La chiamano “messa in sicurezza”, qualcuno con molta faccia tosta affermava che si era alla conclusione della “bonifica”. I primi di agosto la Casa della Legalità si è recata a Cogoleto per verificare la realtà - dopo la gara di cui ampiamente si è parlato (vedi qui) – e si è quindi proceduto ad informare le Autorità preposte perché quello che abbiamo trovato era una distribuzione gratuita di cancro, visto l'effetto cancerogeno del cromo esavalente e che il cromo esavalente lo abbiamo trovato “grattato” da muri e impianti... e quindi lasciato lì, in attesa di vento e acque che lo potessero trasportare...
La prima cosa che salta agli occhi è che mancava lì, dall'ex Stabilimento STOPPANI, così come anche al Molinetto, ogni sorta di cartello sul nuovo appalto assegnato dall'Ente Commissariale e che prevede, tra l'altro (anziché la chiusura definitiva con messa in sicurezza della Discarica del Molinetto, così da porre soluzione all'infrazione avviata dalla UE per l'omessa chiusura in sicurezza dell'impianto nei tempi prestabiliti) la riapertura della Discarica (con quasi certa prossima variante al progetto a base di gara). Un appalto che è stato assegnato all'unica partecipante alla gara: la “RICCOBONI”, su cui torniamo tra poco.
Visionando il sito risulta evidente la presenza di CROMO ESAVALENTE con possibilità di dispersione dello stesso nell'ambiente e quindi con grave pregiudizio anche per la salute pubblica.
Esponenti dell'Ente Commissariale dichiaravano, ai giornalisti de “Il Secolo XIX”, in una video-intervista, che quella sostanza “gialla” che impregna murature, tubature e impianti è “CROMO ESAVALENTE”...
... dalle fotografie scattate da noi in data 10.08.2014 risulta che tale sostanza che impregnava impianti, tubature e murature sia ancora presente e che in alcuni casi sia stata “staccata” da murature, tubature e impianti ed abbandonata al suolo senza rimozione con conseguente rischio evidente di dispersione nell'ambiente. In particolare si è notata la rimozione (totale o parziale) di mattoni con incrostazioni evidenti di “CROMO ESAVALENTE” senza alcun isolamento adeguamento dell'area e con tali incrostazioni tramutate in “polvere”. (Alcune delle foto scattate, relative a questo "dettaglio", le pubblichiamo in coda).
Attuale responsabile del sito risulta la BRESCIANINI Cecilia Vice-Commissario Straordinario, oltre, ovviamente, al titolare dell'appalto e di eventuale (ignoto) sub-appalto, che ha prodotto tale situazione.
Si deve inoltre ricordare che:
- la “RICCOBONI” risultava già operare in A.T.I. con la “FRATELLI BARALDI SPA” che risulta essere coinvolta nell'inchiesta della Procura di Genova denominata “PANDORA”, quale “appartenente” al “cartello di imprese” capeggiato dal noto MAMONE Gino per il controllo degli appalti pubblici. La “F.LLI BARALDI” proprio per tale rapporto e cointeressenza con la nota “ECO-GE” dei MAMONE ha visto adottare, in allora, dalla Prefettura di Modena Informativa “atipica” Antimafia.
- la “RICCOBONI” (vincitrice dell'ultimo discutibile appalto – ed UNICA PARTECIPANTE allo stesso) risulta aver consolidati rapporti – anche e proprio in riferimento al S.I.N. STOPPANI, vedesi anche l'ATI vincitore della gara di bonifica degli arenili - con l'Ing. FERRO Giovanni (“I.S.A.F. SRL”) che risultava (dagli Atti) il professionista di fiducia dei MAMONE (“ECO-GE” e “SVILUPPO FE.AL” – già “FEGINO CINQUE”) e della vecchia gestione ed amministrazione della STOPPANI (“IMMOBILIARE VAL LERONE”).
In merito all'Ing. Nanni FERRO - ed alla questione STOPPANI - avevamo recentemente parlato nell'ambito degli approfondimenti sulla partita "AURELIA-BIS" (vedi qui) ma per semplicità riportiamo qui il passaggio in questione:
Anche in merito alla questione STOPPANI si ritiene opportuno segnalare, sinteticamente, quanto segue:
- In propria Relazione alla Procura di Genova, Prot. 5424/1°/67 dell'aprile 2007, la Guardia di Finanza di Genova, segnalava:
“[...]
