CON AGGIORNAMENTI AL 12.08.2010
Apprendiamo da fonti giornalistiche che Marco Melgrati ha inviato un comunicato stampa nel quale annuncia una citazione e querela nei confronti della "Casa della Legalità" per il video ed articolo "Alassio, il regno di Melgrati... dove il cemento cola".
Noi ribadiamo fotogramma per fotogramma del video e parola per parola dell'articolo da noi scritto e pubblicato, in quanto in questi sono indicati fatti inconfutabili sull'operato dell'ormai ex sindaco di Alassio ed attuale Consigliere Regionale del Pdl.
E confermiamo quindi anche il passaggio in cui abbiamo reso noto quanto sta emergendo dal lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia in merito agli eletti nei Consigli Regionali in violazione del Codice Etico approvato dall'Antimafia stessa, ovvero che nella lista dei neo eletti - così come anticipata con alcuni nominativi dal vice presidente della Commissione stessa, On. Granata, e riportata anche dalla stampa nazionale - in violazione di tale Codice vi è anche Marco Melgrati. Così come anche confermiamo lo stretto legame tra il Melgrati ed il Claudio Scajola, ulteriormente testimoniato dallo stesso Melgrati in occasione del "lancio" della nuova fondazione dell'ex ministro imperiese con "Dicci quale è il notaio dove dobbiamo iscriverci!!!"...
Ci stupisce poi che l'Architetto-(ex)Sindaco Melgrati, che si definisce tanto cattolico, leggendo che lo si indica (rispetto alle cementificazioni nella veste contemporanea di architetto e pubblico amministratore che ha visto protagonista il Melgrati nella sua ormai passata "vita" alla guida del Comune di Alassio) come un "maestro" che "si potrebbe dire venerabile", lo stesso si sia identificato in un Massone... Sarebbe bello se ci spiegasse come mai un maestro delle cementificazioni del territorio che si può considerare venerabile (da wikipedia: Venerabile è un titolo che la Chiesa cattolica conferisce ... a persone che ritiene si siano distinte per "la santità di vita" o "l'eroicità delle virtù") al Melgrati faccia scattare l'idea del Massone... se ce lo volesse dire non sarebbe male, anche perché è davvero curioso che lui da cattolico abbia pensato prima alla Massoneria che alla Chiesa!
Ribadendo quindi tutto quanto contenuto nel video e quanto riportato nell'articolo in quanto non vi è nulla di diffamatorio nell'esposizione dei fatti che riguardano Melgrati ed i cantieri di Alassio, dichiariamo di essere assolutamente tranquilli e di non temere nulla, anzi auspichiamo che si vada presto al dibattimento così che noi si possa dimostrare l'assoluta pertinenza, continenza, veridicità ed utilità sociale di quanto scritto. Eventualmente qualche problema lo avrà chi dovrà venire in aula e sottoporsi all'esame del giudice, del pm e del nostro legale, visto che chi denuncia è tenuto a deporre sotto giuramento e quindi con il rischio di cadere nella falsa testimonianza se, per accusarci, dovesse affermare cose non rispondenti alla verità!
La cosa curiosa è ancora una volta che i "politici" dimostrano di non essere in grado di confrontarsi con i cittadini e la società civile, rifugiandosi nell'uso della denuncia e nella richiesta di oscuramento di ciò che non gradiscono, anziché rispondere nel merito. Noi ormai siamo abituati e non cedendo andiamo avanti, loro forse non si sono ancora accorti che l'uso capzioso delle querele e delle citazioni, per cercare di intimidire cittadini e stampa, ormai non funzionano più!
Tale atteggiamento volto alla censura di quanto non gradito è ulteriormente confermato dal fatto, anche in questo caso dall'iniziativa del Melgrati, che annuncia tuoni e fulmini ma non invia alcuna richiesta di smentita o precisazione agli autori del video e dell'articolo. Non si è nemmeno accorto che, ad esempio, per il video potrebbe inserire direttamente lui una replica nei commenti al video stesso o inserire un video di "risposta" con la sua versione!
