Siamo di nuovo operativi. Dopo il trasloco abbiamo risistemato quanto necessario per ripartire. Crediamo di aver fatto appena in tempo, evitando che arrivassero a bussare alla nostra porta certi putribondi figuri (i turisti ‘ndranghetusi). Sapevamo che il “clima” con il finire di gennaio sarebbe diventato "caldo", e vedevamo episodi che, visti nell’insieme, erano cenni di una tipica azione d’aggiramento, prima di colpire l’obiettivo principale. Avevamo già accennato di quanto avviene nella “tranquilla” Valpolcevera a Genova, moto in retromarcia, macchine lanciate a bomba contro serrande di discount alimentari, insegne protagoniste di autocombustione,…
Ma con il passare dei giorni a gennaio è stato un crescendo. Circoli colpiti da atti di criminalità dal ponente a Pontedecimo ed il mercoledì precedente al nostro trasloco dalla vallata, l’abitazione sovrastante un Circolo, a meno di cento metri dalla nostra vecchia sede, è stata oggetto dell’aggressione all’ex gestore. Apparentemente un furto finito male, con i ladri sorpresi che massacrano di botte in piena notte l’ex gestore della società Arci, e, da quel che sappiamo, dipendente di uno dei più noti locali notturni della città. Si sa, quindi, tanti episodi di criminalità, un crescendo di efferatezza e poi si arriva dove si vuole… tutto nella norma. Se questo era l’obiettivo, ora i putribondi turisti devono rivedere i piani! Ci spiace davvero!
Intanto visto che la mafia a Genova non esiste (parola di Prefetto e Sottosegretario agli Interni), e quindi stiamo tutti bene e tutto fila liscio, 70 ausiliari della Polizia di Stato stanno svolgendo un corso di aggiornamento-formazione ed ecco l’idea geniale: li si sostituisce mettendo in divisa gli agenti di Digos e Squadra Mobile che da anni operano in borghese per “azioni delicate”, così “quelli che non ci sono” possono approfittarne per inquadrarli bene! Ed intanto si perderanno tutti i rapporti con “informatori” preziosi per un territorio inguaiato come quello del capoluogo ligure.
Ma visto che la mafia non esiste qualcuno, oltre a noi, sta dando di matto.
Oggi, la Squadra Mobile di Genova ha eseguito un’operazione, con l’arresto di due persone (un ex paracadutista russo ed una ucraina), per una tratta di esseri umani (immigrazione clandestina e sfruttamento) gestito dalla mafia russa e che vedeva le vittime impiegate presso case di riposo e in abitazioni come badanti, senza alcuna qualifica professionale.
Sempre oggi, i NAS, hanno sgominato un’organizzazione, con diversi arresti a Genova (centro dell'organizzazione criminale) ed in Lombardia, nonché sequestri di materiale dopante, un magazzino nel quartiere di San Fruttuoso (zona centro) e tre siti internet della città, bloccando l’importazione dagli Usa (via Belgio) e lo smercio nel settore amatoriale delle palestre di sostanze dopanti mascherate da integratori.
Intanto continuano a crescere gli episodi di bullismo in tutta la città e che vedono solo alcuni casi riportati dalla stampa e dagli organi di informazione. Testimonianza, questa, di quanto la cultura della prepotenza, della violenza e, sempre più spesso, del “clan” (o “banda”, come la si voglia chiamare) sia, in modo dirompente, lievitata, soprattutto in quelle zone della città (come la Valpolcevera ), periferie volutamente – lo sottolineiamo ancora – abbandonate, nonostante solenni promesse e ripromesse.
Per concludere. Anche nella Corte dei Conti si aggirano dei “matti”, infatti, il Presidente uscente, Francesco Staderini, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha dichiarato che la corruzione nella pubblica amministrazione è ancora una piaga diffusa, e che le spese per le consulenze sono una mina vagante, quando lo si dice qui, ti insultano. Anche il Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, da probabilmente segni di instabilità, infatti ha confermato la nostra preoccupazione sulla sempre più vicina guerra di mafia tra le cosche calabresi.
Tra le novità da segnalare vi è anche il fatto che la ‘Ndrangheta in Liguria ed a Genova ha assunto inequivocabilmente un ruolo dominante è confermato da un fatto: uomini di “famiglia” di Cosa Nostra assunti da ditte di “famiglie” della ‘Ndrangheta… (con appalti pubblici!)
Ma tanto non esistono, che poi si coordinino che problema può rappresentare? Ad essere “matti” a volte non si sbaglia…ma come si sa: il vestito del Re è bellissimo…anche se il Re è nudo.