2.Delitti di corruzione di pubblici ufficiali e funzionari
Tra le società sponsorizzatrici vi è la società “ECO.GE” di MAMONE Gino, componente della nota famiglia MAMONE di origini calabrese. Attraverso la registrazione di fatture per operazioni inesistenti, il MAMONE, si è creato dei “fondi neri”, che lo stesso utilizzerebbe per il pagamento di tangenti a taluni politici ed imprenditori locali, finalizzati alla partecipazione della “ECO.GE” in gare per appalti pubblici e non. Infatti, una delle attività a cui è interessato l'indagato è la compravendita di alcune aree-terreni di scarso valore con società di costruzioni immobiliari. Le stesse verrebbero rivalutate attraverso operazioni di bonifica, da lui stesso effettuate, e attraverso l'ottenimento di concessioni edilizie. La concessione di quest'ultime sarebbero in seguito agevolate presso le opportune sedi da politici appartenenti ad alcuni Enti locali.
Fra queste operazioni allo stato attuale sono in corso quella dell'ex oleificio GASLINI di Genova e dell'area STOPPANI di Cogoleto.
> Vicenda “Stoppani”
L'area STOPPANI al momento è soggetta alla giurisdizione del Commissario Straordinario Avv. Giancarlo VIGLIONE, nominato dal Ministero dell'Ambiente per sovrintendere ai lavori di bonifica dell'area. MAMONE Gino avrebbe intenzione, attraverso un concordato fallimentare con la società STOPPANI SPA, di comprare l'area, ancora di scarso valore commerciale, in quanto non ancora bonificata e procedere successivamente sia alle operazioni di bonifica che alla rivendita del terreno a società di costruzioni immobiliari, dopo essersi assicurato le concessioni edilizie facendo ricorso ai canali politici.
Frattanto il Ministero dell'Ambiente ha emesso apposito provvedimento per ottenere il risarcimento dei danni patiti per l'inquinamento del suolo dal cromo e da altre sostanze nocive trattate dalla segnalata e tristemente nota “STOPPANI SPA”. Il risarcimento ammonta a 300 milioni di euro. Benché questo provvedimento lo preoccupi, il MAMONE non desiste dai suoi intenti di accaparrarsi l'area e portare a compimento le sue speculazioni.
Egli intende proseguire nel suo operato, avvalendosi dei suoi numerosi appoggi politici attraverso i quali ottenere l'approvazione ed il consenso degli Enti Locali per il buon esito del suo progetto. Grazie alle conversazioni telefoniche intercettate sulle utenze in uso agli indagati innanzi citati, sono stati acquisiti preziosi elementi circa il coinvolgimento delle sottonotate persone, che opererebbero a favore del MAMONE:
1. STRIANO Paolo, consigliere comunale e Capo Gruppo della Margherita del Comune di Genova nonché membro della III Commissione per l'Urbanistica – Assetto del Territorio e Lavori Pubblici di detto Comune;
2. Dott. LAZZARINI Giampiero del Comune di Arenzano, responsabile dell'Ambiente, definito come “quello che firma tutto”;
3. Dott. MINERVINI Gabriella, Direttore Generale Dipartimento Ambiente – Sezione Valutazione Impatto Ambientale – Regione Liguria;
4. Dott. BRESCIANINI Cecilia, Vice Commissario Straordinario per la bonifica dell'area Stoppani nonché ex Direttore scientifico dell'Arpal;
5. Avv. Massimo CASAGRANDE, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra del Comune di Genova
6. Ettore ROSATO, Sottosegretario al Ministero dell'Interno.
Le conversazioni telefoniche intercettate, come evidenziato nell'apposita corrispondenza, fanno ragionevolmente ritenere che l'ECO.GE, e quindi il MAMONE, sia tutt'altro che intenzionata ad interrompere i lavori presso la STOPPANI.
[...]”.
Nell'ambito della medesima attività di indagine la Guardia di Finanza procedeva già il 31 gennaio 2007, nell'ambito delle attività tecniche a questa delegate, nel documentare i contatti del MAMONE con GAMBINO Luigi, in quel momento ex Sindaco di Arenzano:
“[...]
