dal sito DemocraziaLegalità
Comunicato Stampa
di Ignazio Juan Patrone, ex Presidente di MEDEL
Quale Presidente di MEDEL – Magistrats européens pour la démocratie et les libertés – nel periodo che è stato illecitamente “attenzionato” dal Sismi, ricordo che si tratta di una libera Associazione europea di magistrati alla quale partecipano Magistratura democratica e il Movimento per la giustizia con numerose altre Associazioni di giudici e PM di Paesi membri dell’Unione...
MEDEL prende parte da tempo alle attività del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea: tra le altre alla Commissione Europea per l’efficienza della giustizia, al Consiglio consultivo dei giudici europei, alla Conferenza europea dei Procuratori; ha partecipato a consultazioni su Libri Verdi della Commissione Europea e intrattenuto proficui contatti con OLAF e Eurojust; ha un rapporto di collaborazione con analoghe Associazioni di magistrati dell’America Latina e dell’Africa; ha organizzato iniziative e convegni con Associazioni europee di Avvocati; ha avuto rapporti con la Commissione dell’ONU per i diritti umani di Ginevra; da ultimo ha promosso la costituzione di un Osservatorio sui diritti fondamentali in Europa.
Tutte attività che si sono sempre svolte in modo pubblico e trasparente.
Indigna perciò apprendere che un Servizio informativo dello Stato italiano, che dovrebbe attendere alla sicurezza della Repubblica, si sarebbe illegittimamente insinuato nella lista interna di comunicazione di MEDEL, della quale fanno parte solo magistrati professionisti aderenti alle Associazioni nazionali per discutere di tematiche di interesse comune, e che sarebbe stato preparato un dossier contenente affermazioni e commenti falsi, fantasiosi e diffamatori: fango a buon mercato, destinato a un uso che oggi ancora non appare chiaro.
MEDEL, gelosa della propria autonomia da qualsiasi potere, saprà agire a propria tutela nelle sedi opportune.
A chi l’ha rappresentata nel recente passato rimane l’orgoglio di un lavoro svolto nell’esclusivo interesse dell’indipendenza del potere giudiziario e per la tutela dei diritti dei più deboli e sfavoriti