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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
prezzo come la mancata messa
in sicurezza del territorio
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La messa in sicurezza latita,
la bonifica è lontana e qualcuno
vuole anche riaprire la Discarica.
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Ebbene sì, dopo gli esponenti di PDL, PD, IDV, UDC, qualche pezzo della sinistra e persino di liste "civiche" locali, saliti alla ribalta per i contatti e patti con gli uomini della 'ndrangheta, anche la LEGA NORD entra nella graduatoria con quello che fu addirittura Sottosegretario di quel passato governo Berlusconi-Bossi che tanto sventolava la bandiera della lotta alle mafie...
Il nuovo Prefetto di Lodi, grazie alle ultime nomine dell'ex Ministro Maroni, è Pasquale Gioffrè. Una vecchia conoscenza. Ne abbiamo parlato più volte e ne abbiamo scritto, oltre che sul sito anche nel libro "Tra la via Emilia e il Clan". Ora che è approdato a Lodi, dopo la promozione a Prefetto anche altri ne parlano...
Con l'Operazione TETRAGONA i vermi dei RINZIVILLO e degli EMMANUELLO sono dentro... Costoro non si possono definire uomini e nemmeno bestie, come ogni altro mafioso, come ogni complice ed ogni servo.
Quello raggiunto dalla DDA di Caltanissetta, che ha coordinato l'indagine dello SCO e del GICO di Caltanissetta, è un risultato straordinario che consegna al carcere ed all'aggressione dei patrimoni due dei sodalizi mafiosi più pericolosi.
Era da tempo che aspettavamo che venisse inflitto questo colpo, come abbiamo ricordato anche alla luce del fatto che questa rete, ed in particolare il gruppo facente capo al MORSO Vincenzo, con il DI GENNARO ed il MONACHELLA, erano già stati mappati da una dettagliata inchiesta del GICO di Genova tra il 2007 e 2008. Ora auspichiamo che si riesce, in tempi rapidi, ad andare avanti e schiacciare le articolazioni territoriali che, soprattutto a Genova, restano ancora forti, ben infiltrate non solo nell'edilizia ma anche in quella cosiddetta "società civile", soprattutto nel territorio della Valpolcevera, lasciatagli a disposizione per decenni e dove hanno saputo promuovere non solo una "colonizzazione" ma anche un pesante condizionamento della vita sociale e culturale.
Adesso i vertici dell'organizzazione sono in carcere e bisogna approfittare, nel breve periodo, per smembrare radicalmente chi è rimasto fuori, per evitare che, ancora una volta, abbia il tempo di riorganizzare attività e struttura criminale.
Da questa mattina ci si è liberati di MORSO Vincenzo che era a capo della diramazione genovese della clan degli EMMANUELLO. Un verme che poteva essere schiacciato da tempo e che invece ha potuto godere, sino ad oggi, di quella libertà di manovra che gli ha permesso di perpetuare nei delitti. E con il MORSO ci si è liberati anche del MONACHELLA Emanuele detto Orazio...
Ormai la confusione regna sovrana... e si rischia così di rendere più semplice la vita alle cosche ed alle loro contiguità. Vediamo alcuni fatti e dati certi, partendo dalla recente "caduta" del Comune di Desio, sintomo che dal "silenzio" sulle mafie al Nord si è passati al "delirio" sulle mafie al Nord.
Blog, siti, giornali e tv titolano: Desio sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose. Ma questa è una balla! I fatti dicono che il Comune si è auto-sciolto per dimissioni della maggioranza dei Consiglieri Comunali eletti. A Desio (come negli altri Comuni della Lombardia) non è mai stata inviata una Commissione di Accesso, quindi non vi è mai stata una relazione della stessa che evidenziasse le infiltrazioni e/o i condizionamenti mafiosi sull'Amministrazione Comunale. Quindi non è stato sciolto, il Comune di Desio, per infiltrazioni mafiose, tanto è vero che vi è un Commissariamento "ordinario".
Ma in Italia i fatti non contano... a tanti va bene così e la confusione regna sovrana e poco conta quindi che si sia davanti ad un auto-scioglimento "politico" del Comune che nei fatti non va (e non andrà) minimamente ad intaccare le pratiche, così come uomini contigui, asserviti o condizionati, nella sfera elettiva ed in quella burocratica.
L'antimafia non c'entra nulla... A qualcuno serviva far cadere, nel nome dell'Antimafia, quell'Amministrazione... Serviva all'Opposizione di centrosinistra e serviva alla Lega Nord che così possono dire di essere antimafiosi... ma questo "auto-scioglimento" serve più, come visto alla Maggioranza, ovvero alla Giunta, ed anche all'apparato amministrativo, per evitare di essere posti sotto attenta verifica di una Commissione di Accesso e, quindi, di rischiare lo scioglimento per infiltrazioni mafiose da parte del Ministero dell'Interno.
Cerchiamo di andare con ordine e poi di conoscere meglio il "locale" della 'ndrangheta di Desio... così come abbiamo già fatto quello di Pavia. Siamo certi che dai fatti, dalla corretta esposizione degli stessi si possa arrivare ad una conoscenza del fenomeno e del contesto, e quindi alle valutazioni di merito, fuori da qualsiasi propagandismo.
