Il sottosegretario Mantovano ha l'abitudine della menzogna. Ancora una volta promuove atti e decisioni devastanti, come quella (verbale 70714 del 18.09.2008) notificata oggi dal Servizio Centrale Protezione con cui si toglie la scorta per gli spostamenti (anche in Calabria) ad un testimone di giustizia simbolo, quale è Pino Masciari, e poi nega.
Mantovano sa, anche considerando la sua provenienza professionale e territoriale, che la lotta alla mafia è fatta di segnali ed il segnale di isolare e abbandonare chi, come Pino Masciari, ha avuto non solo il coraggio di denunciare la manovalanza mafiosa ma anche gli intrecci e le collusioni politica-mafia-massoneria, è un pessimo segnale, che le mafie sanno interpretare benissimo!
L'effetto della decisione adottata non è solo quello di rendere ancora più bersaglio della vendetta mafiosa Pino Masciari e la sua famiglia (già bersagli mobili costanti visto che nonostante siano in una sede "protetta" non hanno mai avuto il cambio di generalità), ma anche quello di disincentivare quei commercianti e imprenditori che potrebbero decidere di denunciare...
Grazie ai Grilli Romani che hanno dedicato il 25 luglio nel sostenere la mobilitazione dei Testimoni di Giustizia che per aver scelto di stare dalla parte dello Stato, della Giustizia, sono entrati in un girone infernale... Ne avevamo già parlato.
Basta, davvero. Lo Stato è complice e colpevole e lo è anche la comunità tutta, con la sua indifferenza o con l'ipocrita impegno di facciata...
Il ministro Maroni ed il sottosegretario Mantovano confermano con le loro dichiarazioni di non avere minimamente tra le loro priorità concrete quella della Legalità e della sconfitta delle mafie...
Dobbiamo squarciare il muro di silenzio, indifferenza e isolamento, che avvolge quanti combattono contro le mafie a rischio della propria vita, in uno Stato che nelle sue alte sfere non ha mai voluto sconfiggerle...
C'è un cortocircuito nell'azione di contrasto alle mafie, o meglio ci sono norme contraddittorie, superficialità, quando non volontà precise, che ostacolano pesantemente i procedimenti e gli strumenti antimafia. Su tutti la normativa (e l'attuazione) della legge sui collaboratori e testimoni di giustizia che è stata scritta dall'allora Ministro degli Interni, Giorgio Napolitano, con il collega Ministro della Giustizia, l'avvocato Giovanni Maria Flick...