IL VIDEO E L'ARTICOLO
"ALASSIO, IL REGNO DI MELGRATI... DOVE IL CEMENTO COLA"
10.08.2010
Sul Melgrati stanno superando loro stessi...
Dalla nota pubblicata direttamente dal Melgrati su facebook... troviamo alcuni commenti davvero stupefacenti...
Nel primo si legge "..ma quando finirà questa campagna infamante e questo accanimento verso gli esponenti del PDL ?..". Ma come? Ci eravamo appena presi una botta di berlusconiani per aver osato parlare di alcuni "grillini" ed ora ci becchiamo quella di anti-Pdl... Mah.
In un altro si legge: "Ci si mettono anche a livello REGIONALE???? Vai MARCO.....VAI A TESTA ALTA!!!!!!! QUESTI DEMENTI AVRANNO QUELLO CHE MERITANO!!!! SONO UNA MASSA DI INFAMI!!!!!!!!!". Ecco: qui, loro gli educati, rispettosi e civilissimi supporter del Melgrati che ci benedicono con botte di "dementi" e "infami"... Alta classe, non c'è che dire!
Ed in ultimo: "Fanno con te quello che hanno sempre fatto con Berlusconi........non avendo argomenti politici, cercano di ledere la fiducia che abbiamo tutti in te, attaccandoti sul personale!". Questo è un classico... adatto ad ogni partito e schieramento, basta cambiare il nome Berlusconi con il politico del caso, ed è sempre perfetto per serrare le fila e tappare occhi e orecchie... lo hanno fatto già, nell'ordine Udc, Idv, Pd e pure certi "grillini"... Chi ha distribuito il manuale del buon propagandista lo ha davvero venduto da destra a sinistra senza tralasciar nessuno!
Quindi inutile ricordare (ma noi siamo temerari e lo facciamo) che a noi delle questioni "giudiziarie" non ci importa un fico secco, e che chi ricopre cariche pubbliche o si candida a ricoprirle deve essere disposto ad una valutazione e critica costante e senza sconti da parte dei cittadini sul merito delle sue azioni e dei fatti che lo riguardano (e che non sono affatto riferite alla vita privata o alle attività private!).
Ma ecco che spunta fuori dalla rete anche l'intervento solenne dal sito "FORZA ALASSIO" del "Circolo CULTURALE del Popolo della Libertà"...
...in merito a quanto pubblicato nell'articolo e video sul Melgrati dalla Casa della Legalità sono atti che hanno portato ad "un gravissimo attacco ad un nostro emerito concittadino".
Ma il bello deve ancora venire e tenetevi forte:
"La gravità del fatto è che, nei dieci minuti di gratuito "sputtanamento" mediatico, si mostrano nei dettagli immagini assolutamente private del neo eletto Consigliere Regionale, immagini della sua abitazione sulle alture alassine, con riprese ravvicinate della proprietà, dell'ingresso e addirittura dei nomi riportati sul citofono. Gravissimo atto che oltre a infrangere i più fondamentali diritti di privacy è un vergognoso atto lesivo della sicurezza della famiglia di Marco Melgrati, che notoriamente è composta anche da bambini in tenera età."
Violazione della privacy??? Mettere a rischio la sicurezza dei bambini??? Noi? Non è, magari, la famiglia FOTIA - legata a doppia mandata alla potente cosca dei MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI - che opera anche nei cantieri di Alassio, che mette a rischio la sicurezza, ma noi della Casa della Legalità. Non sono i cantieri che devastano il territorio dalle colline al mare che minano la sicurezza del territorio e quindi dei cittadini... no, sono le "scorribande" della Casa della Legalità. Straordinari!
Comunque ecco i link di una rassegna sul botta e risposta con il Melgrati:
da SavonaePonente:
Melgrati denuncia la Casa della Legalità e Uomini Liberi
La Casa della Legalità replica a Melgrati
da AlbengaCorsara:
Casa della Legalità: "Melgrati per via legale vuole intimidirci? Se lo scordi!"
