IL COMUNICATO STAMPA URGENTE del 25.06.2007
Prima seduta del Consiglio Comunale di Genova
con Sindaco in conflitto di interessi...
Marta Vincenzi, non risponde, mente e minaccia. Bell’inizio per la “nuova stagione”. Non doveva essere all’insegna della “trasparenza”? Quando i cittadini sollevano dubbi e la società civile esige risposte la risposta è la minaccia? Troppo vicina alla pratica berlusconian-dalemiana, per i nostri gusti, questa impostazione!
Nel suo intervento in risposta ai consiglieri che hanno chiesto chiarimenti sul conflitto di interessi e l’udienza fissata dal Tribunale Civile per la causa di incompatibilità (25 settembre prossimo, su istanza della Casa della Legalità Onlus), ha citato l’art. 61 del testo unico sugli Enti Locali...
” Ineleggibilita' a sindaco e presidente della provincia (2 comma) coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di segretario comunale o provinciale, di appaltatore di lavori o di servizi comunali o provinciali o in qualunque modo loro fideiussore.”
Peccato che non c’entri nulla con il conflitto di interessi che comporta l’incompatibilità per cui è stato presentato ricorso al Tribunale e su cui il presidente del Tribunale di Genova stesso ha emesso decreto di convocazione di Marta Vincenzi. Infatti quello che la riguarda è riferito all’incompatibilità! Ed ogni giorno i dubbi aumentano, visto che non fornisce le liste degli incarichi e sub-incarichi, degli appalti e sub-appalti attivati dall’amministrazione comunale e/o dalle società dal Comune partecipate e/o controllate, ed attualmente in corso (alla data del 31 maggio 2007). Se non vi è nulla perché non mostrare le carte? Se è certa perché deviare l’attenzione su un articolo di legge sbagliato?
Continua quindi a non rispondere, non solo a noi e alla città, come non ha nemmeno alla lettera inviatale da diversi consiglieri e primo firmatario Enrico Musso, con 8 domande chiare e nette, ma non risponde nemmeno in Consiglio Comunale, dove sceglie di lanciare un messaggio chiaro: non rompetemi le scatole perché vi rovino. Peccato che lei debba, per il ruolo che ricopre, rispondere e tenere un comportamento istituzionale ed amministrativo ineccepibile, corretto e trasparente.
E’ grave l’atteggiamento assunto di arroganza tipica del Potere, in piena continuità, d’altronde, con le passate amministrazioni di Giuseppe Pericu.
Nel merito del conflitto di interessi su cui la Vincenzi ha, nelle settimane scorse, fatto rispondere al “consorte” Bruno Marchese, ribadiamo le repliche, documentate e punto per punto, che a queste abbiamo formulato.
L'Ufficio di Presidenza
(Abbondanza, Castiglion, D'Agostino)
13.06.2007 Vincenzi&Marchese
Il Marchese parla, ma non risponde, bisbiglia tra falsità, illazioni e mistificazioni.
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