
Quando si dice che per capire certe cose
bisogna entrarci dentro, sviscerarle... si dice una cosa vera. E per
farlo bisogna, a volte, forzare, rischiare... E' l'unico modo per
comprendere chiaramente il contorno ed i protagonisti. Ecco dunque
che, ancora una volta, entriamo dentro a quello che è il clan di
Carmelo GULLACE e dei
FAZZARI.
Da tempo
avevamo messo in evidenza il forte indiscusso legame tra
Carmelo
GULLACE con i
MAMONE, sottolineando sia il legame
"parentale" tra il clan
GULLACE-RASO-ALBANESE per il
matrimonio tra
Luigi MAMONE con una
RASO, Alba, sia per
legame di "cerimonia religiosa" visto che
Carmelo GULLACE
è padrino dei figli di
Vincenzo MAMONE, sia per la figura di
Silvio CRISCINO (la moglie di Criscino,
Angela MAMONE
era sposata precedentemente con un
RASO) con la catena di
torrefazione automatica, sia con
Gino MAMONE e la
ECO.GE...
Da
tempo avevamo anche detto che
GULLACE, sposato con
FAZZARI
Giulia, continuava ad operare (anche se agli arresti
domiciliari), incontrando ad esempio sia Luigi che Vincenzo
MAMONE,
ma anche ad esempio,
Antonio FAMELI altro 'ndranghetista,
padrone di Loano, già condannato all'ergastolo - con sentenza
annullata dalla Cassazione per vizio di forma, remember il giudice
Carnevale? - per omicidio.
Così come da tempo non abbassiamo
la guardia sull'asse
GULLACE-FAZZARI che attraverso svariate
società, dalla
LIGURSCAVI alla
SCAVI E COSTRUZIONI,
passando per la
SA.MO.TER. della
Rita FAZZARI con il
Roberto ORLANDO (formalmente), continuano ad operare con
appalti, incarichi e concessioni pubbliche. Ed ancora avevamo già
indicato le pesanti responsabilità dei
GULLACE-FAZZARI per la
Rifiuti Connection Ligure, con la Cava dei Veleni di Borghetto Santo
Spirito e tutti i traffici di
Francesco FAZZARI & C.
Avevamo denunciato con nettezza non solo le responsabilità della
PROCURA di Savona, con i ritardi nei procedimenti giudiziari,
ma anche la vergogna di quei beni strappati giustamente ai
FAZZARI
che poi però in parte gli sono stati comunque lasciati in mano
(vedi la
villa abusiva che doveva essere - e deve essere -
demolita), che sono svaniti (vedi
i mezzi che erano stati
depositati presso le strutture dell'aeroporto di Villanova
d'Albenga), che non si sono mai cercati (vedi
i beni intestati
ai componenti della famiglia in
Calabria ma anche in
Spagna).
Ma per fortuna qualcuno alla schifezza, al
marcio, ha detto no anche in quella famiglia. Questi è Fazzari
Orlando. Dopo anni di scontro con il resto della sua famiglia, di
denunce ed esposti, di truffe subite e denunciate, gli hanno fatto
anche ritrovare, con una perquisizione disposta dall'ex Procuratore
Capo di Savona,
Vincenzo SCOLASTICO, un mitra nell'area dove
operava la sua ditta... In un batter d'occhio gli agenti sono
arrivati e su 10.000 mq circa di area, si sono subito diretti lì, in
quel punto preciso, dove hanno "trovato" quell'oggettino che
qualcuno aveva pensato bene di collocare.
Il
Fazzari
Orlando non ha ceduto, già dal 1984 aveva rotto i ponti e non
voleva avere assolutamente nulla a che fare con la sua
famiglia
e con
GULLACE. Fazzari Orlando non è nemmeno andato al
funerale di
Francesco FAZZARI, quel padre che aveva rinnegato
da lungo tempo e che lo aveva sfruttato sin da ragazzo.
Se la
parte dello sfruttatore vi era principalmente quella di
Francesco
FAZZARI, sono i fratelli/sorelle di Orlando Fazzari ad averlo
depredato di tutto. In particolare
FAZZARI Giulia,
alias
la moglie di Carmelo GULLACE,
è stata la parte attiva ed esecutiva dell'azione di truffa
con cui è stato portato via tutto ad Orlando Fazzari. Tutto
denunciato puntualmente, ma che mai ha visto l'interessamento di quel
Palazzo di Giustizia di Savona.