Sul Comune di Fondi scoppiò il putiferio quando, per evitare lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la maggioranza dei consiglieri comunali (della Maggioranza che amministrava il Comune) si dimise, portando al Commissariamento "ordinario". Giustamente in molti si denunciò che era un fatto gravissimo che, davanti alla richiesta documentata di scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, avanzata dal Prefetto, il Ministro dell'Interno e il Governo non procedettero allo scioglimento.
Infatti se un Comune si scioglie prima dell'invio di una Commissione di Accesso non si può procedere allo scioglimento per infiltrazione mafiosa e quindi alla nomina "per un periodo da dodici a diciotto mesi prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali" di "una commissione straordinaria per la gestione dell'ente, la quale esercita le attribuzioni che le sono conferite con il decreto stesso" composta da tre membri "scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza".
Quando il Comune di Fondi, per dimissioni dei consiglieri di maggioranza, si sciolse si urlò contro la scorciatoia adottata dall'amministrazione infiltrata dalla mafia per evitare il Commissariamento previsto dalla Legge. Una delle dichiarazioni degli esponenti dell'Opposizione di centrosinistra era stata: "la mafia ha sconfitto lo Stato ancora una volta. Il Governo ha ceduto alle pressioni dei partiti locali del centrodestra, contraddicendo e dunque esponendo il prefetto e tutte le forze dell'ordine".
Il caso di Desio è all'incontrario, come rapidamente detto, in quanto non vi era una Commissione di Accesso che avesse accertato l'infiltrazione/condizionamento della mafia, non vi era stato quindi un provvedimento che permettesse lo scioglimento per tale ragione e, semplicemente, i consiglieri dell'Opposizione e quelli della Lega Nord (che facevano parte della maggioranza insieme al Pdl) si sono dimessi producendo un normale scioglimento, che andrà ad un normale Commissariamento, senza verifiche amministrate di alcun tipo rispetto alle infiltrazioni mafiose ed ai condizionamenti mafiosi. Il risultato è che la Giunta del Comune di Desio l'ha scampata, e con la Giunta l'hanno scampata anche quei funzionari che si potrebbero essere piegati alle richieste delle cosche.
Chiaro? Se non lo è ancora partiamo da qualche specifica sintetica su Desio, il "locale" della 'Ndrangheta ed il Comune...
Si fa un gran parlare di Desio, di 'ndrangheta in Lombardia. Si parla molto di rapporto mafia-politica. Adesso il Comune a Desio si è "auto-sciolto" per dimissioni (così scongiurando l'accertamento di responsabilità con un inchiesta amministrativa che solo una Commissione di Accesso avrebbe potuto garantire, con l'eventuale scioglimento del Comune non per dimissioni ma per infiltrazioni mafiose). Abbiamo già pubblicato molto degli atti della DDA di Milano sulla Lombardia, partendo dal Pavia passando per altri Comuni, adesso qui pubblichiamo ampi estratti dell'Antimafia di Milano sul "locale" della 'Ndrangheta di Desio...
Ecco qui un estratto dall'Ordinanza della DDA di Milano [la versione integrale in pdf - clicca qui] che li riguarda:
Il testo integrale (in formato .pdf) clicca qui
In data 28.12.2008 Chiriaco, conversando con il proprio cugino MORABITO Rodolfo esprime l'idea di "aprire" un "locale", con verosimile riferimento ad un "locale" di ‘Ndrangheta, manifestando però la preoccupazione del continuo sviluppo della tecnologia delle attività investigative, che permettono sempre più frequentemente l'assicurazione dei responsabili dei delitti alla giustizia. A tale assunto fa seguito una dissertazione inerente alla sua conoscenza personale di diversi elementi di spicco della ‘Ndrangheta, tra cui PAPALIA, SERGI e BARBARO, commentando in modo molto preciso il ruolo rivestito dai predetti all'interno dell'organizzazione mafiosa...
I partiti di destra e quelli di sinistra, quelli di centro e pure l'Italia dei "valori" non si erano accorti di nulla, anzi negavano, convinti che le mafie si fossero fermate davanti alle vecchie mure della città. Eppure si sapeva che non era così, si sapeva già, ad esempio, che a Pavia vi era la "scuola di guerra" di una delle più pericolose cosche calabresi...
CHIARICO con gli altri sodali, a partire dal NERI a Pavia - così come altri dei "locali" lombardi -, erano in grado di condizionare il voto e quindi l'esito delle amministrative, così da eleggere chi era utile agli interessi della 'ndrangheta. Lo facevano sia attraverso uomini del PD, come abbiamo già visto, sia con soggetti del PDL e della Lega Nord... ma anche con la promozione di liste "civiche"... E poi affari per le società degli affiliati... una rete di società che ha saputo lanciarsi ben oltre al tradizionale settore del movimento terra e delle bonifiche, e che passano dal settore sanitario a quello delle energie rinnovabili...
L'AZIENDA
CHE HA
RESISTITO
ALLA
'NDRANGHETA,
DENUNCIANDO,
COSTRETTA
ALLA
CHIUSURA
PER LE
OMISSIONI
DEL COMUNE
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Tra sinistra,
'ndrangheta,
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nel disastro doloso
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
dell'inchiesta su
don Nello Giraudo
e documenti interni
della Chiesa
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