
Lo avevamo detto: era solo l'inizio. L'inchiesta
sul Porto si allarga. Concessioni e appalti pubblici finalmente sotto la lente
degli inquirenti. Lo avevamo detto: era solo l'inizio. L'inchiesta
sul Porto si allarga. Concessioni e appalti pubblici finalmente sotto la lente
degli inquirenti... Un intreccio tra politici e affaristi di primo piano, dell'una
e dell'altra parte. Una cosa che unisce, come sempre, i due Claudio (il
Burlando e lo Scajola). Rispunta Grillo, il Luigi, quello delle scalate.
Blocchi di Potere storici della cupola genovese sono in bilico. Entra nell'inchiesta
(e ne avevamo già parlato con anticipo) la potente Culmv che fu dei camalli, e
che nel "console rosso" Batini aveva ed ha il capo ed il fulcro dei legami
politico-affaristici. Già ascoltati Giuseppe Pericu, il consulente storico dei
Teardo, dei Necci e dei Ligato, e Claudio Burlando. Gli stessi "registi" delle
operazioni Nuova Darsena, Ponte Parodi, Acciaierie di Cornigliano ed Erzelli. Faccendieri
dell'imprenditoria locale che si ritrovano coinvolti: da Spinelli ai Mamone con
la Eco Ge e
collegate, passando per l'uomo delle cooperative rosse, Gianfranco Molisani.
Nello speciale i principali articoli sull'inchiesta ed i documenti. Iniziamo
con l'ordinanza di perquisizione integrale e via via conosceremo anche meglio,
da qui, le società e cooperative coinvolte nella spartizione del Fronte del
Porto (e non solo) di questa città di marmo che è Genova.
Dobbiamo essere vicini ai giornalisti che hanno il coraggio di scrivere, ai
direttori che non si piegano alle pressioni e non si fanno condizionare dalle confraternite.
Dobbiamo essere vicini ai pm che stanno portando avanti l'indagine e che hanno
già visto segnali pericolosi da parte del Procuratore Capo, Francesco Lalla, che
alcuni dicono avesse contatti con gli indagati, e che - certamente - ha
dichiarato pubblicamente di non essere d'accordo con le iniziative intraprese dai
Sostituti Procuratori, a partire dall'arresto di Giovanni Giulio Novi, che,
come sappiamo è stato solo l'inizio!