Va ricordato che il MAMONE sta curando altri affari di notevole rilevanza economica, fra cui quello della bonifica area STOPPANI di Cogoleto e quello della bonifica depositi di pertinenza “PRAOIL” nella zona di Ge-Pegli (…)
Per quanto riguarda l'aspetto della STOPPANI le indagini tecniche hanno permesso di ascoltare una conversazione avvenuta tra tale GAMBINO Luigi (ex sindaco di Arenzano...) e l'indagato in ordine ad un appuntamento fra quest'ultimo e il noto Marchese CATTANEO ADORNO, rientrato in Italia dopo una lunga latitanza in Brasile per una condanna penale scaturita dalle indagini svolte nei primi anni '90 in questa città, per gravi fatti di corruzione di funzionari e amministratori pubblici.
Dal tenore delle conversazioni avvenuti con il CAFARELLI si deduce che il MAMONE dovrà discutere con il CATTANEO, nel Grand Hotel di Arenzano, delle sorti della Stoppani, allo stato attuale in corso di bonifica da parte della ECO.GE SRL.
Progressivo n°: 753
Numero intercettato: 335/698****
Intestatario: ECO.GE Srl – Via E. Ferri nr. 11 – Genova
Data Fonia: 30/01/2007 ora: 09:39:50
Durata: 0:03:04
Utente: Gambino Luigi
Chiamata: Uscente
Numero: 339361****
Gino MAMONE: G / GAMBINO Luigi: L
L: pronto
G: Gambino!
L: si
G: sono Gino Mamone, come stai, buongiorno!
L: oh ciao, come va?
G: bene!
L: dimmi.
G: ti volevo dire una cosa, siccome noi abbiamo mandato un fax al Commissario... L: chi l'ha mandato?
G: al Commissario di Arenzano
L: ma chi ce l'ha mandata?
G: ce l'ho mandato io
L: ah, dimmi
G: perché abbiamo un incontro giovedì alle 12:00 col Comune di Cogoleto per fare già un infarinatura di cosa p...
L. io ne vengo adesso, guarda da ...mmm... per aprirti tutte le strade possibili, adesso da la, dimmi!
G: eh, siccome non mi ha risposto nessuno, a me farebbe piacere che il Comune di Arenzano partecipasse anche al...
L: ma credo che participi eh?
G: eh, ma...
L: mi ha detto Lazzarini che c'è una riunione a Cogoleto!
G: eh! Ah va bene
L: giovedì
G: però io sono stato...
L: aspetta un attimo, stai in linea
G: eh! Non ti preoccupare per...
L: stai in linea
G: certo, certo!
L: 9138252, l'ho fatto giusto, aspetta un attimo che... sull'altro telefono, sono qui in un posto, Lazzarini, Lazzarini mi ha detto. 252, ne vengo adesso;
G: volevo solo verificare che lo sappiano, capito? Non vorrei che magari poi dicano, cazzo ha fatto male... e non mi han detto niente, capisci?
L: adesso non risponde Giampiero, cavolo, ma... ti richiamo...
G: Giampiero è quello grosso, alto
L: Lazzarini è quello, il responsabile dell'Ambiente
G: eh bravo, quello con gli occhiali...
L: quello che firma tutto, stamattina son stato con lui aaahh, Giampiero...
G: non è che mi puoi dare il cellulare... L: scusa... stai, stai lì, stai li Mamone, Giampiero scusa ho... ma ha chiamato il sig. Mamone, giovedì noi ci siamo presenti alla riunione a Cogoleto... eh! Lui ha mandato un fax al Prefetto chiedendo la nostra presenza... quando lo hai mandato sto fax?
G: eeehh... la settimana scorsa
L: non ne puoi mandare uno all'attenzione, stamattina, del dott. Lazzarini subito?
G: aspetta, lo mando subito al dottor... [...]
L: perché lui vorrebbe che si sei anche tu, capito? adesso gli dò il fax 010.
G: si!
L: 9138 dimmi!
G: 9138.
L: 284, attenzione dottor Lazzarini.
G: ok! domani...
L: stai lì Mamone, stai lì, eehh, ciao Giampi, mi raccomando questo che ti ho detto con Mamone eh? Ciao ciao... allora niente, ti volevo dire che hai sentito no?
G: si! Si!
L: non l'ha ricevuto, tu gli fai il fax giovedì viene... io gli ho detto apertura massima eh?
G: ok grazie!
L: bene? Senti però... grazie niente, domani allora...
G: ci vediamo domani mattina
L: eh
G: eh... alle 11 io e te
L: eh.. ma quando tu mi dici... vabbè niente... è meglio dire a voce certe cose
G: eh bravo bravo, ci vediamo domani mattina, tranquillo!