Dopo aver conquistato e pagato
caro (non tanto in termini economici quanto per altro) quel pezzetto
di terra per la
Ligur Block (che nasce nel 1986), ha
continuato ad avere problemi per le attività della
CO.MI.TO srl
(
Compagnia Mineraria di Toirano) - prima era una s.p.a. -
che oggi fa capo a
Giulia FAZZARI, e che è stata acquisita
dalla
SA.MO.TER. Tutto denunciato sempre, non solo ai
CARABINIERI ed alla
PROCURA ma anche alla
REGIONE
LIGURIA.
L'operare corretto, rispettoso delle regole, da
parte della
Ligur Block non è tollerato, soprattutto quando
questo è confinante, ha occhi su chi invece delle regole, della
legalità se ne fotte. E così mentre l'area della
Ligur Block
è in ordine l'altra area accanto, della
CO.MI.TO. e
SA.MO.TER., continuano le attività di cava nonostante ormai
il monte stia franando e succede un po' di tutto. Nel regno di
Carmelo GULLACE - che non risulta da nessuna parte nelle
visure delle società, ma in realtà è il vero volto di quelle
imprese - si può fare qualunque cosa, tanto il signor
'ndranghetista, pluriomicida (anche di bambini) e pluricondannato, ha
le spalle ben coperte ed intanto dopo la "prigione dorata" nella
sua villa che domina Toirano, è pure tornato libero. Non solo la
PROCURA ed i
CARABINIERI non gli dedicano le attenzioni
dovute per il suo spessore criminale ben tristemente conosciuto, ma
anche i
FUNZIONARI ed AMMINISTRATORI PUBBLICI,
non osano ostacolarlo, tranne alcuni rari casi che infatti subiscono
minacce, intimidazioni ed anche qualche procedimento, come fu ai
tempi della "Cava dei Veleni".
Infatti se da un
lato quelle società intestate alle
signore FAZZARI lavorano
per molti
ENTI LOCALI, a partire dai
COMUNI della zona,
anche la
PROVINCIA di Savona, che sul controllo e la tutela
del territorio avrebbe qualche competenza, fa orecchie da mercante e
lascia correre. Ma la cosa più inquietante è l'atteggiamento e le
scelte della
REGIONE LIGURIA. Questa non solo non interviene
con il ritiro di una concessione per palese violazione delle norme da
parte della
CO.MI.TO. (quindi
SA.MO.TER.), ma
addirittura facendo finta di nulla sui continui e ininterrotti scavi
del monte, nonostante il fronte di frana sia sempre più ampio e
preoccupante, ha dato alla società dei
GULLACE-FAZZARI anche
il permesso di utilizzare a
"discarica" l'area della cava.
Hanno visto il curriculum vitae dei signori caratterizzato dagli
oltre 12mila fusti tossico-nocivi nella Cava di Borghetto S.Spirito?
Hanno rivalutato gli abusi dei signori? Hanno "amnistiato" quelle
responsabilità e quelle che ha sul proprio groppone
Carmelo
GULLACE? Pare di sì, visto che il funzionario della
REGIONE
LIGURIA addetto ai controlli delle Cave fa i sopralluoghi in cava
con
Carmelo GULLACE (che non risulta in alcun modo titolare
delle concessioni regionali, in quanto le società interessate sono
CO.MI.TO. e
SA.MO.TER. dove formalmente lui non
risulta)... e se qualcuno osa segnalarlo in
REGIONE viene
prontamente diffidato dalla
REGIONE LIGURIA stessa! Risposta
gravissima ed inquietante perché dimostra che in Regione sapevano e
non volevano che ciò si sapesse e dicesse... infatti se un
funzionario di un Ente come la Regione, avesse incontrato per la
prima volta, senza sapere chi fosse, un 'ndranghetista come
Carmelo
GULLACE, magari presentatogli come chissà chi, nel momento in
cui viene avvisato con una segnalazione precisa, normalmente,
dovrebbe ringraziare chi segnala e non invece diffidarlo!
Su
questo punto inquietante abbiamo sentito in
REGIONE l'Ufficio
Attività Estrattive (alias l'ufficio Cave) che ci ha comunicato
che sì è stata fatta un ispezione... qualche mese fa,
congiuntamente con
Forestale, Provincia e Comune... e per la
Regione vi era Roberto RIZZO. Il
direttore
dell'Ufficio Attività Estrattive della REGIONE LIGURIA,
Arch.
