Ecco alcune storie che ci raccontano, ancora una volta, la realtà di Savona. Città di Savona, per essere precisi...
Partiamo dalle cooperative...1° cartolina
Luca MARTINO, assessore al Bilancio, Partecipate, Patrimonio e Sport del Comune di Savona – Giunta Berruti - quando si parlava di cooperativa “IL MIGLIO VERDE” ne parlava benissimo, come se fosse cosa sua, su cui quindi garantiva al 100 per 100... Nell'ambito del SAVONA CALCIO, si è speso molto nel sostegno alla cooperativa, come se quegli interessi fossero forti e ben più che semplicemente “politici”.
Un'assegnazione, ad esempio, di lavori del SAVONA CALCIO (epoca Pesce), da diverse decine di migliaia di euro alla cooperativa “IL MIGLIO VERDE”, avvenne, sebbene quel lavoro potesse costare al massimo una decina di migliaia di euro. Ma anche davanti a chi sottolineava che non aveva senso spendere così tanto quando si poteva spendere meno, con altri, il MARTINO, ci raccontano, si mostrava intransigente: loro! Non è quindi un caso che la Cooperativa “IL MIGLIO VERDE” vantasse ottimi rapporti di lavoro direttamente con il Pubblico, con il COMUNE DI SAVONA, con la concessione di un'area in Via Nizza di proprietà della REGIONE LIGURIA, ma in uso al Comune... e con molteplici assegnazioni dirette di lavori dalla ATA SPA, la municipalizzata del Comune di Savona (quella al centro di un doppio incarico dell'uomo di Berruti, l'Ing. Luca PESCE, nonché società pubblica al centro dei pesantissimi rilievi della Corte dei Conti di cui abbiamo già parlato).
La cooperativa “IL MIGLIO VERDE”, che raccoglie molteplici pregiudicati tra le proprie fila, era nata proprio come strumento di reinserimento sociale degli ex detenuti; vedeva, come promoter principale, un mafioso, il trafficante di droga PARADISO Leonardo, detto “Provolino”. Ma su questo approfondiremo più avanti.
[AGGIORNAMENTO - Ecco la lista di alcuni degli incarichi dei COMUNI savonesi alla Cooperativa del PARADISO Loenardo:
(dal sito UominiLiberi.eu)
"La cooperativa lavorava principalmente con i Comuni savonesi:
Recupero e smaltimento di rifiuti ingombranti per conto del Comune di Celle Ligure
Pulizia e sorveglianza del parco del Boschetto per conto del Comune di Varazze
Pulizia strade per conto di ATA SpA nella zona monte del Comune di Savona
Recupero e smaltimento di rifiuti ingombranti per conto di ATA Spa nel Comune di Savona
Pulizia e sorveglianza dei mercati ittico e ortofrutticolo all'ingrosso e civico per conto del Comune di Savona
Manutenzione e gestione aree verdi per conto di ATA Spa nel Comune di Savona
Progettazione, manutenzione e gestione aree verdi Ospedale San Paolo di Savona
Servizi cimiteriali per conto del Comune di Savona presso il Cimitero di Zinola
Pulizia e manutenzione aree portuali di Savona e Vado Ligure
Pulizia degli stabili di proprietà del Comune di Cairo Montenotte
Gestione del bar dell'Istituto Tecnico G. Ferraris di Savona"2° cartolina
Giovanni CARLEVARINO è il capogruppo del PD in consiglio comunale, l'uomo che ha preso l'incarico destinato a quel Roberto DROCCHI, che, però, non ritornò nella Sala Rossa del Comune di Savona, visto che, se pur ricandidato, era in carcere, insieme a Pietro FOTIA, per l'indagine DUMPER (bazzecole del tipo corruzione, riciclaggio, frode ecc. ecc.). Il CARLEVARINO è anche Presidente della Cooperativa BAZZINO di Savona che si occupa di facchinaggio e trasporti. Fin qui, tutto tranquillo; in astratto, uno fa politica, è in un posto chiave della maggioranza che amministra la città e, poi, nel privato, ha anche un lavoro. Nulla di male vi sarebbe, se non fosse che si configura un pesante conflitto di interessi, che deriva dai rapporti e lavori che la cooperativa BAZZINO ha con il COMUNE DI SAVONA...
Tra i molteplici incarichi, anche quello del portare “sedie” da Piazza Sisto al Priamar e viceversa... E la cooperativa BAZZINO, del capogruppo PD, si era anche proposta al Comune amministrato dal PD, per la gestione dell'Ostello del Priamar, ma qui ancora la strada è lunga... per ora il COMUNE deve ancora sistemare la struttura, ma, nel frattempo, il CARLEVARINO (come Presidente della Cooperativa BAZZINO e non come Capogruppo del PD, bisogna precisarlo), con altre cooperative, ha avanzato una proposta di gestione dell'Ostello del Priamar. Ora, il COMUNE DI SAVONA (guidato dal PD e con capogruppo del PD il CARLEVARINO) procederà alla redazione di un bando di gara per vedere se ci sono proposte migliori rispetto a quella delle cooperative, con la BAZZINO del CARLEVARINO.