L: ciao, ciao
G: ciao
[…]”
L'interesse per la STOPPANI emerge inoltre in altre intercettazioni contenute anche nell'Informativa finale della Guardia di Finanza che si è già sinteticamente vista in riferimento al “cartello di imprese” facente capo al MAMONE Gino. In particolare:
- in una conversazione del MAMONE Gino con l'AVIGNONE Domenico (cl. 1975, che risulta mappato nel 1999 il 416-BIS, come appartenente alla cosca SANTAITI-GIOFFRE', e per omicidio nel 1992, 1994 e nel 2003):
18/06/2007 – ore 9:51:00
AVIGNONE Domenico = A
MAMONE Gino = M
A: pronto..
M: pronto
A: Ciao Gino.. Mimmo Avignone
M: Ciao Mimmo come stai?
A: tutto bene tu?
M: eh sono un po' nei casini con sta Stoppani guarda
A: eh si me lo diceva mio fratello..
M: l'hanno fatta fallire 'sti bastardi guarda... maledetti bastardi giudici di merda
A: tu tutto bene... a parte questo diciamo
M: eh bene... ..a parte quello tutto bene via... .ci abbiamo smenato un milione e mezzo di euro fino ad adesso
A: porca puttana
M: porca puttana maledetta....
[...]
12/09/2007 – ore 17:41:51
MAMONE Gino = M
AVIGNONE Domenico = A
A: pronto
M: Mimmo?
A: si Gino
M: ciao come stai?
A: tutto bene tu?
M: ma siamo qua a battagliare dietro sempre sta cazzo di STOPPANI guarda che mi stanno levando la pelle ah ah ah
A: okey... ti facevo ancora in ferie» mi hai detto che eri fuori che eri partito
M: ma no! sono andato via un week end eh eh eh
[…]
- in una conversazione con il GAZZETTI Ivan Direttore Tecnico della “F.LLI BARALDI SPA”, individuata come parte integrante del “cartello di appalti” del MAMONE, nonché soggetta per iniziativa della Prefettura di Modena ad Informativa antimafia proprio per il rapporto consolidato con i MAMONE:
11/09/2007 ora: 08:58:32
GAZZETTI Ivan = I
MAMONE Gino = G
G: Si...
I: ciao Gino!...
G: com'è?...
I: come stai?...
G: bene tu?...
I: abbastanza posso parlare?...
G: dimmi tutto».
I: domani sono a Genova tu non ci sei lì in giro...
G: io s... sono però nel pomeriggio perché al mattino cel'ho... sono incasinato fino alle sei dietro lì alla STOPPANI... però al pomeriggio sono a tua disposizione...
I: ah il pomeriggio però s... si bon ma ho paura di non farcela...
[…]
- in conversazioni con il TIEZZI Gianfranco, esponente politico e già Pubblico Amministratore, che nell'ambito della medesima attività di indagine emergeva aver ottenuto la disponibilità del “pacchetto” di voti controllato dal MAMONE Gino per le elezioni comunali del 2007:
19/06/2007 ore 12:23:53
MAMONE Gino = M
TIEZZI Gianfranco = T
T: pronti!
M: come stai caro?
T: bene te?
M: sempre di corsa, adesso c'è sto casino della Stoppani che va in fallimento
T: e ma come è lì?
M: eh non lo so adesso dobbiamo vedere cosa dice il curatore perché noi adesso dipendiamo poi dal curatore di Milano...
T: eh
M: e bisogna vedere un pochettino che cazzo succede qua... cosa decide anche se no belin perdiamo lavoro della gente, abbiam perso..perdiamo un milione e mezzo di euro spesi fino a oggi ... è un bel casino eh!
T: eh... come è stato ... come è stato possibile?
M: eh lì il curatore non ha voluto sentire ragioni... ma secondo me l'ha fatto per levarsi tutti i creditori di dosso perché se no ne veniva fuori il concetto delle votazioni etc. e poi c'era questa questa richiesta da cinquecentocinquanta milioni di euro dal Ministero... da VIGLIONE (fonetico) sai?
T: eh eh
M: e allora lui non se la sentiva secondo me di fare un concordato con una richiesta cosi talmente alta da parte del ministero dell'ambiente
T: umh!
M: e poi non esiste questo danno ambientale che hanno millantato questi qua capisci?
T: ah no?
