Enrico Anghilante, editore di SavonaNews e di SanremoNews, aveva dato l'incarico della Direzione di SavonaNews a Mario Molinari, un giornalista di inchiesta indipendente, capace e determinato. Molinari però le inchieste le fa sena guardare in faccia nessuno. Fa il giornalista non l'ufficio stampa o di propaganda di qualcuno, politico o imprenditore, confratello di qualche loggia, cosca o faccendiere da salotti o sacrestie. Anzi le evita. Ed a Savona, più in generale nel Ponente ligure (ma che dico: nell'intera Liguria) certe cose non s'hanno da fare. Gli inserzionisti si risentono. Soprattutto quegli inserzionisti che producono più mazzette, fondi neri o sporchi, che entrate per l'Erario...
Ed allora ecco che Molinari a SavonaNews era una spina nel fianco. Prima di tutto del suo editore e dell'intera informazione. Con le sue inchieste indipendenti, con le sue pubblicazioni delle notizie fondate sui fatti oggettivi, dava forza a chi, nelle altre redazioni voleva promuovere un giornalismo altrettanto indipendente. Metteva in imbarazzo quell'informazione che non osava indicare i fatti, fare nomi e cognomi, far emergere gestioni indecenti e spregiudicate della cosa pubblica, collusioni con mafia e faccendieri, imprese inquinanti che uccidono...
Sappiamo che Enrico Anghilante gli ha sempre lasciato libertà di manovra, anche quando un camion della nota ditta Verus era stato notato tra cumuli di inerti non meglio identificati della costruenda piattaforma Maersk. Il Verus - sempre "amico" degli 'ndranghetisti dei GULLACE-FAZZARI – ebbe a lamentarsi di ciò che scriveva Molinari (con tanto di fotografia). Anghilante sapeva così come era ovvio, che i FOTIA, indicata chiaramente agli Atti come cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI, non gradivano affatto le inchieste lampo di Molinari, così come ancora vedeva i notabili della politicotta locale infastiditi da un Direttore di testata che non correva a palazzo per frequentarli. Inconcepibile (per loro). Il paffuto ufficio stampa del sindaco di Savona (4 addetti) suggerì ed ottenne la revoca dei fondi per Savonanews, fondi per l'editoria (leggi promozione ammorbidente) che il Comune elargiva a TUTTA la stampa nella proporzionata taglia di 3600 euro l'anno (anche ad un sito chiamato rsvn!) E così, mano a mano l'editore Enrico Anghilante diceva che non c'erano più soldi per andare avanti con quella linea, che gli inserzionisti erano andati via intimiditi da “industrie” e sindacati, che bisognava assumere una linea diversa. E' un fatto che oggi la linea editoriale di SavonaNews – affidata ad un ex telecineoperatore di Primocanale, finisca per essere del tutto simile a quella della sua altra testata SanremoNews.
Poi, visto che Molinari continuava a fare il giornalista, piove una bella causa con provvedimento d'urgenza d'urgenza in sede civile dal pidino Zunino e signora, con la complicità - di fatto - dei “grillini” savonesi che si tengono chiuse nel cassetto le carte che dimostrano la fondatezza di quanto scritto da Molinari, e l'Editore decide di mollarlo. Molinari è fuori e lo sa, e scrive un editoriale di commiato ai suoi lettori. Non aveva adottato la linea dei suoi colleghi di SanremoNews...
Oggi scopriamo, per iniziativa della Procura di Sanremo, che quella linea di SanremoNews, tanto redditizia e luccicante non era altro che una linea frutto di CORRUZIONE tra privati. Sì, CORRUZIONE TRA PRIVATI. Infatti Giuseppe Argirò, Presidente della PORTO DI IMPERIA SPA ed anche della società pubblica AREA 24 SPA (entrambe coinvolte in indagini pesanti) aveva assunto come Ufficio Stampa un giornalista collaboratore di SanremoNews. In cambio di questo la testata SanremoNews diretta dal giornalista Carlo Alessi, ha assunto una linea morbida, gradita ad Argirò e coloro che lui rappresenta.
Ora Anghilante ed Argirò sono indagati... nel frattempo oltre alla linea “addomesticata” di SanremoNews, a SavonaNews Molinari non c'è più, ma sono arrivati nuovi inserzionisti: come il Verus ad esempio (quel Verus che prima minacciava azioni legali)... e se il Comune di Savona aveva tagliato i fondi a SavonaNews, ora c'è un inserzionista a tutta pagina: la Regione di Claudio Burlando (che tanto dispensa fondi pubblici agli Editori per le inserzioni, come abbiamo denunciato da tempo), lo stesso Claudio che ha dato impulso determinante alla nomina di Argirò alla guida di Area 24.
Se la Procura di Sanremo, guidata dal procuratore Cavallone, questa mattina ha promosso le perquisizioni in uffici e abitazioni, e prosegue nell'inchiesta, l'Ordine dei Giornalisti, tace. Così come tace, ad esempio, sul fatto che un corrispondente Ansa, nel savonese, assuma al contempo incarichi come "Ufficio Stampa" in Comuni savonesi (come nel caso di Andora)... Una linea di indifferenza, che sarebbe meglio, anzi che è opportuno venga interrotta con una chiara e netta presa di posizione, così da non far sorgere dubbi che la loro linea sia una linea “morbida”.
P.S.
Argirò viene da Confindustria Imperia, quella che la mafia non la vedeva. Quella che gli imprenditori mafiosi erano onesti imprenditori sino a sentenza definitiva... Quella che chi faceva lavorare i mafiosi e subiva pure attentati a scopo estorsivo, come il Pier Giorgio Parodi, non lo espelleva, alla faccia dei Protocolli di Legalità e nuovi Codici interni che sventolava... Praticamente come la Confindustria di Savona, o quella di Genova... unite in una linea “morbida”, anche queste!
P.S. 2
SanremoNews, con la linea "ammorbita" dai potenti dell'imperiese, è la stessa SanremoNews che cercò di delegittimare in tutti i modi Marco Ballestra, responsabile di aver denunciato le collusioni mafia, politica ed affari, conquitandosi, come anche il presidente della Casa della Legalità, una bella condanna a morte dagli uomini della 'ndrangheta. Così, tanto per ricordarlo!