«La
prevista conferenza stampa del presidente Burlando, in programma domani martedì
12 febbraio alle 13 presso la sala stampa del consiglio regionale è rimandata»...
Il comunicato dell´agenzia di stampa della giunta regionale ligure, giunto in
redazione alle sei di ieri sera, regala sfumature quasi surreali. La conferenza
stampa è annullata perché Claudio Burlando oggi pomeriggio deve presentarsi al
nono piano del tribunale.
Il Governatore sarà interrogato in procura in quanto "persona informata
sui fatti". Testimone prezioso - o almeno così sperano gli inquirenti -
nell´ambito dell´inchiesta sullo scandalo del porto di Genova. Domani sarà il
turno di Aldo Spinelli, che è indagato in concorso per la presunta turbativa
d´asta - sempre relativa al Multipurpose - dello scorso anno.
Ma c´è un´altra notizia, per certi versi più sorprendente, che filtra dai
corridoi di palazzo di giustizia: Paride Batini, lo storico console dei
"camalli" genovesi, è indagato. In qualità di primo rappresentante
della Compagnia Unica, deve rispondere di occupazione abusiva di suolo
demaniale. Un reato che è già stato contestato a centinaia di persone
nell´inchiesta aperta nel settembre del 2006 dal pm Walter Cotugno, e da cui è
nato il fascicolo sul pasticcio del Multipurpose. In questi casi il codice
penale prevede l´arresto e fino a sei mesi di carcere, oppure - ed è la linea
adottata dalla procura nei confronti della società che hanno scelto di
normalizzare le situazioni irregolari - una semplice multa. Batini nei giorni
scorsi era già stato tirato indirettamente in ballo dalla misura cautelare nei
confronti di Giovanni Novi.
Tra i capi di imputazione contestati al presidente uscente dell´Authority c´è
anche la truffa aggravata. E´ la storia dei 1.728.000 euro dati alla Compagnia
Unica dall´autorità portuale: denaro in realtà non dovuto ma richiesto «in
maniera del tutto ingiustificata» e «in assenza di qualsiasi titolo giuridico»
dai "camalli". «E´ semplice in tal contesto - scrive al proposito
nell´ordinanza il gip Franca Borzone - trarre l´elemento psicologico del reato,
ovvero la piena consapevolezza del presidente di recare un ingiusto profitto
alla Compagnia Unica con corrispondente danno economico per Autorità Portuale».
Il giudice, però, respinge la richiesta di sequestro del denaro concesso anche
perché, «trattandosi di denaro da tempo già versato alla Compagnia è probabile
un avvenuto utilizzo anche con destinazione a terzi estranei al reato...» Non è
tuttavia questo filone di indagine che è costato l´avviso di garanzia al
console, ma un´ipotesi di reato decisamente meno grave. Vale la pena di
segnalare che nei giorni scorsi un quotidiano aveva già parlato di un Paride
Batini indagato, parlando di «guida senza patente». La questione è singolare,
perché in realtà tra i due reati - occupazione abusiva, guida senza patente -
c´è una piccola, enorme differenza: una cifra, il numero uno.
L´occupazione abusiva di suolo pubblico è infatti disciplinata dall´articolo
1161 del codice della navigazione. La guida senza patente dall´articolo 116 del
codice della strada. A cosa sia relativa la contestazione è difficile dirlo.
Vero è che tutte le società, cooperative, consorzi, presenti a vario titolo e
in vari modi su aree portuali, sono state oggetto di una vera e propria
radiografia da parte di Capitaneria, finanza, carabinieri. Le denunce sono
scattate in genere per mancati pagamenti - in parte o in toto - dei canoni,
oppure per l´assegnazione irregolare di aree. L´occupazione può essere
effettuata sia con manufatti, ossia immobili che ospitano uffici o depositi, ma
anche con mezzi e container.