M: eh no non esiste perché la Stoppani ha inquinato fino a quando era autorizzata a inquinare, quando sono cambiate le leggi la Stoppani si era adeguata alle leggi capito?
T: eh
M: certo che all'epoca era autorizzata a buttare la roba in mare e a sporcare la spiaggia ma era autorizzata capito?... cioè sono quelle cose sai ..che poi quando ti vai a sedere poi ci sono tornano tutti i numeri tornano... il fatto che bisogna capire poi quando ci si siede quando poi deciderà qualcuno boh! bisogna vedere un attimo... senti poi mi farebbe piacere se una sera magari ci vediamo con calma
T: eh si
[...]
Emergeva inoltre che uno dei destinatari dei “regali” del MAMONE Gino fosse anche il curatore fallimentare dell'IMMOBILIARE VAL LERONE (EX STOPPANI). Il passaggio in questione è riportato sempre nell'Informativa finale “PANDORA” nella parte in cui si esaminano i rapporti con il PISANI Giovanni detto “Gianni” (del CdA di SVILUPPO GENOVA SPA):
[…]
Un evento curioso ma degno di essere riferito è quello della donazione di una "arbanella” di acciughe al PISANI.
Nella conversazione telefonica del 19 ottobre 2007 - ore 19,22 (...), il MAMONE promette al PISANI delle acciughe sotto sale, puntualizzando la loro rarità: “bene, senti una cosa e... noi quest'anno abbiam fatto le acciughe sotto sale...che tra l'altro ce n 'è poche quest'anno in Liguria.... sono pregiate... è un albanella te la dò... l'avevo fatta per te anche, senti ma dove te la mandola casa.. ? ...te la mando in ufficio lune.....”
Trascorsi dieci giorni e più precisamente il 29 ottobre, dopo aver ottenuto consensi sul progetto di demolizione del gasometro, il MAMONE rievocava l'arbanella di acciughe, stranamente conservata all'interno della sua auto: “noi quando ci vediamo..? La settimana prossima.. ? … … … se mai quella co... quella roba... inc.le.., me la tengo in macchina... poi te la do se no..”
Il PISANI non era l'unico destinatario di tali attenzioni, risulta infatti che altre individui con incarichi di prestigio o influenti come PICCOLO Piero, GIACOPELLI Silvano, LO PRESTI (Praoil), GARROZZO Aldo della ERG, POGGI Gian (...), GHIO, GIACOBELLI della FINTECNA abbiano ricevuto lo stesso tipo di dono, nonostante la tanto decantata "rarità" del prodotto ittico.
Rimanendo in tema di "doni disinteressati", il MAMONE avrebbe consegnato anche dei barattoli di "pesto" preparati dalla moglie CAPUANA Ines in quantità industriali, visto il numero dei "clienti": MASINA di Roma, ing. SANTI di Roma, LIPARI, LO PRESTI, GIACOPELLI o IACOBELLI, Ivo consigliere regionale a Trieste, ADINOLFI (curatore fallimentare della Stoppani) e dott. PASCALE.
[…]
In merito alla STOPPANI ed all'Ing. FERRO Giovanni occorre anche segnalare che questi era stato indicato proprio dal MAMONE Gino, unitamente alla gestione della “IMMOBILIARE VAL LERONE SPA” (EX STOPPANI SPA), nell'ambito del “CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA” attraverso cui il MAMONE voleva acquisire il controllo dell'area dell'ex fabbrica STOPPANI.
Il tentativo del MAMONE non si fermava nemmeno davanti al fatto che nel novembre 2006 fosse stato proclamato lo “STATO DI EMERGENZA” per il sito dell'ex STOPPANI.
L'Atto in questione, del 12 dicembre 2006, veniva stipulato tra: “la Società “Immobiliare Val Lerone Spa”, con sede in Milano (MI), Corso Magenta 85... in persona del suo Amministratore Unico e Legale Rappresentante pro-tempore Dr. Giuseppe BRUZZONE... (più innanzi per brevità, denominata “IVL” o “Promittente Venditrice”); la Società “SVILUPPO FE.AL SRL”, con sede in Genova (GE), via Evandro Ferri 11..., società soggetta all'attività di Direzione e Coordinamento da parte di ECO-GE SRL in persona del suo Amministratore Unico e Legale Rappresentante pro-tempore Sig. Gino MAMONE... (più innanzi, per brevità denominata “Promissaria Acquirente”).”