Alcuni mesi fa, per fare un altro esempio, si è scomodato direttamente l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Savona, per inviare, via e-mail, l'invito ufficiale all'inaugurazione della nuova sede della “cooperativa BAZZINO”, con tanto di presenza assicurata del Sindaco PD (renziano) BERRUTI... Quando qualcuno sollevò la questione, la giustificazione (o forse è meglio dire l'assurda scusa) fu questa: una volta li mandavamo per posta e pagavamo anche, ora non costa alcunché mandandolo via e-mail.
Ora, vista la panoramica sulle cooperative ed i loro rapporti proficui con l'Amministrazione Comunale di Savona, passiamo all'altro capitolo, come abbiamo premesso, che ci porta ad approfondire chi è quel PARADISO di cui abbiamo parlato per la Cooperativa “IL MIGLIO VERDE”...
La cartolina del giorno... la "PROVOLA"
Abbiamo detto che la Cooperativa “IL MIGLIO VERDE” ha visto come promoter il PARADISO, cioè colui che, nei primi anni Novanta, aveva un sogno: conquistare il mercato della droga su Savona, spiazzando i FOTIA, ovvero il terminale savonese del potente casato 'ndranghetista dei MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI.
La Cooperativa “IL MIGLIO VERDE”, dal Comune tanto amata, si prefiggeva il compito del reinserimento sociale di ex detenuti... e bisogna dire che il PARADISO ne ha recuperati di ex detenuti, tanto che è rifinito in cella con alcuni di loro. Andiamo con ordine...
PARADISO Leonardo, che ama fare lo sbruffone, appena subito un sequestro dei beni (per 500 milioni di euro di valore complessivo) dal Gip di Savona, su istanza della DIA e del pm Pelosi, presenta ricorso al riesame. Lo vince ed urla che lui è una persona onesta, pulita, vittima di una persecuzione. Testuale: “Ve l'avevo detto che sarebbe finita in una bolla di sapone. Ero tranquillo che il tribunale di Savona mi avrebbe dato ragione”. Ed ancora: “Si tratta di una storia vecchia 29 anni e mezzo”, “Anche se questa conclusione, benché scontata, mi fa doppiamente arrabbiare. Sono stato ingiustamente sbattuto sulle prime pagine dei giornali senza aver fatto nulla”.
Però, mentre dichiarava questo, continuava invece nel trafficare cocaina! Non solo: stava preparandosi la fuga in Brasile. Voleva fare il bis, visto che, in quella terra, si rifugiò già negli anni Novanta per sfuggire all'arresto. Voleva aprire un ristorante e comprarsi una villa. Voleva cambiare identità e far perdere le sue tracce, ma gli andò male. Venne arrestato per poi essere estradato in Italia. Nemmeno a dirlo, era al centro di una maxi inchiesta per traffico di droga.
Pare anche – secondo fonte confidenziale – che per “capitalizzare” alcuni capitali, abbia proceduto nella vendita di alcune attività commerciali (un ristorante ed altra attività), avviate nell'ambito del Porto di Savona, con un prezzo di vendita “gonfiato”, ovvero ben maggiore rispetto al valore reale.
Se dalle intercettazioni è emerso che stava già programmando la sua fuga in Brasile, la medesima fonte confidenziale ci riferiva che il PARADISO stava già provvedendo ad effettuare trasferimenti di fondi in Sud-America. E conferma sul tentativo di eludere le misure di prevenzione patrimoniali arriva anche dalla Guardia di Finanza, che ha dichiarato che il PARADISO stava cercando di eludere i sequestri dei beni con intestazioni fittizie degli stessi a terzi.
Oggi, il PARADISO è tornato in carcere. L'Ordinanza di Custodia Cautelare (leggi qui parte del documento ufficiale – formato .pdf), su richiesta del pm Pelosi, a seguito dell'indagine della Guardia di Finanza e della DIA di Genova, dimostra che il PARADISO aveva allestito proprio un bel gruppetto di pregiudicati per rifornire Savona (e non solo) di cocaina. Con lui, sono finiti agli arresti, oltre al FERRIS Augusto già detenuto perché arrestato il 3 settembre scorso alla frontiera di Ventimiglia con 400 grammi di coca, altri tre: PUGLISI Giuseppe Stefano, BUONSANTO Rino e POTORTI Pasquale. Quest'ultimo usciva di giorno dal Carcere di Marassi, perché, giustamente, occorreva “reinserirlo” ed il PARADISO lo ha infatti reinserito pienamente... Era in carcere per omicidio ed ora ci torna per la cocaina che smerciava con il sodalizio criminale. Oltre ai cinque, inoltre, era già finito in carcere, il 19 settembre scorso, anche SAETTONE Fulvio, di Albissola, a cui era stato sequestrato un involucro con oltre 1100 grammi di cocaina.
Nell'operazione eseguita oggi dalla DIA e dalla Guardia di Finanza, è stato anche eseguito il sequestro di 5 appartamenti, 8 appezzamenti di terreno, oltre a depositi, per un totale complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro, individuati nella disponibilità del PARADISO.
(leggi qui il comunicato stampa ufficiale di DIA e GDF – formato .pdf)
La cooperativa lavorava principalmente con i Comuni savonesi:
Gestione del bar dell'Istituto Tecnico G. Ferraris di Savona