"Un passo avanti" è stato fatto, alla faccia di quanti
hanno colato cemento sulle colline delle periferie per ghettizzare e rendere
sudditi i cittadini. Un grande "passo avanti" di crescita collettiva, di senso
di appartenenza e di riscatto che ha messo in crisi coloro che volevano e
vogliono ancora usare quei luoghi come "ghetti" per affermare il primato del
Potere, con qualche concessione in cambio di fedeltà e onore.
Per questo "avanposti". Perché sono comunità proiettate in avanti, in cui i cittadini hanno saputo reagire e costruire comunità
veramente solidali, dove non ci sono differenze di cultura o religione. Hanno
fatto quello che quanti sono nelle stanze del Potere non hanno mai fatto... e lo
hanno fatto dei semplici cittadini con le proprie energie, risorse, con la
creatività ed il rispetto. Lo hanno fatto mentre chi amministra continua a
sperperare e fare razzia delle risorse pubbliche, in un "sistema" che si regge
su clientela, corruzione e ricatto.
I signori del Potere hanno cambiato il significato delle parole. Dove sono
previsti (e vincolati) 17mila metri quadri di verde a piano strada, vogliono
buttare il cemento e realizzare 5mila metri quadri di verde distribuiti su 4/5
piani... (12mila metri quadrati in meno!!!) ed un architetto-politico diessino (ops pd) ha detto che "non è vero che si è ridotto il verde", che "vi è un verde innovativo, strutturale"! Questi
signori hanno rovesciato la realtà. Danno appalti e incarichi a società private
per coprire i debiti dei loro partiti e delle associazioni amiche... o danno direttamente incarichi alle società loro attraverso le partecipate... e poi ci
vengono a dire che lo fanno per il bene dei cittadini!
Se loro hanno cambiato il significato delle parole e rovesciato la realtà... noi forse, per uscire da questo "gioco", dobbiamo cambiamo le parole... dobbiamo usare la creatività della speranza contro la loro creatività della devastazione!
Il Consorzio Pianacci è un avampostoavanposto
di civiltà che dimostra quanto l'impegno diretto dei cittadini, possa costruire
quella concreta legalità basata sulla giustizia sociale... cioè quella legalità
e quella giustizia sociale che è negata dal Potere. Certo ci vuole fatica e
sudore, ci vuole determinazione e consapevolezza dei propri diritti, come la
forza di non cedere alla logica della concessione in cambio del favore, bensì
affermare e rivendicare, come ci ha insegnato Antonino Caponnetto, i propri
diritti sanciti dalla Costituzione.
Qui quei diritti non li hanno solo rivendicati, ma li hanno costruiti,
garantendo un ammortizzatore sociale fatto dal senso solidaristico di una
comunità che è consapevole di essere protagonista in prima persona del
cambiamento, alla faccia dei pubblici amministratori che parlano e riparlano,
promettono e ripromettono... e pur avendo le risorse non fanno nulla, quando non
addirittura tagliano quei già pochi servizi che esistono!
Qui tra le prime iniziative un "corso di alfabetizzazione per internet" in cui
i ragazzi hanno insegnato agli adulti. Un fatto straordinario... che dovrebbe
essere la norma promossa dalle Istituzioni, ed invece no, lo hanno fatto al
CEP, auto-organizzato dalla comunità locale, il Consorzio Pianacci e la scuola
del quartiere. Si sono responsabilizzati i ragazzi, si è investito sulle loro
capacità e si è dato l'accesso alla conoscenza, alla rete, a chi non l'avrebbe
mai avuto.
Qui non esistono steccati religiosi. Cattolici, mussulmani,... laici convivono e
si incontrano, promuovono feste e iniziate comuni... pranzi con i prodotti tipici
della propria tradizione... Ci sono feste comuni con, anche, il parroco. Vi è una
moschea ed un centro islamico, nella stessa palazzina del centro sociale per i
bambini. Non esistono conflitti qui, come invece vi sono nei palazzi delle
Istituzioni... che con questi si danno la scusa del non fare nulla!
