
Ebbene sì, gli uomini di Claudio Burlando sono
sempre più addentro allo scandalo del Porto di Genova. Scandalo si fa per dire,
perchè trattasi di una vera e propria indagine della Procura, che ha iniziato a
dissipare la nebbia che avvolge la "cupola" del Potere a Genova e che
guarda agli altri grandi affari figli della commistione politica & affari.
Dopo le telefonate di
Batini con il
Novi e le intercettazioni delle telefonate
con
Claudio Burlando, il "maestrale", l'associazione di Claudio Burlando, racchiude
bene e sempre più la "ciurma" al centro dell'inchiesta. Conosciamo un po' meglio questo soldalizio...
Infatti oltre a
Paride Batini ed
Aldo Spinelli, anche il Presidente dei
Revisori dei Conti,
Gianfranco Siface, spunta dalle carte dei pm genovesi, come rende noto Marco Preve su Repubblica (
clicca qui).
Proprio una brutta storia per l'associazione
"scoperta" del governatore, dove
siede e si ritrova mezza classe dirigente del capoluogo ligure, dai già citati
a
Edoardo Garrone (Erg e collegata Fondazione Garrone) a
Victor Uckmar, passando per
Mario Giacomazzi (che per anni,
prima di acquisirne le quote, è stato nel Cda della Ponte X insieme a Gino
Mamone, della famiglia Mamone indicata dai reparti dello Stato, dalla Dia, Pna
e Commissione Antimafia quale famiglia della ‘ndrangheta attiva a Genova e
Liguria), o ancora il
Franco Lazzarini della Ital Brokers (dove siende nel Cda anche Giuseppe Marzo uno degli uomini della Gallipoli di D'Alema che è ancge socio di due società che abbimo incontrato guardando alle imprese dei dirigenti dell'Italia dei Valori di Di Pietro).
Associazione dove
troviamo anche il grande architetto delle cooperative rosse e già "compagno di
sventura" di Burlando ai tempi di Tangentopoli,
Vittorio Grattarola, o l'ex
Sindaco di Genova, e già consulente di Alberto Teardo, Ligato e Necci,
Giuseppe
Pericu (che da destra a sinistra, tutti, vorrebbero alla Corte Costituzionale).
E se il "maestrale" è un vento di mare, non poteva mancare
altri operatori del Porto, alcuni dei quali citati nelle stesse carte dell'inchiesta.
Tra i "marittimi" spiccano l'ex Presidente della Festival Crocere,
Umberto Ferraro o il Presidente della
Premuda Navigazione
Ezio Alcide Rosina, o il Presidente dell'Associazione
degli Spedizionieri di Genova,
Piero Lazzeri, ed ancora
Franco Pronzato, manager
di lusso dell'area marittimo-portuale, o ancora
Luigi Negri, presidente
del Terminal Contenitori Porto di Genova Spa e
Giulio Schenone ex presidente degli agenti marittimi.
Tra gli altri del'associazione di Burlando non potevano mancare il Presidente
di AMIU (dove opera anche il nipotino di Massimo D'Alema)
Paolo
Momigliano, o altri "eletti", dirigente e amministratori pubblici come, ad
esempio,
Francesco Baldassarre,
Marcello
Danovaro,
Gian Battista Massara,
Alessandro Repetto o
Tirreno Bianchi.
Ma che associazione è se non ci sono anche i "boss" dello spettacolo a Genova,
quelli che con i loro teatri fanno incetta dei finanziamenti pubblici (quelli che per la musica
non ci sono mai!)? Ed allora ecco
Giorgio Gallione e
Pina
Rando, dell'Archivolto (e Teatro Modena), e
Carla Olivari,
Eugenio
Pallestrini,
Ariel Dello Strologo dello Stabile (quello Diretto da Carlo
Repetti, ex assessore burlandiano ai tempi delle colombiane che è succeduto al
confratello Ivo Chiesa alla guida del Teatro genovese).
Ma troviamo anche
Paolo Fenati, il Presidente
della Portofino Servizi Turistici o il sindacalista della CGIL
responsabile siderurgia
della Fiom (che a Genova significa Ilva, ovvero le Acciaierie di
Cornigliano)
Armando Tiragallo. Non poteva mancare naturalmentre l'uomo
di fiducia, il tutto fare di Burlando,
Piero Piccolo,
colui che trovammo alla presentazione dell'escavatore dei Mamone a
parlare con
Luigi Mamone, il capofamiglia!