GAMBARO, non si scompone quando gli si dice:
ma un vostro
dirigente (della REGIONE LIGURIA) ha fatto un sopralluogo con il
pluri-condannato 'ndranghetista Carmelo GULLACE... Anzi, al
Dirigente, pare proprio tutto normale... se GULLACE è il marito di
Giulia FAZZARI titolare della CO.MI.TO. (con Rita FAZZARI) e della
SA.MO.TER (con Roberto ORLANDO).
Tutto normale quindi... e
nonostante il fronte di frana sia sempre più ampio, la
REGIONE LIGURIA ha dato sia alla società dei FAZZARI-GULLACE la
concessione di scavare ancora il monte, sul fronte destro, sia (visti
i precedenti di famiglia sull'attività di "discarica" a
Borghetto?) -
, l'attività di "discarica" per inerti.
Il fatto che poi gli inerti da come dovevano essere secondo la
concessione originaria, ovvero terra vergine, siano divenuti inerti
derivanti da scavo e demolizioni è alquanto strano... molto
strano, così come è ancora più curioso il fatto che
tra i
"nuovi" inerti autorizzati ci siano anche plastiche, metalli e
chissà cos'altro... ma
questo è un dettaglio, una bazzecola... e poi comunque, precisano in
REGIONE, questo
controllo spetta alla PROVINCIA.
Sull'ulteriore particolare dell'
impianto per il trattamento dei
rifiuti (e la distribuzione di tumori e patologie varie in più,
con le nano-particelle)
che i FAZZARI-GULLACE vogliono collocare
nella Cava, in REGIONE, all'Ufficio Attività Estrattive, dicono che
non ne sanno nulla!
Altro particolare, che sarebbe bello
scoprire, è: in quale Bollettino Ufficiale della
REGIONE LIGURIA,
con quali atti della Giunta o autorizzazioni del Dirigente del
settore, è stato autorizza l'attiva di coltivazione della
Cava
della CO.MI.TO. - SA.MO.TER., considerando che era conclusa? E
ancora: quali atti o autorizzazioni sono state rilasciate dalla
REGIONE per la modifica della tipologia dei materiali utilizzati per
la sistemazione "ambientale" del sito (prima dovevano essere
terre vergini ed ora inerti da scavo/demolizione)? E quindi: chi ha
verificato e verifica che i materiali utilizzati per i riempimenti
siano conformi con quanto prescritto? Carmelo GULLACE?
Comunque
il buon
Carmelo GULLACE, con
le FAZZARI e l'
ORLANDO
Roberto, sta ora anche per far sorgere, nella "sua" area,
anche un
modificatore molecolare per il trattamento di Rifiuti
solidi urbani, indifferenziati, tossico e pericolosi... Notizia
pubblica, già diffusa dalla stampa, e che vede l'intervento della
FIN.PROJECT GROUP di Pisa e, naturalmente, il pieno appoggio
(... come nel classico delle "proposte che non si possono
rifiutare"...), le felicitazioni e gli inchini, del
Sindaco di
Balesrtino e degli
altri pubblici amministratori asserviti
a
Carmelo GULLACE ed ai suoi sporchi traffici. D'altronde i
fusti di materiali tossico-nocivi, così come anche chissà quelle
tante scorie nucleari che arrivano dalla Francia per essere smaltite,
con un impiantino così (alla faccia dell'ambiente e della salute)
non lascerebbero traccia... ed i rischi di ritrovare fusti sepolti o
buttati a mare non ci sarebbero più. Questo tipo di gassificatore,
occorre ricordarlo, da
emissioni simili ad un normale
inceneritore, con particolare riferimento e pericolosità
relativa alle emissioni di
nanoparticelle e metalli.
Dopo
aver tentato (ma gli è andata male) di realizzare a Campochiesa una
discarica di rifiuti speciali, adesso si imbocca la strada
dell'inceneritore... tanto con amministrazioni pubbliche piegate al
GULLACE le peggiori porcate si possono fare, quello che conta
è il business mica l'ambiente, la salute e la legalità... siamo nel
savonese, dove chi fa il suo lavoro rispettando le regole come
Orlando Fazzari passa i gironi infernali, dove il pm
Alberto
LANDOLFI ha la faccia di dichiarare che le mafie non ci sono...
dove l'ex Procuratore
Vincenzo SCOLASTICO (che ora aspira a
coordinare la DDA di Genova) era sempre distratto pur avendo tutte le
informazioni necessarie... e dove, quindi, il
GULLACE & C fa
e può fare tutto quello che più gli aggrada, tanto è semplicemente
un assassino, un killer di bambini... un 'ndranghetista... tornato in
libertà!