Indagini
estese anche alla cessione dei terreni ex Ilva a Spinelli...
Si
nasconderebbero indagini su uno o più politici, probabilmente parlamentari,
dietro i due omissis contenuti nell´elenco dei 17 capi di imputazione,
contestati agli indagati dell´inchiesta della procura di Genova sulle
concessioni demaniali delle aree portuali.
Le indiscrezioni stanno iniziando a circolare dopo la diffusione del decreto di
perquisizione e sequestro con il quale la procura e la Guardia di finanza hanno
blindato palazzo San Giorgio, la storica sede dell´Autorità portuale il cui
presidente Giovanni Novi è agli arresti domiciliari e questa mattina sarà
interrogato dal giudice Franca Borzone. Un documento nel quale oltre ad essere
elencati i reati - turbativa d´asta, falso, concussione, corruzione - sono
evidenziati anche in venti punti i vari filoni d´indagine.
A cominciare dall´assegnazione del terminal Multipurpose che è al centro di
questo terremoto giudiziario. Ma i pm Walter Cotugno Enrico Zucca e l´aggiunto
Mario Morisani, si scopre oggi, stanno indagando anche su alcune delle principali
operazioni di trasformazione della città.
A cominciare dalla bonifica e dal riutilizzo dei terreni dell´ex Ilva, le
acciaierie di Cornigliano per le quali la procura ha chiesto il sequestro «di
ogni carteggio relativo alla sdemanializzazione, attualmente in concessione, ed
alle gare relative all´affidamento delle citate aree». Parte dei terreni,
oggetto di un acceso dibattito politico istituzionale, sono state consegnate
dalla società Sviluppo Genova all´imprenditore Aldo Spinelli.
I magistrati hanno chiesto anche tutta la documentazione relativa alla Serteco,
l´impresa che sta portando avanti il progetto di Ponte Parodi, quello che
prevede la costruzione di un enorme spazio ludico in Porto Antico.
La gara internazionale venne vinta dallo studio olandese Val Berkel, ma ci
furono notevoli ritardi per liti continue tra Porto Antico e Autorità Portuale.
Alla fine è stata decisa la creazione di un accosto gigante, in grado di fare
attraccare le grandi navi da crociera.
Altro punto oggetto d´indagine è il finanziamento concesso alla Compagnia Unica
dei "camalli" per un milione e 700 mila euro per il quale Novi è
indagato per truffa aggravata.
Tutti temi che vengono affrontati nei colloqui con politici di vari
schieramenti intercettati dagli inquirenti che tenevano sotto controllo i
cellulari di Novi e degli altri indagati, tra i quali il professor Sergio Maria
Carbone e l´avvocato dello stato Giuseppe Novaresi.
Il raggio dell´inchiesta è ampio: i primi episodi contestati risalgono al 2003
e potrebbero riguardare quindi politici sia dell´attuale legislatura in via di
scioglimento che della passata.