[In merito al BRUZZONE Giuseppe risulterà condannato dal Tribunale di Genova, per molteplici gravi reati inerenti la STOPPANI, con Sentenza 3719/2010 relativamente al procedimento penale 5712 aperto dalla Procura della Repubblica di Genova nel 2002 – Testo integrale Sentenza. La Sentenza di Primo Grado è stata quindi confermata dalla Corte d'Appello di Genova, con parziale modifica per i reati caduti in prescrizione, confermando la condanna al risarcimento delle Parti Civili, con Sentenza 1650 del 1.06.2012 - passata in giudicato il 24/10/2012 – Testo integrale Sentenza.]
Nello stesso, oltre ad indicare, tra l'altro, anche la volontà di “riaprire” la DISCARICA DEL MOLINETTO [In merito alla DISCARICA DEL MOLINETTO occorre segnalare che la stessa, da cui fuoriescono gli inquinanti lì conferiti quali il “CROMO ESAVALENTE”, risulta vedere aperta una procedura di infrazione da parte dell'UE in quanto avrebbe dovuto essere chiusa (ovvero non più riceve conferimenti) ma tale chiusura non è stata effettuata. L'intento di riaprire la DISCARICA DEL MOLINETTO, perseguito dal MAMONE nell'ambito del tentativo di prendere possesso del sito dell'ex Stoppani, è stato poi concretizzata dalla Gestione Commissariale (Vice-Commissario BRESCIANINI Cecilia). Tale “riapertura” è stata infatti posta come punto centrale della recente (e discussa) gara d'appalto in cui vi è stato un unico partecipante che si è aggiudicato l'incarico (la “RICCOBONI SPA”, ovvero la società già in ATI con l'ISAF ed altri e già in ATI con quella F.LLI BARALDI - del “cartello di imprese” facente capo al MAMONE - sempre in riferimento al SIN STOPPANI)], si legge:
“di far provvedere a propria cura e spese, alla valutazione delle restanti ed occorrenti opere di messa in sicurezza, affidando, entro 30 giorni dalla sottoscrizione della presente scrittura, il relativo incarico all'Ing. Giovanni FERRO, professionista di chiara fama e di reciproca fiducia, docente presso l'Università di Genova per il Corso di Bonifiche Inquinamenti Suoli e Falde”
“di far provvedere, affidando il relativo incarico all'Appaltatrice, all'esecuzione di tutte le ulteriori attività, necessarie per il completamento della messa in sicurezza del sito, purché esse, in esito alle valutazioni dell'Ing. Ferro, risultino accettabili da essa Promisaria Acquirente”.
(...) l'Ing. FERRO Giovanni, con la “ISAF SRL”, oltre ad essere stato indicato come professionista di “reciproca fiducia” dal MAMONE Gino (ECO-GE e SVILUPPO FE.AL) e dal BRUZZONE Giuseppe (IMMOBILIARE VAL LERONE SPA e già STOPPANI SPA), partecipava e si aggiudicava l'appalto dall'Ente Commissariale (seguito dalla Vice-Commissario BRESCIANINI Cecilia) per la bonifica dell'arenile di Cogoleto, compresi nel S.I.N. STOPPANI, in R.T.I. con la “RICCOBONI SPA” (capogruppo), “LOCAPAL SRL” e “Studio Architettura e Ingegneria GNUDI” (ovvero l'opera indicata nel richiamato curriculum vitae dell'Ing. FERRO).
La “RICCOBONI SPA” era..., già interessata dall'assegnazione di appalto da parte dell'Ente Commissariale (Vice-Commissario BRESCIANINI Cecilia) in quanto vincitrice di appalto per la demolizioni e bonifiche in R.T.I. con “GRASSANO” e la “F.LLI BARALDI SPA” che, come si è ampiamente visto, era parte attiva ed integrante del “cartello di imprese” capeggiato dal MAMONE Gino per il controllo degli appalti e sub-appalti pubblici al centro della menzionata inchiesta “PANDORA”, e che proprio per il consolidato rapporto con i MAMONE vedeva adottare dalla Prefettura di Modena informativa interdittiva con esclusione dagli appalti post-sisma in Emilia-Romagna.
FOTO S.I.N. STOPPANI - COGOLETO - 10.08.2014
[LE FOTO SONO STATE SCATTATE DALL'ESTERNO... QUINDI NON SI E' POTUTO
DOCUMENTARE QUANTO DALLA CANCELLATA NON ERA VISIBILE]