Denuncia di Melgrati, Casa della Legalità: nessuna intenzione di rimuovere il video... e rilancia la posta
Da Melgrati denuncia civile e penale contro uominiliberi.eu e casadellalegalità.org: "solo falsità infamanti"
da IVG (dove c'è solo la versione del Megrati... nella tradizione di pubblicare repliche su questioni di cui non hanno pubblicato nulla prima):
Melgrati: "Denuncia civile e penale contro uominiliberi.eu e casadellalegalità.org"
da SavonaNews:
Alassio: Melgrati denuncia siti Internet per post infamanti
Alassio: Casa della Legalità replica a Melgrati
Melgrati sta superando se stesso, ormai è una gara contro il se medesimo... L'ultima l'apprendiamo questa mattina nell'accompagnamento all'invio della querela (a mo di promemoria "toccami e pagherai") a mezzo stampa (di mezzo mondo). A parte che leggendola si è ancora più tranquilli di quanto già eravamo, la cosa che ci ha colpito e fatto ridere a crepapelle è la dichiarazione del Melgrati: "Peccato che abbiamo scoperto che il sito www.casadellalegalità.org è registrato in Ucraina...forse già sapevano che avrebbero detto falsità nei confronti miei e non solo, e furbamente si sono tutelati...ma li staneremo in tribunale!!!"
A parte che deve mettere www.casadellalegalita.org senza l'accento sulla "à" perché altrimenti non ci trova manco se sale a bordo dell'Enterprise e si spinge là dove nessun uomo è mai giunto prima... Noi avremmo il server in Ucraina??? E lo avremmo per tutelarci "furbamente"??? Ma ci facci il piacere, come diceva Totò! Il sito della Casa della Legalità è rintracciabilissimo e non è per nulla in Ucraina. Certo abbiamo più spazi web in Italia ed all'estero ma non in Ucraina... lì proprio no, ci spiace, ritenti e sarà più fortunato! E poi essendo il sito l'organo di comunicazione di un onlus regolarmente registrata, basta sfogliare il sito della Regione Liguria nelle pagine del registro delle associazioni e ci si trova... Questo se non bastasse che i nostri nomi sono ben in chiaro, con tanto di recapiti, nella pagina contatti del sito stesso. Suvvia non si tramuti in cabarettista signor Melgrati, un poco di serietà non guasta... a meno che dopo il tentativo di andare all'Isola dei Famosi, non si stia allenando per andare a Zelig.
E chissà come mai, Melgrati, manda i comunicati e la querela a tutti ed a noi no... eppure l'indirizzo della Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. è ben visibile anche questo sul sito... non trova nemmeno questo? E' per questo che non ha mandato alcuna smentita? Ahhh che disastro, le serve per caso un corso su come si naviga in rete? Ne vengono organizzati spesso... provi a partecipare.
PS
Una nota seria invece è dovuta a quanti, fidandosi del Melgrati, potrebbero pensare che avere un sito all'estero significhi sottrarsi a citazioni o querele. Non è così. Prima di tutto chi cerca di sfuggire scrive anonimamente, non fa un sito registrato a nome del responsabile dell'associazione, non registra alcuna associazione e soprattutto non mette i propri recapiti sul sito. Ma a parte questo dettaglio la questione è molto semplice. Vediamo l'esempio degli Stati Uniti d'America, ovvero il paese "liberale" per eccellenza in materia di informazione e libertà di critica. Negli Stati Uniti a differenza dell'Italia i sequestri ed oscuramenti dei siti web possono avvenire solo per gravissimi reati (pedofila e truffe, ad esempio) ed in materia di "libertà di pensiero" solo ed esclusivamente quando si va a mettere in discussione la sicurezza degli Stati Uniti e del loro Presidente... per il resto la critica, anche la più accesa e pesante, è tutelata dal principio liberale della libertà di espressione e di critica. In Italia non è così, in Italia quelli che si definiscono "liberali", come ad esempio il Pdl del Melgrati, di "liberale" non hanno manco un pelo. Inoltre come dirigenti della Casa della Legalità non ci si è mai sottratti ad alcuna citazione o querela, anche perché scrivendo di fatti veri, documentati, sempre nei limiti della continenza, veridicità, pertinenza e utilità sociale delle informazioni fornite, non si commette diffamazione e quindi non si hanno problemi ad affrontare le capziose citazioni e querele che ci vengono mosse contro.