Non mi rammarico affatto per la revoca dell’incarico, specie con le prospettive che si profilavano, dopo l’avocazione del procedimento. Pur avendo fatto un profondo esame di coscienza, non sono riuscito però a trovare nulla di cui recriminarmi.
Nulla, peraltro, mi è stato concretamente contestato.
Nella mia vita e nel mio lavoro, ho sempre e solo servito lo STATO e la GIUSTIZIA , nello strenuo tentativo di ricerca e di affermazione della VERITA’.
Ho dovuto prendere atto che a Catanzaro non è stato possibile.Nessun rancore personale, ma solo l’amarezza di pensare al disagio che in questo momento provano quei tanti condannati che, in silenzio e con estrema dignità, stanno espiando in carcere ergastoli e decine e decine di anni di carcere, anche grazie al mio lavoro.
A loro ed alla loro amarezza va il mio pensiero, nel constatare come in questo caso vi è stata una “giustizia”, che ha dimostrato di non sapere essere “uguale per tutti”.
Complimenti e buon lavoro.
Gioacchino Genchi
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