Renzo Piano, il consulente di Marta Vincenzi per il nuovo Piano Regolatore, approda a Genova con Richard Rogers (Londra), Oriol Bohigas (Barcellona) e Amanda Burden (New York). Doveva essere una consulenza assolutamente gratuita ed invece si è già passati a consulenti con rimborso spese ed un nuovo ufficio galleggiante per il Genova Urban Lab, come se gli Uffici del Comune non andassero bene! Detto questo vediamo le grandi “innovazioni”...
L’aeroporto galleggiante, come quello disegnato in Giappone, parte integrante del nuovo Fronte Mare è davvero strepitoso. In Giappone stanno cercando di dismettere il loro, di realizzarne uno in terra ferma perché galleggia oggi e galleggia domandi, dopo un po’ sprofonda ed i costi per rialzarlo sono troppi e insostenibili. Una soluzione perfetta quindi per il Cristoforo Colombo che già è sull’orlo dell’abisso – di traffico ed economico-.
La monorotaia a Genova, per un uso alternativo della Sopraelevata. Tutti parlano di grande innovazione, peccato che la monorotaia a Genova c’era nel 1914! La Telfer , che collegava Piazza di Francia (attuale Piazza della Vittoria) al Molo Giano, con un percorso complessivo di poco più di due chilometri, venne smantellata dopo un breve uso nel periodo bellico. Inoltre questa soluzione da per scontata la realizzazione del Tunnel sotto il porto che dovrebbe collegare la zona di Cavour (Porto Antico) con San Benigno, ovvero un brevissimo tratto rispetto a quanto oggi è coperto dalla sopraelevata (dalla Foce a Sampierdarena).
Il diradamento del Centro Storico. Quando l’amministrazione Sansa proposte di investire fortemente nel recupero del Centro Storico (tutto e non solo una piccola porzione come quella usata da “cartolina” per i turisti) e proponeva di avviare, nelle zone più degradate e soffocate, operazioni di diradamento per recuperare spazi vivibili, si assistette ad un tiro incrociato alla proposta proprio dai principali sostenitori di Marta Vincenzi.
Questo solo per iniziare a mettere qualche puntino sulle “i” della fantomatica Innovazione a Genova!
PS Meno male che qualcuno custodisce le carte, la memoria è troppo labile!