Qui ci sono spazi per lo sport, dalla pista di atletica al campetto da calcio e
alla pista di pattinaggio, disponibili per i ragazzi del quartiere. Tutti voluti e gestiti dal volontariato dei
cittadini. Senza "società partecipate" costose che li debbano "gestiscano". E
negli stessi spazi sociali ci sono gli anziani ed i giovani, le famiglie ed i
bambini.
Questo è un luogo, una comunità avanti anni luce rispetto a quello che
normalmente producono le Istituzioni! Un "avan-posto"...
Qui quello che è rovesciato è come sempre il Potere. Quello che ha disegnato, progettato
e costruito questo quartiere di edilizia popolare, come gli altri nelle colline
delle periferie. Qui hanno fatto le cantine all'ultimo piano dei palazzi! Se non
fosse per il volontariato civile non ci sarebbe alcun luogo di aggregazione...
non ci sarebbe una comunità virtuosa e coesa... vi sarebbe solo la devastazione. Certo
ci sono anche le attività "istituzionali" per i bambini... ma queste senza una
comunità come quella che si consolidata con fatica ed anni, non servirebbero a
nulla.
Non che manchino le problematiche. Qui c'è il degrado delle periferie che le Istituzioni hanno voluto che ci fosse... perchè quando si cede il controllo del territorio questo è il risultato. Certo ci sono le carcasse delle auto abbandonate, quelle bruciate... Certo anche in questo pezzo di città c'è la
droga. Ma c'è perché le Istituzioni sono sempre indietro... perché anziché ascoltare
la realtà da chi vive quel quartiere, guardano le statistiche (e non le sanno
nemmeno leggere). O meglio guardano alle statistiche scritte in modo tale da
far risultare che il lavoro che portano avanti è giusto. Chiusi in torri d'avorio,
da esperti, non vedono e quindi, quando non si vede, non si ascolta, non si
agisce... il problema si espande! O forse, anche qui sarebbe meglio dire, che si
espande come voluto dal Potere!
Ma qui, ad esempio non c'è un'altra "droga" devastante per i singoli e le
famiglie. Qui al Pianacci, a differenza della stragrande maggioranza dei
circoli della città, non ci sono macchinette mangiasoldi. Qui i videopoker e nove
slot non sono mai entrate... perché, anche se di "azzardo legalizzato" sono e
restano strumenti che diffondono una dipendenza, una malattia sociale
devastante.
Ma di questo le Istituzioni non si degnano di attenzione... loro devono
inaugurare nuove costruzioni, nuove passeggiate... con gli attenti riflettori dei
media. Per far vedere che "fanno", quando invece di inaugurazione in
inaugurazione non si è fatto altro che abbandonare quello che si era
realizzato. Proprio qui al CEP vi è una passeggiata bellissima che dona un
panorama mozzafiato sulla città. Inaugurato pochi anni fa e subito abbandonato... la manutenzione è una chimera (come per le case gli ascensori... come ogni
cosa che sia soggetta alle manutenzioni pubbliche è abbandonata). O forse l'hanno
abbandonata volutamente... perché da quella passeggiata si vede quella brutale
violenza che il Potere ha portato al Ponente genovese. Si vede quella
piattaforma del porto di Voltri come un pugno nello stomaco... e la si sente anche, con
un inquinamento acustico da paura, giorno e notte... perché il suono... sale lungo
le colline che rappresentano l'anfiteatro della città e come delle periferie.
Ecco perché occorre rimettere al centro le periferie e partire proprio da
queste esperienze virtuose che i cittadini hanno realizzato, costruito...
prendere questi "avanposti" da esempio per andare avanti... per fare altri passi
avanti nelle altre periferie che le Istituzioni hanno lasciato consapevolmente
e volutamente all'abbandono ed al degrado.
A breve on line il libro-bianco sulle periferie, con il positivo ed il negativo...
perché se si vuole possiamo farcela a cambiare le cose... ma, come sempre, dipende
solo da noi e da quanto vogliano essere effettivamente cittadini liberi e non sudditi di questo o quel comitato d'affari che occupa le Istituzioni.