Il sito è rimasto fermo per qualche mese. Ma la Casa della Legalità non si è fermata, nemmeno per un giorno. Si è lavorato nell'ombra, o, come si suol dire, sottotraccia. E' così che da maggio ad oggi si sono sviluppate diverse inchieste. Buona parte di queste già concluse e consegnate a chi di dovere, altre, altrettanto pesanti, in fase di chiusura. Non è stato un lavoro facile. Non lo è mai, normalmente, e non lo è soprattutto nella ristrettezza assoluta di risorse e quando si vive in un pesante e costante tentativo di isolamento e sotto attacchi continui volti a stancare, intimidire e delegittimare. Se di questo parleremo più avanti, una cosa da dire subito c'è: davanti a questi tentativi c'è un solo elemento che risulta inequivocabile, se le tentano tutte per annientarci significa che si è sulla strada giusta! E proprio questa convinzione è quella che ci spinge ad andare avanti, senza cedere, consci del prezzo che qualcuno vuole farci pagare. Essere a posto con la propria coscienza, nella consapevolezza di essere dalla parte giusta, rende più leggero il peso di questo cammino, mai fermato e che dopo aver raggiunto molti risultati altri ne deve ancora raggiungere. La “ragnatela” di chi vuole fermarci è ampia, colpisce, anche in modo duro, ma non ci fermano.