21.11.2007 - Libera
Accolta dal Governo l'estensione del comma 3 della legge del 3 agosto 2004, n. 206
''Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie'': ''Piena soddisfazione, il Governo ha mantenuto la parola. Siamo contenti per tutti i familiari delle vittime del dovere e delle mafie''...
''Esprimiamo la nostra piena soddisfazione, il Governo ha mantenuto la parola. Siamo contenti per tutti i familiari delle vittime del dovere e delle mafie. Un provvedimento dall'alto valore civile e democratico che arriva alla fine di un lungo percorso iniziato nel marzo del 2006 a Torino in occasione della XI Giornata della Memoria e dell'Impegno e ribadito lo scorso anno a Polistena in Calabria davanti ad oltre 300 familiari di vittime innocenti di mafie. Un percorso che ha visto lavorare con determinazione la Commissione Parlamentare Antimafia, le forze politiche di entrambi gli schieramenti e il Governo riconoscendo il valore e l'esempio morale civile e sociale di tante vittime, ma soprattutto il riconoscimento che nel nostro paese non esistono esistono vittime di serie A e vittime di serie B''. In una nota LIBERA.ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE esprime soddisfazione alla notizie che il Governo ha accolto l'ordine del giorno che estende alle vittime della criminalita' organizzata i benifici previsti a quelle del terrorismo.
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ORDINE DEL GIORNO
La Camera , premesso che: esiste attualmente una disparita' di trattamento nel riconoscimento dei benefici tra le vittime della mafia e del dovere e quelle del terrorismo:
l'articolo 34, comma 1, del decreto in esame, per superare questa disparita', estende alle vittime del dovere e della criminalita' organizzata le elargizioni di cui all'articolo 5, commi 1 e 5, della legge 3 agosto 2004 n. 206, impegna il Governo ad adottare ulteriori iniziative normative volte ad estendere agli stessi soggetti anche i benefici previsti dal comma 3 della legge del 3 agosto 2004, n. 206. 9/3194/13
A firma di Forgione, Piro, Lumia, Angela Napoli, D'Ippolito, Tassone, Pellegrino, Marchi, Incostante, Lagan Fortugno, Burtone.
INTERVENTO ALLA CAMERA DI FRANCESCO FORGIONE 21/11/2007
ILLUSTRAZIONE ORDINE DEL GIORNO SUI BENEFICI ALLA VITTIME DELLA MAFIA
Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, con il mio ordine del giorno n. 9/3194/13, chiediamo un atto chiaro e un impegno preciso per parificare, nel riconoscimento dei benefici, le vittime della mafia e del dovere, alle vittime del terrorismo.
Dopo il primo incontro di Polistena, nella Giornata della memoria del 21 marzo, dove, per la prima volta, si ritrovarono oltre 300 familiari di vittime innocenti della mafia, fu l'intera Commissione parlamentare antimafia (che ho la responsabilita' di presiedere) ad inviare al Parlamento un progetto di legge per il riconoscimento e la parificazione delle vittime. Non ho bisogno di spiegare l'importanza e il valore - non solo simbolico, ma anche civile e democratico - di quel provvedimento.
Il Governo ha pensato di recuperare, gia' nel decreto-legge fiscale, parte di quell'articolato e cio' e' un fatto che ritengo estremamente positivo: avviene per la prima volta e colma quel vuoto nel riconoscimento che si era determinato, a favore delle vittime del terrorismo, con la legge n. 206 del 3 agosto 2004.
Oggi chiediamo che in nessun aspetto vi siano discriminazioni e differenze. Non si tratta di un conflitto tra i familiari delle vittime. Il dolore, la sofferenza, il percorso e il senso della vita di chi e' stato colpito - innocente - dalla violenza e dalla barbarie mafiosa, non trova soluzione in alcun disegno di legge. Lo Stato e la Repubblica hanno il dovere di riconoscere il valore del sacrificio di chi e' caduto - innocente - nello scontro tra la criminalita' organizzata e la democrazia.
Per questo motivo, oggi - e mi rivolgo ai rappresentanti del Governo - chiediamo un pronunciamento chiaro. Manca solo l'estensione del comma 3 della legge n. 206 del 3 agosto 2004 alle vittime del dovere e alle vittime innocenti della mafia, per evitare, non solo la percezione nei familiari e nei cari, ma anche la concreta continuita' di una situazione nella quale, in questo nostro Paese, esistono vittime di serie A e vittime di serie B.
Abbiamo sentito dal Governo - e ancora oggi la leggiamo sui giornali attraverso le dichiarazioni del Ministro dell'Interno, Amato - parole impegnative su questo punto. Si tratta ora di darvi corso. Non si e' potuta trovare una soluzione nel decreto-legge fiscale in discussione. La legge finanziaria, gia' giunta all'esame della Camera, e' l'occasione per fornire una risposta a tante cittadine e cittadini che la attendono.
Il Governo colga il valore e il significato politico di un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi parlamentari. Quando si affrontano i problemi della lotta alla mafia, del valore civile, del sacrificio delle vittime e del loro riconoscimento, e' sempre necessario tenere bassi i toni della responsabilita' e del rigore dei comportamenti politici ed istituzionali, individuali e collettivi, evitare le strumentalizzazioni di parte, sottrarsi alle piazze mediatiche, assumere la responsabilita' delle scelte di ognuno e di ognuna. La credibilita' dell'azione dello Stato nella lotta e nel contrasto ai poteri criminali e' fatta di tante cose: dell'azione delle tante donne e uomini delle forze di polizia, del lavoro della magistratura, della trasparenza dei partiti e della politica, della ribellione del mondo imprenditoriale ed economico.
Nella nostra storia, in questa travagliata storia del nostro Paese, troppe volte tutto ci ha portato al sacrificio estremo di donne e uomini come, del resto, e' avvenuto per la lotta al terrorismo. Riconoscere il valore e l'esempio morale, civile e sociale, senza differenze e discriminazioni, e' cio' che oggi, con l'ordine del giorno in esame, chiediamo al Governo e all'intero Parlamento.