La candidata del M5S alla Presidenza della Regione Liguria Alice Salvatore sulla questione MAFODDA afferma che «Anche Peppino Impastato era figlio di un mafioso…».
Questa dichiarazione della Salvatore è un insulto intollerabile alla memoria di Peppino.
Peppino Impastato ha ripudiato il padre, non solo distaccandosi radicalmente da questi e dall'ambiente mafioso a cui il padre apparteneva, ma lo ha fatto pubblicamente, con assoluta nettezza e senza la minima ambiguità.
Peppino ha fatto della lotta alla mafia ed all'omertà l'impegno della propria vita...
Paragonare la figura di Peppino Impastato a Carmine Mafodda, esponente di una famiglia di 'ndrangheta, figlio di un esponente di spicco della cosca, è gravissimo oltre che assolutamente errato.
Un accostamento ed un paragone che come Casa della Legalità riteniamo assolutamente intollerabile.
Mafodda mai si è distaccato da quella famiglia, mai ha ripudiato il padre e la famiglia, restandoci, invece, costantemente legato.
Prima di parlare sarebbe bene informarsi, capire, anche per rispetto alle scelte, all'impegno ed alla memoria di Peppino Impastato.
Come Casa della Legalità, concludendo, sottoscriviamo pienamente la dichiarazione di risposta all'affermazione della Salvatore su Il Secolo XIX di oggi, rilasciata da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, a SanremoNews: «La storia di Peppino è conosciuta da tutti, è una figura di rilievo internazionale che non può essere strumentalizzata da nessuno e in nessuna occasione, elettorale e non. Non abbiamo mai negato il carattere mafioso della nostra famiglia, ma Peppino ne ha preso le distanze fin da subito, ha lottato e ne ha pagato con la sua vita».
"...Mio padre, la mia famiglia, il mio paese. Io voglio fottermene!
Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda!
Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo!
Noi ci dobbiamo ribellare, prima che sia troppo tardi, prima di abituarci alle loro facce!
Prima di non accorgerci più di niente!..."