- il testo dell'intervento della Casa della Legalità che ilsecoloxix.it ha pubblicato -
Mentre non solo la comunità scientifica ma anche gli economisti
riconoscono l'utilità sociale, ambientale ed economica di strategia come Rifiuti
Zero / Riciclo Totale, in Liguria ed a Genova si continua a perseguire la strada
del ciclo integrato e della "distruzione" dei rifiuti (e quindi dell'ambiente e
della salute). Ecco perché a Genova (come ovunque si persegua il "ciclo
integrato" con le "macchine magiche") aumentano i costi sui cittadini (TIA o
TARSU che sia), oltre che i costi ambientali e sanitari. Perché nel capoluogo
ligure, così come nelle altre province della regione, la scelta politica è stata
quella di garantire il business a chi ha in gestione la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti. Le alternative concrete e efficaci ci sono, sono ormai
collaudate e valutate positivamente ed ultimi in termini ambientali, sanitari ed
economici da sempre più ampi settori, in ultimo in un rapporto della Bocconi. Si
è ancora in tempo per cambiare strada a Genova ed in Liguria, fermando la
costruzione del Gassificatore e Biodigestore a Scarpino e rivedendo il Piano
regionale. Se i cittadini conoscono i fatti ed i dati possono pretendere dalla
amministrazioni pubbliche di cambiare strada: creando occupazione, risparmio di
soldi pubblici, riduzione della tassa, risparmio/recupero della materia, tutela
ambientale e della salute. Perché scegliere il peggio (o meno peggio) come
strategia ad alto costo, quando si può avere il meglio con bassi costi?
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