Se dovesse entrare in una bisca i bari scapperebbero alla vista di quel suo ghigno... Claudio Scajola non perde occasione per sfoggiare l'arrogante supponenza di chi si sente impunito e intoccabile. L'insulto è la sua unica risposta, la delegittimazione ed il disprezzo per chiunque non si chini alla sua corte sono assoluti. La verità dei fatti è da cancellare, chi documenta i fatti o fa informazione su inchieste, per lo Scajola è da annientare senza mezzi termini...
Le inchieste giudiziarie che incappano in lui (perché lui spunta sovente al fianco di chi è oggetto d'indagine, come la gramigna) sono, secondo la sua autorevole imparzialità, fondate sul nulla... sono indagini poco serie. E' con questo atteggiamento da biscazziere che ha sorvolato sui pesantissimi rilievi che gli sono stati mossi, documentalmente, nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" (leggi il capitolo a lui dedicato) e così ha risposto alla pubblicazione da parte de Il Secolo XIX e de La Stampa sugli atti di indagine della Procura di Genova che hanno fatto emergere le sue "raccomandazioni" con assunzione assicurata presso l'Autorità Portuale ed il suo asse con il Franco Manzitti, giornalista de "la Repubblica" vicinissimo a quel Claudio Burlando in costante tandem con il "Re" dell'imperiese. Lui non risponde su quello che fa, si sente onnipotente... nei suoi occhi vedi scorrere le immagini di "nessuno mi può giudicare". Crede di essere investito da un'immunità divina che lo esula dal rispondere delle sue responsabilità. Per lui la cosa pubblica è roba sua. Così come lo sono la terra, l'aria ed il mare. Lui con il suo clan e la sua corte è il grande sponsor delle speculazioni e lottizzazioni nel Ponente Ligure. I Sindaci li nomina lui, non li vota nessuno. E' un uomo d'altri tempi... si crede ancora il Signore del Feudo, una sorta di Sauron dal mantello azzurro (ne sanno qualcosa Marco Biagi ed i manifestanti pacifici del G8 di Genova). Nella terra dello Scajola non ci sono gli orchi, ma i più mimetizzati grembiulini... non ci sono il grande occhio di fuoco e le torri delle fonderie, ci sono le centrali nucleari e gli inceneritori killer.
Noi, come Casa della Legalità, abbiamo pubblicato integralmente quelle intercettazioni e gli atti dell'inchiesta sul Porto di Genova che vedono la lunga mano di Scajola. Lui su questo fa finta di nulla, non risponde. Anzi, per lui rispondo altri che, come al solito, accusano come "crimine" la pubblicazione delle intercettazioni che dimostrano le illegalità che la magistratura ha scoperto e perseguito.
Ecco di seguito quello che abbiamo scritto per primi sullo Scajola in riferimento al Fronte del Porto genovese, con gli estratti e la pubblicazione intergale dei documenti e la rassegna stampa sul caso... clicca qui