Vincenzi&Marchese
riceviamo e pubblichiamo il
Documento di 15 consiglieri comunali
(primo firmatario Enrico Musso) sul Conflitto di Interessi...
I sottoscritti Consiglieri Comunali di Genova
Presa visione delle informazioni e dei servizi giornalistici relativi alla presunta esistenza di un conflitto di interessi in capo all’on. Marta Vincenzi, che costituisca potenziale causa di incompatibilità o addirittura di ineleggibilità alla carica di Sindaco di Genova;
Considerato che le cause di incompatibilità previste dalla legge concernono situazioni in cui l’esistenza di conflitti di interessi o di altri elementi siano suscettibili di perturbare l’esercizio della carica da parte del Sindaco;
Considerato che molte delle informazioni contenute nei servizi giornalistici sopra richiamati si riferiscono a società di proprietà del marito e della figlia dell’on. Vincenzi, che potrebbero avere come clienti enti e società controllati (in diversi modi) dal Comune di Genova;
Ricordano che, sul piano giudiziario, la decisione sull’eventuale incompatibilità o ineleggibilità del Sindaco di Genova spetta alla magistratura;
Sottolineano tuttavia che, sul piano morale e politico, è importante che il Sindaco eletto possa immediatamente chiarire ogni dubbio in merito all’effettiva sussistenza di un conflitto di interessi derivante dal fatto che i suoi congiunti possano aver tratto o trarre vantaggio dalla sua azione nella sua qualità di amministratore pubblico;
Ritengono indispensabile, a tale scopo, che l’on. Vincenzi fornisca tempestivamente al Consiglio Comunale e alla città risposta alle seguenti domande:
- Se corrisponda al vero che sia suo marito, ing. Bruno Marchese, che sua figlia, dr.ssa Malvina Marchese, sono proprietari di quote della società IGM Engineering Impianti s.r.l. (avente capitale sociale di 49.000 euro) rispettivamente per 10.094,84 euro e di 18.759,52 euro, detenendone dunque complessivamente il 58,89%;
- Se corrisponda al vero quanto dichiarato dal marito dell’on. Vincenzi al “Secolo XIX” (13 giugno 2007, pag.6), che cioè fino al 2003 la suddetta società ha lavorato per amministrazioni locali liguri, tra le quali Finporto, Società dell’Autorità Portuale di Genova, ente nel quale la Provincia di Genova, fino ad allora presieduta dalla stessa on. Vincenzi, esercita un controllo diretto attraverso il concorso alla nomina del Presidente e la partecipazione al Comitato Portuale;
- Se corrisponda al vero che il marito dell’on. Vincenzi sia Direttore Tecnico (dal 2003) e Consigliere (dal 2006) del Consorzio RETE; e che la menzionata società IGM di proprietà del marito e della figlia dell’on. Vincenzi sia legata al consorzio almeno fino al 2008, e infine che a detto consorzio partecipi almeno una società del sig. Marcellino Gavio;
- In che modo venne stabilito il prezzo al quale il predetto sig. Marcellino Gavio o società a lui collegata acquistarono dalla Provincia di Genova, allora presieduta dall’on. Vincenzi, azioni dell’Autostrada Milano-Serravalle, e se corrisponda al vero che tale prezzo fu stabilito in euro 1,60 cadauna, e che il Gavio rivendette tali azioni pochi mesi dopo alla Provincia di Milano, presieduta da Filippo Penati, al prezzo di euro 8,93, realizzando così una plusvalenza del 460% di fatto ai danni dei contribuenti;
- Se corrisponda al vero che il Consorzio RETE, diretto e partecipato dal marito dell’on. Vincenzi, abbia svolto a titolo oneroso attività, direttamente o indirettamente, cioè attraverso l’intermediazione di altre società o studi professionali, destinate all’Autostrada Milano-Serravalle o a società partecipate dal Comune di Genova;
- Se corrisponda al vero che la società posseduta dal marito e dalla figlia dell’on. Vincenzi abbia tra i propri clienti la società Fisia Italimpianti controllata dalla società Impregilo, di proprietà del sig. Marcellino Gavio richiamato ai punti 3 e 4;
- Se corrisponda al vero che la società posseduta dal marito e dalla figlia dell’on. Vincenzi abbia svolto, anche indirettamente, cioè attraverso l’intermediazione di altre società o studi professionali, attività a titolo oneroso per la società Sviluppo Genova, controllata dagli enti territoriali genovesi, inclusi la Provincia e il Comune di Genova;
- Se le attività delle società di proprietà del marito e della figlia dell’on. Vincenzi riguardino anche la progettazione di forni elettrici e quella di impianti per il trattamento di rifiuti;
- Se sia o meno in grado di confermare che la società Impregilo non svolge, né direttamente né per conto di società appaltatrice, alcuna attività per il Comune di Genova né per società da esso partecipate o controllate.
Chiedono inoltre – allo scopo di rendere evidente, se del caso, l’effettiva inesistenza di attività svolte a titolo oneroso, direttamente o indirettamente (cioè attraverso subappalti, subconcessioni, etc.) per enti amministrati dall’on. Vincenzi da parte di società di proprietà di suoi congiunti prossimi – che siano rese pubbliche le liste degli appalti, incarichi e concessioni degli enti pubblici amministrati in oggi e in passato dall’on. Vincenzi, e delle società da essi partecipate o controllate.
Genova, 15 giugno 2007
Enrico Musso
Stefano Balleari
Emanuele Basso
Valter Centanaro
Giuseppe Cecconi
Giuseppe Costa
Franco De Benedictis
Raffaella Della Bianca
Alberto Gagliardi
Lilli Lauro
Giuseppe Murolo
Alessio Piana
Nicola Pizio
Aldo Praticò
Remo Viazzi
Nota: siamo in attesa di riscontro da parte dei consiglieri Gianni Bernabò Brea, Matteo Campora Roberto Garbarono, Guido Grillo, Vincenzo Lorenzelli, ai quali è stato inviato il documento.