quelle nell'ambito della società Civitas, rappresentano già di per sè un pesante pregiudizio sulla buona amministrazione...
Lungo le rotte dei traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti tossici cerchiamo di vedere, in questa nuova tappa, alcune novità e qualche approfondimento [per la prima puntata - clicca qui]
Siamo a Genova dove troviamo, ad esempio, una delle famiglie della 'ndrangheta, dal 2002 indicata dalla DIA ed al centro di molteplici inchieste della Procura di Genova con la Guardia di Finanza, in particolare nell'Operazione "Pandora" e recentemente coinvolta nel rinvio a giudizio richiesto dalla Procura per corruzione di politici al fine di ottenere una variante urbanistica...
Alcuni giorni fa il sito dell'associazione Alza la Testa ha pubblicato un articolo in cui comunicava che per l'ennesima volta uno stabilimento balneare veniva distrutto da un incendio. Questa è stata la volta della Margunaira che ci si ricorda "qualche anno fa è bruciata da sola". Come altri stabilimenti: Stella Marina, il Corallo a Valllecrosia, Sirena. Ed oltre ai bagni di Ventimiglia, nel imperiese, vanno normalmente a fuoco "auto , escavatori, camion , bar, ristoranti, discoteche"...